Liberalizzazioni dei taxi , gli extracomunitari sarebbero felici e contenti

Diavolo Ci è stato segnalato un interessante dibattito su “Microfono Aperto” di ieri 14 dicembre 2011, andato in onda dagli studi di Radio Popolare. Durata complessiva circa 22 minuti. L’argomento che polarizza l’ attenzione dei media è ovviamente quello delle liberalizzazioni. In diretta telefonica  dopo il minuto 2:00, Raffaele Grassi Consigliere  IDV al Comune, già sindacalista del Satam che noi tutti conosciamo, a seguire il professor Marco Ponti, docente di economia dei trasporti al Politecnico di Milano che inizia il suo intervento al minuto 4:10, poi Giovanni Maggiolo, presidente di UnicaTaxi Filt-Cgil di Milano che interviene al minuto 15:00. Nel corso del programma intervengono anche alcuni ascoltatori. Vi invito però a prestare la massima attenzione alla parte i cui il commentatore in studio chiede al professor Ponti quale sarebbe la valutazione, su quali potrebbero essere i vantaggi per gli utenti di una liberalizzazione. Queste le sue testuali ed esplicite parole:

“Beh… ovviamente è crudele dirlo, ma se ci sono delle società che prendono con adeguati esami, di patente, di lingua italiana, di conoscenza della rete viaria, dei dipendenti extracomunitari, le tariffe andranno giù  MOOLTO rapidamente… E’ crudo dirlo, ma intanto tutti questi extracomunitari staranno meglio. E’ un esempio rozzo, ma il tipo di ragionamento vale anche per il trasporto pubblico locale, è lo stesso… Eh!!”

Se non ci credete, ascoltate (in estratto) la sua dichiarazione:

[audio:http://www.taxistory.it/wordpress/wp-content/uploads/2011/12/Professor-Ponti-Esteso.mp3|titles=Professor Ponti Esteso]

Per chi volesse poi ascoltare tutta la trasmissione :

[audio:http://www.taxistory.it/wordpress/wp-content/uploads/2011/12/micap_14dic2011.mp3|titles=micap_14dic2011]

No comment!

(Grazie a Luca, Marco, Gianni, per il prezioso contributo)

35 commenti

  1. Poi Marco Ponti ci mantiene tutti a spese sue o lo prendiamo a *** in *** da qui a quando *****

  2. Mai sentita una schifezza simile. L’Italia è in mano a dei pazzi? Chi è questo Ponti, un parente di Rudolf Hesse? Neanche al bar dello sport si fanno più commenti così se non per scherzo e non ride più nessuno!

  3. ecco il vero volto del liberismo.
    sono razzisti che vogliono usare persone approfittando della povertà.
    fare differenze sui lavoratori sulla base del colore della pelle è illegale e questo professore dovrebbe vergognarsi.
    questo che si vuole fare nella categoria taxi l’hanno fatto e continuano a farlo in tutti i settori.
    il liberismo ha provocato morti in tutto il mondo e continuerà a farlo.
    il liberismo va combattuto da tutti

  4. è con queste idee che vorrebbero dar lavoro ai giovani…?
    Tanto lo so che il creare posti di lavoro, è solo uno specchietto delle allodole, in realtà mirano solo a schiavizzare…-.-

  5. Ma è vero che è un docente di economia dei trasporti?? Dai ca**o non è vero….non ci credo.

    nota del moderatore: non mi fate editare i commenti per togliere i ca**i!!! A me costa tempo e a voi non costa niente evitare di scrivere parolacce, nomi di personaggi a cui rivolgete insulti e tutto quello che potrebbe costare una denuncia per diffamazione ai titolari del sito o una figura da bifolchi con chi ci legge!

  6. attenzione , sul Corriere dichiarano a Gennaio nuova legge sulle liberalizzazioni e questa volta sara’ dura !!!!!!!!
    ..

