Il decreto Monti delinea un quadro organico per favorire la crescita, come la cancellazione di misure amministrative e il rafforzamento del ruolo dell’Antitrust
Al passaggio della ratifica parlamentare il decreto Salva Italia, con cui il governo Monti ha definito le linee di intervento urgente in materia economica, ha subito modifiche, integrazioni e cancellazioni. Tra queste, sui media ha assunto particolare rilievo il tema delle liberalizzazioni, sul quale è apparsa evidente l’azione e l’efficacia delle lobby che, spesso in modo bipartisan, hanno operato in Parlamento. La vicenda merita alcuni commenti. In primo luogo occorre forse ricordare al lettore il senso complessivo delle misure messe in campo dal governo Monti in tema di liberalizzazioni: sembra infatti dalla lettura dei giornali che taxi e farmacie fossero i principali mercati sui quali il governo scommetteva per il rilancio della crescita! Il decreto, in realtà, senza mai parlare nello specifico delle due attività, delinea un quadro organico molto più articolato. All’articolo 34 si stabilisce la cancellazione di una serie di misure amministrative, dalle licenze per l’esercizio dell’attività economica alle restrizioni territoriali, che si applica a una molteplicità di settori, tra cui farmacie e taxi, ma che comprendono anche il mondo del commercio, ad esempio. All’articolo 35 si rafforza il ruolo dell’Autorità antitrust nel rimuovere gli ostacoli legislativi e regolamentari alla concorrenza: non più solamente un potere di segnalazione, ma un ben più incisivo potere di denuncia e di azioni in giudizio contro provvedimenti delle pubbliche amministrazioni lesivi della concorrenza.
L’articolo 36 ha agitato molti salotti buoni, quei poteri forti spesso paventati dietro il governo dei tecnici, intervenendo sulla presenza di amministratori e manager sia negli organi societari delle società bancarie, assicurative e finanziarie che in quelle delle società beneficiarie dei finanziamenti: una scorsa ai consigli di amministrazione di Mediobanca, Generali, Sai Fondiaria e molte grandi banche per capire il fenomeno e l’impatto del provvedimento. Infine, all’articolo 37 si delinea in modo dettagliato la definizioni dei compiti di un regolatore per le reti di trasporto e i percorsi di liberalizzazione di questi settori, in primo luogo di quello ferroviario. Insomma, sarà un primo passo, ma non sono per fortuna taxi e farmacie a vedersi affidato il compito di trainare la crescita dell’Italia.
Veniamo tuttavia alla vicenda dei taxi, che ha richiamato l’attenzione dei media, ed è stata interpretata come un arretramento del governo, disegnando un Mario Monti vincitore con Bill Gates, ma sconfitto dal più nostrano tassinaro. Sicuramente l’esclusione dei taxi dall’applicazione dell’articolo 34 è lontana dalle intenzioni originarie del governo, e conferma ancora una volta la capacità di influenza di una costituency piccola, ma molto determinata ed efficiente. Imponendo una riflessione per riuscire a superare questi ostacoli, magari modesti nell’impatto sul sistema economico quando parliamo dei taxi, ma sicuramente presenti in molti altri settori, tanti granelli di sabbia che alla fine inceppano l’ingranaggio economico.
Il punto cruciale nella vicenda taxi è molto semplice e ha una valenza che va al di là di questo settore: una estensione del numero di licenze, o addirittura una loro cancellazione liberalizzando sia l’attività che i suoi confini territoriali, determina un indubbio effetto pro competitivo sul mercato, con una riduzione dei prezzi a vantaggio degli utenti. E parallelamente a svantaggio dei taxisti, che vedono contrarsi gli introiti. Qualunque studente di economia del primo anno ha imparato a suo tempo che i vantaggi dei primi superano le perdite dei secondi, con un miglioramento complessivo per la collettività che raccomanda di percorrere questa strada.
