Premetto: non ho un taxi, non ho amici taxisti e, in tutta franchezza, non mi importa nulla di questa categoria, ma spero che mai vengano approvate le norme che vengono proposte nei loro confronti. Perché? Iniziamo dal merito: secondo voi, se il parco taxi di una città aumentasse, aumenterebbero le corse? No, le corse resterebbero grossomodo le stesse, quello che si ridurrebbe sarebbe il reddito dei singoli operatori.
Morale? I costi fissi (macchina, tagliandi, assicurazione ecc.), avrebbero un’incidenza maggiore e l’unica strada percorribile sarebbe l’aumento dei prezzi delle corse. Col cavolo che questo porterebbe un vantaggio economico, conoscete forse dei taxista con la villa a Cortina? Si creerebbero più posti di lavoro? Anche no, perché due uomini con un reddito da fame consumano poco o nulla, quindi non reinvestono nel sistema alcun guadagno, viceversa chi avesse un reddito anche solo decente spenderebbe qualcosina di più, e magari l’economia ripartirebbe… come dire, magari ci sarebbero più persone a fare i tassisti, ma meno a fare i commessi per vendergli le cose.
Per finire lo stato: visto che le tasse si pagano in modo proporzionale ed i due redditi che andrebbero a crearsi sarebbero al netto delle spese, per l’incidenza dei costi fissi, inferiori a quello che aveva il tipo che prima lavorava da solo; visto poi che, divisi, i redditi starebbero nelle fasce con le aliquote più basse, il gettito fiscale diminuirebbe.
Chi ci guadagnerebbe? Boh, io no, voi neppure. “Forse” ci guadagnerà qualche cooperativa che, con compensi da fame, potrebbe mettere dei co.co.co. alla guida di carrette mezze scassate e li farebbe girare. Prima ammazzando il mercato, poi sfruttando la posizione dominante.
Perché, ricordatevelo sempre, non è il libero mercato che fa crescere l’economia, ma la libera concorrenza. E la concorrenza va preservata dai monopoli. Entità che schiacciano i piccoli e che non danno mai vantaggi ai consumatori o all’economia.
Domandatevelo: è stato un atto illiberale abolire il latifondo? Rendere libero qualcuno di creare un oligopolio è, sempre, negativo per tutti gli altri.
P.S. ho sentito dire che i taxi sono pochi e che quindi i clienti devono fare la fila… forse, ma nelle ore di punta. Ma per dar da mangiare ad i figli un povero cristo deve lavorare tutto il giorno, non solo quel paio d’ore di picco…
Fonte: Rischio Calcolato – 16.12.2011
IO aggiunerei anche questo
(finalmente si inizia a legere qualcosa do positivo 🙂 )
http://www.iljournal.it/2011/perche-escludere-taxi-liberalizzazioni/287603#comment-2061
Vorrei inviarvi un pezzetto della trasmissione “tutta la città ne parla” (radio 3) del giorno 16/12 in cui Ugo Mattei professore di diritto internazionale promotore del referendum contro la privatizzazione dell’acqua spiega bene difendendoci cosa vorrebbero fare di noi
Manda un link o un mp3, a taxistory@taxistory.net
Vi ho inviato uno stralcio della trasmissione “tutta la città ne parla” (radio 3) del giorno 16/12 in cui Ugo Mattei professore di diritto internazionale promotore del referendum contro la privatizzazione dell’acqua spiega bene cosa vorrebbero fare di noi
Si lo ho ascoltato mentre ero fermo al posteggio. Chi ci guadagna dalle liberalizzazioni sono le oligarchie che cosi’ possono entrare nel mercato con flotte e personale sottopagato. Ha fatto anche l’esempio delle scarpe da ginnastica prodotte in Vietnam da ragazzini sfruttati. La scarpa costera’ meno ma non e’ etico. Vogliono arrivare a questo anche nel nostro settore.
Aggiungo una cosa un po’ diversa. Quando Monti presento’ la manovra ai giornalisti vi fu qualcuno che domando’ come mai non avevano introdotto anche l’ICI per gli immobili della Chiesa. La risposta di Monti fu’ lapidaria : non la abbiamo presa in considerazione. In compenso hanno preso in considerazione di tutto per i poveracci che vivono del loro lavoro. Quando si dice “devozione”.
Questa e da stampare e spedire!!!