  7. una riflessione…
    ma perhce’ volete che le tariffe dei taxi scendano ???
    ma prendete i mezzi pubblici…
    ma prendetevela con lo stato che non vi fornisce un servizio inadeguato.
    me prendetevela con le aziende dei trasporti pubblici che non garantiscono la sicurezza all’ interno dei loro mezzi pieni di puzzoni che non pagano il biglietto e che non ne pagheranno mai la multa.
    Ma che asso pretendete dai taxisti che NON SONO SERVIZIO PUBBLICO, ma di scelta diversa…
    se volete un servizio piu’ prestigioso (integrativo) PAGATELO !!!
    se no… prendete i mezzi, non rompeteglioni i maro, e incazzatevi con lo stato, non con noi.
    Cosa pretendete da noi ???
    A prezzi ribassati un servizio che lo stato non riescie piu’ a gestire ?
    E ci dobbiamo andare di mezzo noi ?
    Ma andateci voi….

  8. Comunque ad una statistica adesso hanno detto che la liberalizzazione dei taxi in Italia interessa al 6% degli italiani ma il fatto che si pompa anche mediaticamente troppo su taxi e farmacie cioe escono troppo questi 2 termini

  9. A porta porta sul cartellone era scritto taxi fuori dalla deregol. Non capisco piu niente mi arrendo aiuto


  10. Anonimo:

    attenzione , sul Corriere dichiarano a Gennaio nuova legge sulle liberalizzazioni e questa volta sara’ dura !!!!!!!!
    ..

    E dov’e’ la notizia? E’ gia’ buono che ci lascino mangiare il panettone in pace!

    Vedo ora sul Corriere che B*********, che ci ha difeso dalla liberalizzazione, si e’ gia’ stancato di appoggiare il governo M****…


  11. Marco:

    Mai sentita una schifezza simile. L’Italia è in mano a dei pazzi? Chi è questo Ponti, un parente di Rudolf Hesse? Neanche al bar dello sport si fanno più commenti così se non per scherzo e non ride più nessuno!

    Portiamolo ad un dibattito sull’integrazione a Firenze, organizzato dalla comunita’ senegalese, vediamo se ripete le stesse cose o avra’ paura per il suo ****!

  12. Il problema e’ che il nostro settore fa’ gola a molti. Stamane la Marcegaglia ha detto testualmente ” le imprese hanno accettato la manovra e fanno la loro parte mentre i tassisti non la vogliono fare”. Inoltre Catricala’ sempre oggi ha dichiarato che pieghera’ le lobby con la nuova manovra di gennaio. Ora, premesso che fino a ieri i vari governi hanno dato di tutto e di piu’ alle imprese perche’ favorissero la crescita con contratti di assunzione atipici fino a quelli a chiamata che solo noi in Europa abbiamo e sono uno schiaffo alla dignita’, i risultati sono sotto gli oscchi di tutti. Le imprese fanno il loro interesse e lo tutelano in ogni modo. Pertanto non vedo perche’ noi a nostra volta non si debba tutelarlo. La Marcegaglia preme per entrare nel nostro settore attraverso la forma giuridica del titolare della licenza per creare flotte di vetture sulle quali mettere extracomunitari e non pagandoli un tozzo di pane perche’ questo signori e’ il capitalismo, trovare sempre qualcuno da sfruttare per arricchirsi.

  13. Su queste parole vorrei sentire le opinioni del sig.Bossi, ma, ancora di più, quelle della sig.ra Camusso.

  14. Al sig.Ponti piacciono i sillogismi (anche se paradossali), gliene propongo uno io!
    Se dire una cosa è crudele, farla lo è ancora di più.
    Quindi, se qualcuno vuole la nostra liberalizzazione, possiamo dire che quel qualcuno è crudele.
    Siccome nell’accezione comune “crudele” è sinonimo di “str*nzo”, possiamo dire che il qualcuno di cui sopra E’ UN GRANDISSIMO STR*NZO”?