Le perdite per i taxisti, tuttavia, non si limitano alla riduzione dei profitti correnti dalla loro attività in un mercato più competitivo. Si estendono anche al valore della licenza, fino ad oggi necessaria per operare. Nel regime vigente, le amministrazioni comunali fissano un numero totale di licenze distribuendole gratuitamente agli operatori, che le possono rivendere ad altri quando terminano l’attività. Il prezzo della licenza acquistata è quindi proporzionale al valore attuale del flusso di redditi attesi in futuro, e viene ammortizzato durante gli anni di servizio attivo attingendo ai risparmi consentiti dall’attività. Un taxista giovane che acquista una licenza la ripaga con i risparmi derivanti dal servizio ammortizzando gradualmente l’investimento iniziale, e al momento di ritirarsi incassa dalla vendita della licenza il valore attuale dei risparmi a suo tempo impiegati per coprire l’acquisto della licenza, una sorta di trattamento di fine rapporto. L’improvvisa liberalizzazione del settore riduce i redditi, e quindi i risparmi, ottenibili dall’attività e squilibra il vincolo di bilancio intertemporale del taxista: questi ha pagato la licenza proporzionalmente a un flusso di profitti maggiori di quelli che è in grado di conseguire in un mercato liberalizzato. Si trova quindi in difficoltà nell’ammortizzare l’investimento iniziale; inoltre, il valore di cessione della licenza al momento di ritirarsi risulta inferiore a quello che si attendeva, richiedendo quindi un aumento dei risparmi durante la vita lavorativa.
L’aumento del numero di licenze, o addirittura la loro cancellazione, genera quindi effetti intertemporali significativi sia sulla capacità di ammortizzare coi redditi correnti la licenza acquistata che sul valore ricavabile dalla cessione della licenza al momento di ritirarsi. I taxisti più giovani sono esposti a entrambi gli effetti, mentre quelli più prossimi alla pensione, che hanno oramai quasi integralmente ammortizzato la licenza a suo tempo acquistata, subiscono principalmente l’effetto della caduta del valore del loro Tfr, incassato con la cessione della licenza a prezzi inferiori rispetto al passato.
Occorre quindi chiedersi se, per ragioni di equità o anche solamente per rendere politicamente gestibile l’avvio della liberalizzazione, non si renda necessaria qualche forma di compensazione per queste perdite.
*ordinario di Economia Politica – Università Bocconi
tratto da lavoce.info
fonte: denaro.it 24/12/2011
Commentiamo in massa l’articolo!!!
Ecco anche la mail dell’illustre prof, nonche’ ********** di superMario: michele.polo@uni-bocconi.it
Se avete suggerimenti e pensieri in tema di liberalizzazioni… non esitate! 😉
Ciao Matteo tassista da 2 anni ,più che perdita del valore (licenza) , parlerei di azzeramento di valore! Visto che chi comprerebbe una licenza quando la può avere gratis?? Poi con la perdita della territorialità e la liberalizzazione delle licenze con l’aumento della benzina delle tasse e della vita di tutti i giorni il nostro profitto netto sarebbe vicino allo 0.
Già fatto!
quello che tutti continuano a sottolineare è il vantaggio finale per l utente,ora vorrei un solo esempio dove la liberalizzazione ha portato un vantaggio economico e qualitativo finale per l utenza.
Una qualche forma di comansazione???
Casomai potrebbero mettere inpista la proposta di Crozza: 3 anni tax free. Veramente un inno all’equità. Grazie per la mail ma davvero non so se ho voglia di scrivere a queste persone prezzolate. Quando la malafede è così evidente non credo che la loro “coscienza” possa essere in qualche modo scalfita da dati di realtà.
Allora se il giocattolo non piace più ritiri tutte le licenze vigenti pagando al titolare il valore di licenza attuale lo sapete bene il valore a Milano,Roma,Palermo ect ect..e poi cambi il giocattolo e lo fai a tuo modo a chi piace rimane a chi no avrà la possibilità di rinventarsi un lavoro,ecco la proposta senza giri di parole se vuoi e così se no…lo sapete!!finisco se no faccio arrabbiare Leo già a inizio anno..
Vedete chi e’ il tipo : messo a capo dell’ istituto di ricerca della Bocconi da monti ( una delle ultime firme apposta dall’emerito presidente come rettore della Bocconi) e ‘ presente nel Cda di terna. Cosa volete che scriva sull’operato della persona che lo ha fatto diventare da proff ordinario a ” capo” . Magari tra qualche mese se lo ritrova rettore alla Bocconi … Da indagare il ruolo di polo in terna…
Questa mattina ho avuto notizia dai vari TG della liberalizzazione degli orari di apertura per i pubblici esercizi ed ho pensato, non potendo leggere il testo integrale, se la cosa non potesse riguardare anche i taxi.
