1 auto – 1 licenza – 1 turno di lavoro : nessuna deroga all’architrave della categoria

Posta elettronica Non è accettabile che esistano sigle che dichiarino ai propri iscritti che “nessuno al momento ha le soluzioni e i cambiamenti in tasca, premesso che non esistono soluzioni che vanno bene a tutti, specie  in un mestiere come il nostro radicalmente diverso da città a città.” Nemmeno è logico (a nostro avviso) rimanere del parere che il più delle volte la soluzione non sia nel contrastare semplicemente il cambiamento, ma governarlo con professionalità e coerenza…”  Con tali premesse non è nemmeno considerabile la rassicurazione con cui invitano a “diffidare di chi vede tutto nero, di chi spara tra le foglie solo perchè vede qualcosa che si muove….” Di tutt’altro tenore è la posizione pubblica dell’ ESECUTIVO NAZIONALE di UNICA TAXI CGIL che qui riportiamo, trascritta sul loro blog ufficiale e più volte segnalata da alcuni colleghi nei loro commenti. Non è nostra intenzione favorire o dare risalto a nessuna ideologia, ma semplicemente focalizzare un concetto univoco che dovrebbe essere sposato da tutte le sigle sindacali che si confronteranno prossimamente con il governo. Noi vediamo REALMENTE muoversi qualcosa tra le foglie, e sappiamo bene che non si tratta di una innocua lepre spaurita, ma di una brutta bestia molto affamata. E i fucili non sono nemmeno a portata di mano.


Ai tassisti
Quando nacque UNICA TAXI CGIL l’assioma fondamentale del suo atto costitutivo era racchiuso in una equivalenza : " 1 auto – 1 licenza – 1 turno di lavoro".
Quell’assioma è , di fatto, la garanzia del permanere dei fondamentali della categoria e se lo si approfondisce l’unica variabile è il turno di lavoro che infatti in ogni città è attagliato ai bisogni e alla articolazione del servizio.
Qualunque "deregolamentazione" totale o parziale, chiara o subdola di quell’assioma costituisce una variabile della liberalizzazione del settore, così come la rappresenta la mancanza di una regolamentazione effettiva del principio della territorialità che deve rimanere omogeneo per tutti i settori operativi del trasporto pubblico non di linea (taxi e NCC).
Avvertiamo nel dibattito che si sta sviluppando nei blog e nelle città qualche "superficiale articolazione".
Per noi quell’assioma è fondamentale così come lo è la Legge Quadro di settore.
Difendiamoli con tutta la nostra capacità e forza

L’ESECUTIVO NAZIONALE di UNICA TAXI CGIL

14 commenti

  1. Io concordo in pieno con quell’assioma e secondo me’ dobbiamo a Bologna difenderlo senza alcuna deroga, poi benvengano proposte migliorative al servizio da proporre eventualmente al Governo, ma da 1 licenza 1 auto e 1 titolare personalmente NON MI MUOVO !!

  2. NESSUNA, MA PROPRIO NESSUNA. CI VUOLE SU QUESTO LA CHIAREZZA MASSIMA FRA TUTTI I COLLEGHI E FRA TUTTI; MA PROPRIO TUTTE LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI. QUI O CI SALVIAMO TUTTI O NON SI SALVA NESSUNO: MA PROPRIO NESSUNO

  3. Uno dei capi di un grande radiotaxi (a buon intenditor poche parole) ha detto che sarebbe d’accordo nel dare ad ogni taxista un’ulteriore licenza… Ma siamo usciti pazzi??? Magari alla sua associazione farebbe sicuramente comodo avere qualche centinaio di associati in più, ma è fin troppo chiaro che per chi fa VERAMENTE il tassista tutto questo significherebbe la fine del lavoro….

  4. colleghi su questo non si molla! però guardate che ho sentito più di un rappresentante fare delle aperture in senso contrario. non ci sono storie: bisogna far capire come la pensiamo. a questo punto ognuno dovrebbe controllare dove è iscritto e lunedì chiedere per bene alla sua associazione cosa intende fare. se la risposta è diversa da quella nel titolo qui sopra, sarà meglio che rifletta bene se continuare a farsi rappresentare o meno. il momento è troppo serio per esitare. ne va del futuro delle nostre famiglie. io, con le mie scelte, sono responsabile anche della vostra.