  15. CARO PROF. PONTI
    LE TUE IDEE COME QUELLE DI MOLTI ALTRI POI TRASFORMATE IN LEGGE HANNO PORTATO ALLA ROVINA IL MERCATO DEL LAVORO IL COMMERCIO E L’INDUSTRIA ITALIANA DEI LAVORATORI ITALIANI!!!!
    VERGOGNATEVI!!!!

    nota del moderatore: 😉 l’uso del TUTTO MAIUSCOLO non è gentile verso i lettori. Si usa solitamente quando uno “urla” e per poche parole
    😉

  16. lo conosciuto in una campagna elettorale per il sindaco di Milano tanti anni fa’.Il compagno Marco Ponti,consulente stipendiato dalla Ferrovie dello Stato era consulente di regione,provincia e comune sia che ci fosse la destra o la sinistra predicando queste idee,A lui dobbiamo i Radiobus che hanno generato buchi di bilancio nei comuni: e le folli idee dell’emerito giornalista Giavazzi,che tanto danno hanno fatto alla categoria.

  17. Ma questo c***** non lo sa che le tariffe taxi con o senza extracomunitari non possono andare giù perchè E’ IL COMUNE CHE LE DECIDE?!?!!!!
    Si va a tassametro e ci vado io come ci va un pachistano, un tunisino o qualsiasi altro, a parità di percorso il costo è uguale.
    Il discorso poi non fa una piega: abbiamo l’ economia italiana in ginocchio, giovani disoccupati, cinquantenni senza più lavoro a cui si porta sempre più in la’ l’ età pensionabile e il sommo vate dell’ economia cosa dice? Che di tutte queste persone se ne sbatte i cosiddetti perchè è meglio schiavizzare degli extracomunitari per il solo ed unico scopo di far guadagnare di più lobby di industriali che acquistano i taxi in blocco facendo pagare le corse lo stesso che le facciamo pagare noi (xchè sempre a tassametro vanno e il tassametro lo tara il comune) ma sottopagando povera gente in modo da guadagnarci sopra… complimenti e si vergogni!!!

  18. Il “figlio di nessuno ” e la “Sora Emma” impadronendosi del nostro settore e mettendo a lavorare gli extracomunitari, oltre ai loro interessi a noi noti, creerebbero nuovi bacini di elettori quando loro scenderanno in campo in prima persona (temo presto) e quando sara’ dato diritto di voto ai suddetti (temo presto)!!!

  19. Il Ponti giunge a conclusioni moolto affrettate.
    Quello che lui sostiene, nemmeno tanto velatamente (e in modo razzista assai), è che un lavoratore, in quanto “extracomunitario”, sarebbe disposto a lavorare ad un costo più basso rispetto ad un lavoratore italiano.
    A parte che questo concetto fornisce validità ai ragionamenti di chi sostiene che “gli extracomunitari vengono in Italia a rubarci il lavoro” e ne toglie a quelli di chi sostiene che “gli extracomunitari sono una ricchezza per l’Italia, perchè fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare”, io domando al Ponti:
    Ma le società che darebbero lavoro a questi extracomunitari cosa ci guadagnano?
    E’ vero o non è vero che dalle tariffe taxi (quindi dai clienti) occorrerebbe ricavare il (magari misero) reddito degli autisti PIU’ quello delle società datoriali?
    E chi mi garantisce, matematicamente, che la somma di questi due fattori conduca ad una tariffa più bassa delle attuali?
    Le società, nel settore taxi, sono quello che gli anglosassoni chiamano il “Middle Man”, cioè quel soggetto che, in una qualsiasi transazione commerciale, si piazza tra il produttore (l’autista) e il consumatore finale (il cliente) e si prende una parte del denaro nel passaggio tra uno e l’altro.
    L’attuale mercato taxi è a “filiera cortissima” (non esistono middle men tra autista e cliente), allungare la filiera introducendo società (che pretenderanno la loro parte di guadagno, pur non facendo nulla) non garantisce certo l’abbassamento dei costi, quindi nemmeno della tariffa.