Da cattivo pensiero a cattivo pensiero si è realizzato nella mia mente un possibile scenario su come la nostra categoria potrebbe essere trombata senza parlare di liberalizzazione delle licenze e procastinando la stessa a tempi migliori, per loro.
1) approvazione della possibilità di creazione di aziende di taxi in forma societaria
2) inizialmente queste aziende dovranno comprare le licenze a prezzo di mercato da noi stessi, questo di per se può provocare un innalzamento del valore delle stesse
3) con la liberalizzazione dei turni ecco le guide multiple un taxi potrà girare 24h/24h (anche i nostri)
4) gli utili per il punto 3 caleranno e noi cominceremo a svendere le nostre licenze che manterranno ancora un valore ma questo inizierà a scendere perchè la richiesta dei privati calerà e chi comprerà , le corporate, farà il prezzo.
5) le corporate hanno acquistato un buon numero di licenze e gli utili sono ulteriormente calati, quindi molti di noi venderanno ancora a meno.
6) punto di break down ( adesso faccio il bocconiano)
il numero di licenze in mano alle corporate è tale che un qualunque sciopero degli indipendenti rimasti e sfiaccati sarebbe di scarso impatto sociale ed ora chiederanno ed otterrano la liberalizzazione delle licenze.
E’ successo lo stesso a chi vendeva gli immobili ai cinesi in Paolo Sarpi, inizialmente il loro valore era salito ma quando la presenza di questa etnia è arrivata oltre un certo limite il valore è crollato, i primi hanno venduto bene gli ultimi hanno svenduto.
Quindi occhio ai cavalli di tro.a, il principale è la possibilità di creare società di taxi in qualunque forma anche cooperativa, osservate quelli che fanno le consegne per i corrieri tutti i “dipendenti delle cooperative” sono stranieri che sgobbano come muli per 4 euro.
Ho forse dormito male??
La lettera di un taxista: ecco perché liberalizzare è un errore
http://nuvola.corriere.it/2012/01/02/la-lettera-del-taxista-ecco-perche-liberalizzare-e-un-errore/
La cancellazione delle licenze porta ad *indubbi* effetti pro competitivi, con riduzione dei prezzi, ecc…
Addirittura lo sa lo studente al primo anno di economia ( abbeh! se lo sa lui allora… sarà vero).
Hai voglia a gridare ai 4 venti che NON È COSÌ, questi vivono di teorie, e della realtà non gliene può fregare di meno.
Apprendo da MICHELE POLO ???????? di appartenere a una “costituency” piccola, ma molto determinata e efficiente! Corro a consultare il mio Hazon, lo Zanichelli, il mitico Webster, ma della costituency nessuna traccia.Poi mi arriva l’illuminazione: pollo, bocconiano, userà neologismi d’accatto dal sapore tecno, ed ecco la solita Wiki mi spiega che in italiano si direbbe area elettorale, gruppo di influenza per la capacità di far convergere voti su uno schieramento, etc. ECCO CHE FINALMENTE VI ACCULTURATE TASSINARI ( il pollo deve avere la sua età) O COSTITUENCY CHE DIR SI VOGLIA. E allora scrivetegli pure il vostro pensiero ma usate anche voi tecnicismi, non fate la solita figura degli zoticoni, ricordatevi che siete una lobby e che se dite una o due parole desuete potete sparare cazzate su argomenti a voi DEL TUTTO IGNOTI con la sicumera tronfia di un bocconiano.
