www.ilgiorno.it Quindici minuti dopo la mezzanotte di ieri. Due Tesla stanno percorrendo corso di Porta Nuova: sulla destra c’è una Model 3 nera guidata da un autista ncc, con una turista straniera a bordo; sulla sinistra c’è una Model Y bianca guidata dal tassista quarantaduenne Marco, con due ragazze italiane sui sedili posteriori. A un certo punto, la prima auto è costretta a scartare verso sinistra per un restringimento della corsia, ma deve comunque far passare prima il taxi. «Ha pensato che gli avessi tagliato la strada, ma non è stato così», racconta al Giorno il quarantaduenne, dal 2003 al volante di un’auto bianca. È il prologo dell’ennesimo litigio tra esponenti delle due categorie, da inserire in un clima infuocato che si trascina da mesi e che ora è finito nuovamente sui tavoli istituzionali: lunedì mattina i rappresentanti di taxi e ncc verranno ricevuti dal prefetto Claudio Sgaraglia per affrontare la questione e condividere possibili soluzioni.
La ricostruzione dell’ultimo episodio prende spunto dalla denuncia per lesioni che Marco ha già messo nero su bianco alla stazione dei carabinieri di Assago. Dopo l’incrocio di traiettorie, il taxi si ferma al semaforo successivo, quello di piazzale Baiamonti: «In quel momento ho sentito alcune botte: ho pensato di aver preso qualcosa con le ruote ». E invece «era lui che dava pugni sulla carrozzeria». Il tassista scende dalla macchina e si vede arrivare addosso il noleggiatore: «Ci siamo colpiti a vicenda. Ho ricevuto colpi alla fronte e alla bocca, mi ha preso e spostato di peso». Pugni e spintoni sul marciapiedi trasformato in ring. La scena dura circa un minuto e viene quasi integralmente ripresa dalla dashcam della Tesla Y. L’intervento di un altro tassista mette fine alla zuffa.
I carabinieri identificano entrambi e li invitano a sporgere querela. Alle 2, Marco si reca autonomamente al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo: verrà dimesso con una prognosi di cinque giorni per lievi contusioni a volto e collo. «La tensione è altissima – chiosa il conducente -. Loro non possono fare quello fanno: non rispettano la legge, sono abusivi».
«Prendiamo le distanze da qualsiasi atto di violenza – fa sapere Francesco Artusa, presidente di Sistema Trasporti, associazione che rappresenta ncc e bus turistici -. Purtroppo si tratta di un problema che abbiamo più volte annunciato: bisogna recuperare un dialogo tra le categorie in ambito istituzionale e speriamo che la convocazione a Palazzo Diotti di lunedì sia il primo passo in questa direzione».
Del resto, i casi si stanno ripetendo con preoccupante serialità. Nei primi giorni del 2025 un ncc, additato come abusivo da alcuni tassisti fermi al posteggio di piazza Duomo, se l’è presa con uno di loro, infilandosi nell’abitacolo dell’auto bianca e malmenando il conducente.
Domenica scorsa, un tassista ha iniziato a riprendere un noleggiatore a Linate, avvicinandosi al finestrino del van per immortalare il display del suo smartphone con la schermata dell’app Uber. L’altro ha aperto all’improvviso la portiera, facendo volare il cellulare; quando il tassista ha infilato la mano nel finestrino per mostrare i danni, il noleggiatore è ripartito a tutta velocità, facendo rovinare sull’asfalto il conducente e provocandogli la frattura di una costola.