  20. Beh ma è normale ciò che ha detto l’esimio professore,Marcegaglia-Montezemolo ecc ecc sono mossi da un forte spirito solidarista o vogliono solo nuovi schiavi?E poi ci vengono a dire che siamo contro la gente,il popolo,perchè non accettiamo di essere liberalizzati…Se ne possono andare a ***** ** ****,io lo schiavo non lo farò mai

    Nota del webmaster: Non voglio perdere tempo a censurare parole, è già poco e vorrei impiegarlo meglio

  21. io avrei una idea….visto che loro continuano a premere sul nostro settore e dirne di tutti i colori tipo vampiri (catricalà) io renderei note le loro facce (omissis)

    Nota del webmaster: Non voglio perdere tempo a censurare parole, è già poco e vorrei impiegarlo meglio

  22. …. avete sentito cosa dice dario franceschini? andate su youtube e sentirete il suo intervento….anche lui contro di noi. A vederlo mi sembra un prete .

  23. Vuoi vedere che se il Paese rischia il collasso è colpa delle mancate liberalizzazioni dei taxi, dei farmaci di fascia c o delle edicole? In queste ore stiamo assistendo ad un vero e proprio attacco contro queste categorie, ma è possibile che non ci sia nessuno che alzi un dito e chieda conto alle assicurazioni, alle banche, alle ferrovie o alle società del gas o delle autostrade sul fatto che le liberalizzazioni che ci sono state in questi ultimi 20 anni hanno prodotto aumenti esponenziali di prezzi e tariffe, recando vantaggi solo ai grandi potentati economici che stanno dietro a questi settori ?”

    La provocazione è lanciata dal segretario della CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi. “Visto che le liberalizzazioni avvenute in passato nella stragrande maggioranza dei casi hanno dato luogo ad una vera e propria impennata dei prezzi o delle tariffe – rilancia Bortolussi – forse è un bene per i consumatori che i taxi rimangano contingentati e i medicinali di fascia c con ricetta medica continuino ad essere venduti solo nelle farmacie comunali”.

    Infatti, l´apertura al mercato di 11 beni e servizi di largo consumo avvenuta negli ultimi 20 anni hanno dato luogo ad un vero e proprio flop, almeno secondo i dati della Cgia. Il flop più clamoroso si è registrato nelle assicurazioni sui mezzi di trasporto che dal 1994 ad oggi sono aumentate del +184,1%, contro un incremento dell´inflazione del +43,3% (in pratica le assicurazioni sono cresciute 4,2 volte in più rispetto al costo della vita). Male anche i servizi bancari/finanziari (costo dei conti correnti, dei bancomat, commissioni varie, etc.). Sempre tra il 1994 ed il 2011 i costi sono aumentati mediamente del +109,2%, mentre l´incremento dell´inflazione è stato pari al +43,3% (in questo caso i costi finanziari sono aumentati 2,5 volte in più dell´inflazione). Anche i trasporti ferroviari hanno registrato un incremento dei prezzi molto consistente: tra il 2000 ed il 2011, sono aumentati del +53,2%, contro un aumento del costo della vita pari al +27,1%.

    Se per i servizi postali l´aumento del costo delle tariffe è stato del +30,6%, pressoché pari all´incremento dell´inflazione avvenuto tra il 1999 ed il 2011 (+30,3%), per l´energia elettrica la variazione delle tariffe ha subito un aumento più contenuto (+1,8%) rispetto alla crescita dell´inflazione (che tra il 2007 ed i 2011 è stata del +8,4%). Solo per i medicinali e i servizi telefonici le liberalizzazioni hanno portato dei vantaggi economici ai consumatori. Nel primo caso, tra il 1995 ed oggi i prezzi sono diminuiti del 10,9%, a fronte di un aumento del costo della vita del +43,3%. Nel secondo caso, tra il 1998 ed il 2011 le tariffe sono diminuite del 15,7%, mentre l´inflazione è aumentata del 32,5%.

    Fonte: Finanza.com

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    …ma perchè non lo stampiamo e lo affissiamo ai sedili o facciamo volantinaggio…. quando qualcuno entra nel mio taxi lo illumino sempre e devo dire che la maggior parte mi da ragione…cerchiamo di aprire gli occhi alla gente,siamo tanti e possiamo farlo.