cari colleghi si avvicinano i giorni dove dobbiamo rimanere vigili alle imboscate che cercheranno di farci stiamo pronti alla lotta e uniti con lamassima determinazione che potremmo farcela noi tutti ci battiamo peri nostri sacrosanti diritti contro le falsita e le igiurie che ci vomitano in faccia ! lottare lottare
Rimini 77 » E’ qualcosa che vado raccontando in giro anch’ io, anche se rimarrà una chimera, cioè un qualcosa assolutamente impossibile da ottenere. La liquidazione o la rottamazione (usate il termine che vi è più congeniale) di 40000/50000 tassiti per poter finalmente avviare il nuovo corso del “tassismo italiano” fatto di discriminazioni razziali gente bistrattata e sottopagata, rappresenterebbe per lo stato italiano una cifra tutto sommato ridicola per i bilanci dello stato, un’inezia se paragonata al costo di un pezzo di apparato politico centrale. Ma non sarebbe più UNA LIBERALIZZAZIONE A COSTO ZERO! Vogliono ingenuamente offrire come contropartita un licenza GRATIS come eventuale elemento di compensazione economica: UNA PROPOSTA SPUDORATA, fatta da qualcuno, apprezzata da tanti e foraggiata dai soliti pennivendoli e tirapiedi d’ateneo. Nuove licenze GRATIS che aprono nuove posizioni fiscali su altrettanti soggetti e di conseguenza nuovi gettiti per le casse dello stato… Grazie, ma la carta igienica, quella che scelgo e pago volentieri al supermercato, svolge degnamente il suo compito.
“Qualunque studente di economia del primo anno ha imparato a suo tempo che i vantaggi dei primi superano le perdite dei secondi, con un miglioramento complessivo per la collettività che raccomanda di percorrere questa strada.”
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HO CAPITO, IL RAGAZZO E’ PLURIRIPETENTE. E’ FERMO ANCORA AL PRIMO ANNO
Secondo me quel famoso studente del primo anno e’ lo stesso che ha dato una mano alla stesura del decreto “SalvaItalia”… Augurandoci che per preparare quello “CrescItalia” si affidino ad uno studente almeno del secondo anno! O che il problema sia dato dall’università di provenienza?
Mah…
Chiediamo lumi direttamente al prof. Polo.
Ovviamente intendeva scrivere il contrario ma si è confuso.
La confusione mentale, tipico aspetto che contraddistingue i geni, pensate le immagini di Einstein o Leonardo (sembravano dei barboni)
Il contingente e solo questo tutela, in uguale misura, sia gli utenti che gli operatori e i politici lo sanno.
se vogliono la mia licenza la posso anche vendere allo stato….ma vendere,non regalare.io l ho pagata con anni di sacrifici,contando sul suo valore futuro come tfr che non ho.poi,vedendo che loro prendono uno stipendio da favola,una pensione da re,per di piu lavorando solo,quanto? 3 anni? o forse 5!!!!!hanno tutto pagato,e vogliono portarmi via l unica cosa che mi permette di pagare le bollette o le loro nuove tasse del piffero!!!no eh!
Al Proff. ho inviato email vediamo se risponde? mah ho i miei dubbi
Sono bocconiani. Contano un c… Economisti da strapazzo, teorie su teorie. La politica è un’altra cosa. Oltre al valore di mercato della licenza mi devono anche togliere il vincolo tariffario. Altro che tariffe massime. Vuoi il libero mercato. Bene; libero al 100% in tutto e per tutto. Ogni corsa verrà valutata caso per caso. Quello che oggi costa 10 domani potrà costare 8 ma più probabilmente 15 e dopodomani 9, 7 o 25. Se è libero, non lo è certo alle loro condizioni
il lavaggio del cervello continua e i più stupidi abboccano. così la nostra vita peggiora. l’altra sera, a cena da un’amica con mia moglie, ci è stata presentata un’altra coppia. non appena hanno saputo che sono un tassista hanno iniziato ad attaccare con tutte le stupidate che sapete anche voi. prima provi a rispondere spiegando, poi t’incazzi, rispondi male e te ne vai. con la tua amica ‘storica’ in silenzio. ho sentito che è già successo anche a qualche altro collega, proprio in questi giorni di festa in cui incontri più persone. ecco, pazienza per l’amicizia che si chiude male: vuol dire che, forse, credevi di conoscere qualcuno e non era vero. ma trovo davvero ingiusto che un tassista nell’italietta del 2011 non possa più nemmeno rifugiarsi nel suo privato. attacchi ovunque, come non succede nemmeno al peggior nemico della società. per come il mio paese (istituzioni e gente che ci vive) mi ha trattato dal 2003 (albertini) in avanti, fino all’esplosione dell’ultimo mese, vi giuro che mi sento in lotta con tutta l’italia, nessuno escluso (colleghi a parte, eheheheh). nessuno ha mai ricevuto un trattamento peggiore del nostro. sono esiliato in patria. e me ne ricorderò per sempre. qualcosa si è rotto definitivamente. scusate lo sfogo.