Questa “liberalizzazione” che viene richiesta da piu’ parti, in realta’ sempre le stesse ma sfruttando tutti i canali mediatici a disposizione e i giornalisti che si prestano, non gratis, a questa divulgazione, serve solamente per fare entrare le grosse compagnie che, come gia’ detto metterebbero alla guida dei poveretti supersfruttati. Quando questo si ammala, si stanca, via se ne mette un’altro. Inoltre sicuramente farebbero una operazione di dumping sulle tariffe per du o tre anni in modo da tagliare fuori quei pochi tassisti individuali rimasti che sarebbero costretti a cedere la licenza per un pezzo di pane oppure a chiudere. Questo si e’ gia visto con la grande distribuzione. Per un po’ di tempo hanno tenuto i prezzi bassi rispetto al reale costo del prodotto e poi, una volta raggiunta la posizione dominante di mercato, hanno rialzato i prezzi. Federconsumatori e tutte le altre associazioni sono attirate dalla possibilita’ di spendere meno senza poi pensare che il mercato andrebbe in mano totalmente a pochi gruppi di grande potere economico che farebbero il bello e cattivo tempo. Questo e’ il futuro che ci attende signori a meno che decisamente non ci si impunti per la nostra salvezza e quella delle nostre famiglie.
Baobit tu hai dubbi sul fatto che noi ci si impunti ? Io no, non so se lavori a Milano ma ricorderai (primi anni 90) i blocchi degli allevatori (quote latte) sulla rivoltana, così anche i TIR in Francia, sono fiducioso nel pensare che *********************************** perché
di più vorrebbero scipparci : LAVORO/CASA/PENSIONI!!! p.s. Il mio TAXI ha un baule molto grande, sai quanti viveri ci posso caricare? …….
Per Sierra96,
io faccio questo mestiere da 5 anni da quando a 50 anni mi hanno detto che ero un dinosauro e la mia esperienza di 25 anni nella progettazione non era piu’ necessaria. La situazione in cui ci ha portato la politica economica confindustria oriented ha portato al fatto che i giovani non trovano un lavoro mentre i 50 enni sono troppo vecchi per trovarne un’altro. Ho investito ed ipotecato tutto quello che avevo per COMPERARMI UN LAVORO (mi si consenta il maiuscolo in questo caso). Mia moglie ha vissuto la stessa situazione mia dopo 25 anni nella stessa azienza che forniva servizi alle aziende. Ha visto tutte le porcate fatte fatte da queste ultime nell’utilizzo di contratti di assunzione atipici e quant’altro per posizioni lavorative che niente avevano a che fare con la tipologia del contratto e dopo e’ stata licenziata per riduzione del personale (Dopo un mese hanno assunto una ragazza di 18 anni al suo posto). Le aziende fino ad ora hanno risparmiato fior di contributi all’INPS e la situazione della disoccupazione e’ degenerata altro che “i padri rubano il lavoro ai figli”. Pertanto prova ad immaginarti cosa ho da perdere se accade una liberalizzazione alla Catricala’ !.
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Marz ha iniziato dopo una serie di lavori ovviamente tutti precari, quasi 10 differenti, se non sbaglio. Nel frattempo si è laureato, ma ovviamente all’università gli hanno detto senza tanti complimenti che per lui non c’era posto a meno di non conoscere “qualcuno”…
E adesso a 42 anni si ricomincia daccapo?
Ma che vogliono ancora da tutti noi?!?
Scusa marco, questo pomeriggio ti ho girato una mail che ho inviato ad un giornalista di rtl 102,5. Come mai non e’ stata pubblicata?
Claudio to31 » Forse perchè arrivano centinaia di mail/commenti, dobbiamo stare a dietro a facebook, a chi ci telefona, alle notizie e (last but not least) al lavoro e alla famiglia?
Chiedo scusa e capisco.
io parecchie volte ho sentito la frase “ho aspettato 25 minuti” ma io dico come mai la gente si lamenta quando alla stazione o a all aereoporto mancano i taxi perche’ ora di punta…
isono andato in un centro commerciale ho impiegato 20 minuti per entrare nel parcheggio altri 15 minuti per trovare un posto per l’auto e dopo aver fattola spesa ho impiegato non so quanto tempo in coda alla cassa come mai in quel caso NESSUNO SI LAMENTA ???
Il fatto è che il fatto non è verificabile.
Quante volte mi è capitato di caricare una persona in un posteggio (l’*unica* persona al posteggio), portarla a 1km e tornare allo stesso posteggio (tipo sì e no 7/8 minuti dalla partenza), caricare un altro cliente e sentirmi dire “Sono quì da un quarto d’ora!”… “Veramente 7 minuti fa ero quì e lei non c’era…” “Ah, beh… magari mi sbaglio io…”.
E quante volte, al posteggio da mezz’ora, arriva il cliente trafelato, si attacca al cellulare e “Scusa! Sono in ritardo! C’ho messo una vita a trovare un taxi!”…
Saraà capitato anche a vooi…