  24. Gaga.. lo sciopero atm mostra a tutti quelli che vogliono ..vedere..come saranno le città dopo la liberalizzazione dei taxi….(a meno che non blocchino totalmente il traffico privato)
    i sindaci i presidenti di regione si troveranno a gestire un forte incremento del traffico… l inquinamento sarà ancora piu alto…le nostre vetture non troveranno posteggio a sufficienza costringendoci a cercare spazio altrove quindi a girare a vuoto..se non ci ripensano non avremo bisogno di ….bloccare… le città le tangenziali…come ci accusano i sig giornalisti.. si bloccheranno da sole !!!

  25. MI HA RISPOSTO!!!

    Allego, seppur con un giorno di ritardo (sig!) lo scambio di mail tra me ed il professor Ponti.

    IO: Cito le sue parole:
    “Beh… ovviamente è crudele dirlo, ma se ci sono delle società che prendono con adeguati esami, di patente, di lingua italiana, di conoscenza della rete viaria, dei dipendenti extracomunitari, le tariffe andranno giù MOOLTO rapidamente… E’ crudo dirlo, ma intanto tutti questi extracomunitari staranno meglio. E’ un esempio rozzo, ma il tipo di ragionamento vale anche per il trasporto pubblico locale, è lo stesso… Eh!!”
    Non la insultero’ solo per non mettermi al suo livello, ma sono certo che molti colleghi lo faranno!
    Questo sarebbe lo spirito liberista? Affamare noi, e sfruttare gli extracomunitari? Complimenti! Lei e’ un genio!
    Chissa’ se avrebbe il coraggio di ripetere simili nefandezze davanti ad una platea di extracomunitari o di tassisiti!
    Lei non solo offende noi e loro, ma anche chi le da il pane, e tanto, cioe’ il Politecnico di Milano.
    Chissa’ cosa penseranno delle sue parole i suoi colleghi…
    Saluti da un tassista milanese.

    PROF: Ho ricevuto mail da tassisti, certo più gentili di lei, e le trasmetto quel che ho risposto a loro.
    …”Provo a rispondere. Ho lavorato 13 anni nei paesi più poveri del mondo, e da economista non riesco a essere “nazionalista”. Come si può parlare di sfruttamento per il dare lavoro da dipendenti, nel quadro delle leggi italiane sul lavoro, a persone e famiglie che guadagnano un decimo o un ventesimo di noi, e che rischiano la vita per poter raccogliere le briciole che cascano dai nostri piatti?
    Le ricordo che anche all’ATM hanno respinto la richiesta di lavoro di un extracomunitario che pur aveva tutti i documenti in regola (mancava solo che adducessero argomentazioni razziali). Poi han dovuto fare marcia indietro, ma che brutta figura…
    Comunque capisco le vostre posizioni, anche se non le condivido, e non sono affatto per una liberalizzazione “selvaggia” (non lo sono mai stato).
    Best
    Marco Ponti”

    IO: Innanzitutto grazie per la risposta.
    Sono al corrente della vicenda riguardante ATM, ma mi sembra di ricordare che non riguardasse un candidato conducente, ma un manutentore o posizione simile.
    Quello pero’ che non continuo a capire e’ perche’ dei dipendenti extracomunitari dovrebbero essere pagati meno da delle fantomatiche societa’ di taxi: non esistono forse dei contratti nazionali, con minimi salariali? O forse si accontenterebbero perche’ vivono in 10 o 20 dove noi stiamo in 4 o 5? O perche’ loro o le mogli arrotonderebbero con lavori in nero, o elemosinando ai semafori? Proprio non capisco…
    Se vado a NY a fare il tassisita, e affitto il taxi dalle grosse societa’ che gestiscono questo business nella grande mela, pago come un americano DOC, e come me un pakistano, o un maldiviano, senza differenze razziali.
    Abbiamo gia’ dei colleghi stranieri, e come tutti noi, hanno investito su loro stessi, e non poco, seguendo le regole del mercato, regole che sono simili in tutti i Paesi europei, salvo poche e rare eccezzioni. E simili anche nella maggior parte dei Paesi Onu.
    La ringrazio per il suo tempo da lei concessomi e le porgo i miei migliori Auguri di Buone Feste.