PURE IO HO INVIATO UNA MAIL AL PROFESUR DE L’ACQUA SPURCA………ASPETTO UNA RISPOSTA MA SONO SCETTICO!!!!!!BUON ANNO A TUTTI NE ABBIAMO BISOGNO
windsurf » HE!HE!HE! altroche lettera, guarda questi cos’hanno imbastito:
luca » mi aggiungo alla lista dei colleghi che hanno mandato a quel paese l’amicizia, o quella che ritenevo tale. Sto diventando molto selettivo.
Marco il video ripaga della stessa moneta i nostri amici deliranri. Divertente e intelligente Degno della nostra costituency. Luca non ti incazzare. Sei un simbolo anche se tu ti credi un essere umano.Cambia strategia NEXT TIME: prendi in giro tutta la sera quelli che ti spiegano perchè devi morire. Segreto: se di fronte ad attacchi isterici reagisci con calma e superiorità, con il distacco di chi si controlla e spiega non per convincere ma perchè pur volendo parlar d’altro con cortesia e gentilezza accondiscende a spiegare a degli ignari, se chiudi con frasi tipo: comunque rispetto le vostre opinioni, mi posso sbagliare, ci penserò, grazie dei tuoi suggerimenti e cazzate simili otterrai una serie di effetti incredibili: la tua amica vorrà essere portata immediatamente a letto; i tuoi interlocutori rimarranno con l dubbio di essere stati presi per il culo ma non potranno provarlo, tu non ti farai salire la pressione
E poi scopri che chi ti attacca ha 13^. 14^, non lavorano un weekend manco a morire. Si divanano il venerdì alle 18 e si rialzano il lunedì alle 7. Ma se sanno che dopo 35 giorni di lavoro consecutivi sei andato via 2 giorni (non retribuito da nessuno) ti guardano come fossi Rockfeller. Come hanno conciato i nostri cari italiani!!!!!
Khoolaas » Non svelare i nostri segreti, altrimenti… addio amiche compiacenti 😉
@luca&Leonardo&chiunque
In quelle situazioni io GODO!
Fate a quelle persone qualche domanda “mirata” sul servizio, a cui non sapranno rispondere, eppoi gli fate capire che chi non sa niente è meglio che stia zitto… ma di solito lo capiscono da soli.
Un giorno mi è salita a bordo una tipa sui 35 anni, modello so tutto io.
Parte con un pistolotto pro liberalizzazioni.
Ascolto paziente e poi domando come avrai potuto fare libera concorrenza visto le tariffe fisse e tante altre limitazioni.
Risposta: potrebbe mettersi a vendere qualche bibita ai clienti o qualcosa di simile.
Parte a quel punto la mia presa per i fondelli: ma lo sa signora che ha proprio ragione e che mi ha fatto vnire in mente un idea fantastica. Potrei assumere un parrucchiere cinese e mentre lei attende di arrivare a destinazione il parrucchiere le da una sistematina così arriva all’appuntamento in ordine. Il problema è dove mettere il lavatesta, lo scaldabagno e il serbatoio dell’acqua. Però se uso un pulmino invece di autovettura queste cose ci starebbero.
Risposta: bravo, bravo vede che lei è una persona intelligente ed intraprendente io le suggerirei anche una manicure o una visagista.
Ho evitato di dire che pensavo anche ad un supporto psichiatrico.
Ho scordato di dire che la signora andava da via S.Vittore a Linate, 20 minuti circa.
Vi ricordate il motto degli anni ’70 : “la fantasia distruggerà il potere” ?
Stesso discorso vale anche per me’ al cenone di capodanno, dopo aver spiegato le nostre ragioni e non avendoli convinti ho pensato bene di andare a prendere in macchina una manciata di volantini e li ho distribuiti, a conferma delle mie parole… sara servito? temo di no! AVREI PREFERITO LAVORARE COME L’ANNO PRIMA !!! p.s. eravamo tre tassisti su un totale di 15 persone !
Assolutamente vero. Purtroppo l’atteggiamento di Luca è il riflesso di colui che adora(va) questo mestiere, del resto molto spesso questo lavoro lo fai se lo ami altrimenti sono dolori…..