  5. luca » Io sono andato alla mia associazione oggi e ho passato un ora e mezza a parlare col mio delegato sindacale per farmi spiegare per bene la posizione del mio sindacato. Sono uscito con la sicurezza che i soldi della mia tessera sono spesi bene.

    Fate lo stesso con le vostre associazioni e se non ne avete una pensateci bene, fatevi una domanda ben precisa: cosa può fare il mio commercialista per difendermi da una situazione come questa? NIENTE!

    Anch’io sono stato un lungo periodo lontano da tessere sindacali per antipatia e per presa di posizione ber ben 10 anni, adesso ho capito che qualcuno che mi rappresenti è importante e, soprattutto, VOGLIO SAPERE ESATTAMENTE A CHI HO DATO LA MIA FIDUCIA!

  6. Ma perche sicuramente di base almeno penso che un sindacalista mondo taxi svolge anche lui la professione di tassista quindi alla NASA c e un conflitto d interesse o sbaglio perche se il sindacalista facesse il panettiere non gliene fregherebbe (. ) o no quindi se liberalizzano me liberalizzano anche il sindacalista o sbaglio!!

  7. @Fafa: sbagli! Ci sono nostri sindacalisti che non fanno più i tassisti, e altri che non lo hanno mai fatto!

  8. SEGNALAZIONE
    ai sensi degli artt. 21 e 22 della legge 10 ottobre 1990, n. 287
    in merito a:
    Proposte di riforma concorrenziale
    ai fini della Legge annuale per il mercato e la concorrenza
    anno 2012

    Inviata al
    Presidente del Senato della Repubblica
    Presidente della Camera dei Deputati
    Presidente del Consiglio dei Ministri
    Ministro per lo Sviluppo Economico e Infrastrutture e Trasporti

    Rif: S1378
    L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è unanimemente radicata nella convinzione che, dopo le indispensabili e urgenti misure di stabilizzazione finanziaria, sia necessario rilanciare la crescita e la competitività del Paese anche attraverso un più efficace dispiegarsi di politiche che diano respiro e nuovo slancio all’economia reale. Con la presente segnalazione, l’Autorità vuole proporsi l’obiettivo di fornire alle Istituzioni rappresentative il proprio contributo tecnico individuando le misure che sarebbe opportuno inserire nel disegno di legge annuale per la concorrenza e il mercato.
    ………………………………………………………………………………………….

    SERVIZIO TAXI
    Piena liberalizzazione del servizio – Rimozione delle restrizioni alla multitolarità delle licenze – Assegnazione gratuita di nuove licenze
    Con riguardo alle attività di taxi (trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea), l’Autorità ritiene necessario adottare le seguenti misure pro-concorrenziali:
    a) rimuovere l’esclusione dall’ambito di applicazione dell’art. 34 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in legge dalla L. 22 dicembre 2011, n. 214, del trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea;
    b) rimuovere le restrizioni alla multi-titolarità delle licenze dei taxi, di cui all’ art. 8, comma 2, della legge 15 gennaio 1992, n. 21;
    c) incentivare l’aumento del numero delle licenze dei taxi, almeno nelle città dove l’offerta del servizio presenta le maggiori carenze, prevedendo adeguati meccanismi di “compensazione” per gli attuali titolari delle licenze. In particolare, al fine di rendere effettivamente praticabile la riforma, minimizzandone l’impatto sociale, l’Autorità suggerisce di dare la possibilità agli attuali titolari delle licenze di vedersene assegnata un’altra gratuitamente. La nuova licenza potrebbe essere venduta, recuperando la perdita di valore del titolo originario e, comunque, l’offerta del servizio di taxi registrerebbe un miglioramento significativo.

  9. Si ok ma se fosse per me non ti dico dove sarei col taxi ora e no qua in fila come un …… Dopo una notizia simile

  10. Eppure hi letto bene la legge quadro e parla chiaro e quest tolgono le leggi a suo piacimento ?

  11. La mia architrave è:
    -Valore della licenza
    -Remunerazione del mio lavoro
    -Indipendenza.
    Tutto ciò che mi garantisce questo mi va bene.

    Non puntiamo all’obiettivo sbagliato, e non costruiamoci dei dogmi inutili.

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