    Ognuno ne tragga le proprie conclusioni.

  26. Considrazioni:
    Uno può anche essere colto, ma questo non vuol dire che sia necessariamente intelligente.

  27. Continua l’arrampicata del Prof!!!

    PROF: Continuo a ricevere mail anonime di insulti da tassisti…..si vede o che non mi faccio capire o che ho toccato un nervo scoperto. Mando a tutti le risposta che ho dato a lei.
    Veniamo alla sua questione: gli extracomunitari sono pagati sistematicamente meno in tutti i lavori che fanno, anche quando non sono in nero. E anche quando i minimi salariali vengono rispettati, non significa affatto che tutte le retribuzioni siano uguali. Per esempio nel settore dei trasporti pubblici il costo medio del lavoro dipendente è un terzo di più che per mansioni analoghe nel settore privato. Poi c’è la questione produttività (=ore di guida ecc.). Si stima che alla fine il costo orario sia doppio.
    Che il costo del lavoro sia molto differenziato è vero in tutto il mondo, e gli “ultimi arrivati” stanno peggio ovunque.
    Il costo delle licenze: non è stato determinato da un vero libero mercato, poiché i taxi non sono mai stati liberalizzati. Certo che il problema della transizione esiste, e in qualche forma ragionevole è giusto che i tassisti siano compensati dalla perdita di valore che soffrirebbero. Ma guardi che tutti i monopolisti chiedono di essere compensati dalle perdite che la liberalizzazione gli genererebbe. Qualche compromesso è indispensabile, ma da qui a dire che le liberalizzazioni a vantaggio degli utenti non vanno fatte ce ne corre.
    Molti saluti
    Marco Ponti

    IO: Mi spiace per le mail anonime, ma non me ne sorprendo affatto.
    Gli extracomunitari sono pagati meno perche’ e’ il mercato che va in quella direzione, a mio avviso sbagliata, per non dire peggio.
    Mi spiego: in molti cosi non e’ vero quando si dice “gli italiani non volgiono piu’ fare molti lavori”, ma la realta’ delle cose e’ “gli italiani non vogliono piu’ fare molti lavori, al prezzo per cui sono disposti a farli gli extracomunitari”. Quindi torniamo a parlare di sfruttamento, e per di piu’, di sfruttamento di persono spesso disperate.
    Inutile sottolineare come anche l’illegalita’ e la criminalita’ traggano enormi profitti da questa “”disperazione sociale”.
    Invece di delocalizzare, quante imprese potrebbero trarre enormi profitti sfruttando questa manovalanza a basso costo? Parlo di profitti, non di creazione di benessere sociale.
    Lei comunque continua a non rispondere sul piano pratico alle nostre giuste resistenze: chi ci ricompenserebbe mai della perdita di valore delle licenze? Lo Stato, cioe’ gli italiani, gia’ sull’orlo del default? Magari con una bella cariola di Titoli di Stato o di bond…
    E in che modo l’utente potrebbe trarre vantaggio, economico intendo, liberalizzando?
    Oggi e’ tutelato dal tassametro, impostato con parametri fissati dalle PA, ed ovviamente uguale per tutti i taxi di quel comune, o di una certa area, e domani?
    Delle migliorie al sistema si posso certo fare, ma non le chiamerei certo liberalizzazioni, ma ottimizzazioni.
    E le spiego la piu’ semplice: piu’ corsie preferenziali per il trasporto pubblico e meno traffico privato, uguale: maggior velocita’ dei mezzi pubblici, cioe’ anche corse taxi meno care, piu’ mezzi in circolo, piu’ taxi liberi e meno inquinamento!
    Certo, realizzare le preferenziali costa, penalizzare il traffico privato fa perdere voti, rilasciare licenze no… ma puo’ far perdere voti!
    Quando io, i miei colleghi, ed i nostri rappresentanti sindacali, riceveremo o leggeremo delle proposte veramente migliorative del servizio di trasporto pubblico non di linea, le valuteremo, ne discuteremo e decideremo come comportarci, ma finche’ veniamo attaccati da politici, giornalisti e ciarlatani vari che nulla sanno di come sia regolato il nostro settore, con discussioni demagociche fondate sul nulla, e finalizzate solo a dipingerci come una lobby fonte di rendite di posizione… beh… non potremo fare altro che issare le barricate, nei palazzi, e sulle strade!
    Le ricordo, semmai ce ne fosse il bisogno, che in tutti i Paesi UE, oggi, il servizio taxi funziona come da noi, che anche in Grecia hanno fatto marcia indietro sulla liberalizzazione, e che siamo stati esclusi dalla direttiva Bolkestein. Questi sono fatti, non chiacchere da bar, anzi, da “La Repubblica”.
    Rinnovo i miei Auguri di Buone Feste.

