ilgiorno.it «Ncc abusivo si combatte con paletta e distintivo», lo slogan in rima che non lascia spazio alle interpretazioni. I tassisti lo hanno scritto su uno degli striscioni appesi nel primo pomeriggio di ieri sulle transenne che delimitano gli ingressi a Palazzo Marino. La richiesta all’amministrazione è evidente: aumentare i controlli della polizia locale «per combattere l’abusivismo». Nel mirino di un centinaio di conducenti, che si sono ritrovati dalle 14 alle 16 in piazza Scala, ci sono come sempre i driver di berline e van scudettati: «Fanno i tassisti senza rispettare le regole».
L’accusa è sempre la stessa: non attendere in rimessa le prenotazioni, ma andare a caccia di clienti (usando l’app Uber) in Centrale, davanti agli alberghi del centro, a Linate o negli altri luoghi più frequentati della città. Un’accusa che nelle ultime settimane ha fatto alzare il livello di tensione tra le due categorie. In almeno quattro occasioni, ci sono stati scontri fisici, terminati in alcuni casi con feriti e denunce incrociate. Negli ultimi due sabati, i tassisti hanno presidiato i posteggi di piazza Duomo, improvvisando veri e propri posti di blocco per fermare gli ncc di passaggio e verificare fogli di servizio, applicazioni scaricate sul cellulare e Comuni di provenienza.
Un modus operandi duramente criticato dalle associazioni di categoria dei noleggiatori, che a loro volta hanno chiesto un intervento delle istituzioni per mettere fine «a check point degni di un Paese in guerra». Ieri tutto si è svolto senza tensioni, con la polizia a monitorare la manifestazione. N.P.