    PROF: Non ho mica capito: mi sembra ovvio che chi viene da un posto dove guadagnava 10 euro al giorno sia ben contento di fare il dipendente qui al salario minimo. Come si può parlare di “sfruttamento”? L’alternativa è espellerlo…o alimentare il lavoro nero ecc….le sembra una cosa giusta? E lei ritiene seriamente che il salario possa essere uguale per tutti ovunque?
    Se i costi del servizio scendono, è poi ovvio che anche le tariffe possono scendere. Il comune mica deve lasciarle libere (“liberalizzazione selvaggia”). Deve negoziarle, e farle scendere gradatamente.
    La compensazione dei monopolisti danneggiati è poi un tema che va ben oltre a quello del settore taxi. Le chiedono anche le banche “per tutelare i piccoli risparmiatori”. Comunque le formule di transizione non traumatiche al mercato devono essere messe a punto con grande cautela e senso di equità.
    Auguri anche a lei
    MP

    IO: No, mi scusi, io continuo a non capire!
    Lei dice che in quanto extracomunitario/barra disperato, che a casa sua campava con 1/2/10 dollari o euro al giorno, qui abbiamo il diritto di pagarlo meno di un italiano?
    Se non e’ sfruttamento questo non lo so, ma sicuramente e’ razzismo!
    Questa gente non chiede forse pari dignita’, e quindi pari trattamento?
    Secondo me sciopererebbero molto piu’ di noi ora, una volta scoperta la loro condizione lavorativa, soprattutto perche’ in quanto sottopagati non potrebbero certo avere una vita agevole in citta’ come Milano, dove una famiglia di 3/4 persone con 1500 euro al mese e’ sulla soglia della poverta’!
    E non crediamo ancora alle favole che se scendessero i costi di gestione, scenderebbero anche i prezzi per gli utenti: non mi sembra che questo sia mai successo in Italia con gli altri servizi di trasporto pubblico, anzi, mezzi sempre piu’ vecchi, e servizi spesso sempre piu’ scadenti, a costi sempre maggiori lo chieda ai pendolari!
    Solo un dato: RC auto (mercato liberalizzato) +180% in 10 anni, con l’inflazione al 44%… e dire che gli incidenti sono anche diminuiti! Non c’era forse Catricala’ all’antitrust?
    Le vere grandi lobby del potere economico che spingono per entrare nel nostro settore sfrutterebbero sempre piu’ i dipendenti, a scapito del servizio, spingerebbero per aumentare le tariffe giustificandosi con l’aumento dei costi di gestione, chiederebbero contributi alle casse pubbliche, tutto cio’ per aumentare i loro profitti.
    E in caso di fallimento pagheremmo tutti noi, come al solito: vedere Alitalia!
    Un’ultima cosa, poi non la tediero’ piu’ con le mie argomentazioni: noi non prendiamo un euro, anzi, un centesimo di denaro pubblico, a differenza di tutti gli altri servizi del TPL, di Trenitalia e di Alitalia.
    Di questo siamo molto orgogliosi, anche se nessuno lo dice mai!
    Non ci paragoni alle banche, per favore, il primo ed il piu’ grosso tumore di questo Paese!
    Rinnovo i miei Auguri.
    Delta17

    E qui chiudo, o mi arrabbio sul serio! 😉

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