Il lavoro unitario delle organizzazioni sindacali nazionali del Parlamentino Taxi sostenuto dalle iniziative intelligentemente e con passione realizzate dai tassisti raggiunge un primo importante risultato: martedi’ 17 nel pomeriggio il Governo incontrera’ i rappresentanti nazionali del Parlamentino taxi.
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cerchiamo di essere calmi e soprattutto UNITI. leggo troppe voci fuori su internet…se i napoletani non sono d’accordo con gente come Bittarelli e Cassigoli problemi loro. attualmente sono quanto di meglio la categoria riesca ad esprimere in termini di sindacalisti e, per fortuna, rispecchiano anche la par condicio ideologica.
come altre volte in passato, le proteste spontanee hanno sostenuto l’azione negoziale di chi ricercava un contatto con il governo. non sarà elegante da dire, ma lasciar intravvedere l’arma sotto la giacca aiuta molti tipi di discussione. ora è importante agire con lucidità. più o meno lavorare fino al giorno dell’incontro.
thomas, thomas, amico mio, non è mai un problema di singoli per quanto si possa condividere le impressioni sui personaggi in oggetto. E’ sempre un problema di analisi e di azioni conseguenti all’analisi. Se sbagli la prima ovviamente anche le seconde saranno disastrose. Tutto si può dire tranne che i liberalizzatori non abbiano sino ad ora posto in essere una strategia precisa e ragionata. E con che dispiego di forze! Quasi troppe per una categoria di poveracci come i tassisti. Per ottenere una convocazione, cioè l’abc del rispetto fra le parti guarda che casino.Le nostre organizzazioni invece, chi più chi meno, troppo spesso hanno dato l’impressione di essere assenti. Forse non lo erano, ma la rappresentanza non è un gioco di supposizioni e indovinelli. Non basta dire comando io: la legittimità è DATA DALLA PRESENZA E DALLA VICINANZA AI RAPPRESENTATI SOPRATUTTO IN UNA PARTITA COME QUESTA e questi sono i risultati. Questo sito però è solo una tribuna aperta in cui ciascuno è libero di esprimere le proprie opinioni purchè nel rispetto delle regole. Per questo c’è un moderatore i cui sforzi sono troppo spesso sottovalutati. Tutta la categoria dovrebbe secondo me essere grata a taxi story che è al servizio di tutti e cerca proprio di creare unità e informazione. Ma tornando al punto. A mio parere una convocazione tardiva e a ridosso del decreto è meglio di nessuna convocazione, ed è sicuramente un passo avanti, anche se non sembra indicare margini grandiosi. Ma questo lo vedremo poi e dipenderà come sempre dal negoziato, perchè una cosa sembra certa: questo decreto uscirà e allora potremo giudicare un fatto. Il maratoneta sa che deve fare tanti chilometri, non solo cento metri.
chissà perchè il governo non ci riceve lunedi in concomitanza con l’assemblea generale di roma? perchè guarda caso ci chiedono di riprendere a lavorare a milano proprio in questi giorni in cui ha inizio la moda uomo per giunta con il turno libero ben sapendo del disagio che creeremo continuando a rimanere in assemblea.per me questi ci stanno solo prendendo per i fondelli,spero di essere smentito! robytaxi
robytaxi » Caro Roby, è un copione che si ripete ogni volta e il risultato ottenuto finisce poi per essere sempre un compromesso da deglutire con fatica.
Spero vivamente di smentirti, ma non nascondo di avere le tue stesse perplessità.
Uno nel week end può lavorare andare a sciare riposarsi andare a messa andare a ballare andare……
bho!!!!??? io domani sono in ferie,vado al……
Continuano chiaramente a dirci che vogliono fotterci, e allora cosa mi dovrebbe rendere tranquillo e fiducioso sapendo che mi riceveranno il 17? Da un VENERDI’ 13 al 17 martedì … non sono superstizioso, ma la sfiga ci sta facendo marameo.
khoolas>> …andare a lavorare perchè ha dovuto fermarsi per protestare contro una follia e gli mancano i soldi per pagare il mutuo…
Forse è già noto, ma allego il link di un intervento di Adriano Sofri pro tassisti.
http://www.sindacalmente.org/content/due-o-tre-cose-sui-taxi-asofri-liberalizzazioni-1201012
La possibilità di morire cadendo da un palazzo è inversamente proporzionale alla sua altezza
Cari colleghi dal canto mio posso dire che questa estate i nostri rappresentanti sono stati molto ma molto silenziosi per poi gridar vittoria all’ultimo…. Be’ spero vivamente che anche il loro silenzio dimostrato(tranne quello di Bit…..)in questi ultimi tempi sia sinonimo di lavoro per i nostri diritti…. Spero di essermi spiegato….
Spero sia solo la mia impressione!!! siamo una categoria che esce da casa per portare la pagnotta a casa!!! ma!!! giornalmente viviamo la nostra esistenza come ammalati, sembrerebbe che siamo la peste su questo pianeta!!! forse la gente vede trasparire il nostro stato d’animo, veniamo ogni giorno aggrediti dai media con le loro allusioni poco simpatiche nei nostri confronti, ogni giorno stiamo a sentire chi in Taxi sale e sfoga le sue frustrazioni su di noi, ogni giorno dobbiamo sopprimere quanto subiamo e a volte sorridere anche quando nemmeno ti dicono buon giorno o buona sera quando salgono per una destinazione spesso ignota!!! siiii a volte salgono attaccati al telefonino e credono che siamo in grado di legger il pensiero e portarli dove????? la nostra vita e’ una battaglia psicologica che adesso dividiamo in 40.000??? sparsi nel territorio Italiano ed e’ gia’ difficile inquanto colleghi/concorrenti sulla strada vinca chi prima arriva!!! 1 taxi= 1 negozio!!! tutti concorrenti, divisi?? siii, dividi ed impera!! e loro lo sanno, se raddoppiamo l’offerta rispetto la richiesta????? e la guerra dei poveri, se il povero aumenta e l’istruzione diminuisce e’ piu’ facile dominare l’ignorante!!! sono contento di vedere che in questa occasione voi qui’ vi siete presentati da amici, da buon vicinato che si batte per il bene del vicino di casa, finalmente un’Italia unita forse quello che non e’ l’Europa?? proprio cosi’ nessuna filosofia, solo condivisione che il giorno23 a Roma ci saro’ e portero’ con me’ la foto dei miei due figli, e se a causa di circostanze avverse non faro’ o faremo ritorno a casa!!! i nostri figli come i nostri nonni hanno fatto per i nostri padri ci ameranno come noi amiamo loro!!!! ed e’ per questo che non mi fermero’ e non ci fermeremo davanti a nulla!!! non si tratta di salvare un pezzo di carta, ma del futuro di svariate famiglie!!! le nostre, non siamo criminali *************** ***************** cari colleghi non mollate!! fatelo per i vostri figli………
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Nota del Webmaster: Roma non è una città proibita per i tassisti come per nessun altro cittadino italiano. Ti fai una giornata fuori turno o lasci il taxi a fare il tagliando o quello che ti pare…. ci vai pacificamente come turista con tua moglie e i tuoi figli, a conoscere gente onesta come te, ITALIANA come te, ad ammirrare una città straordinaria. Quelli che spargono veleno e vogliono farcelo bere goccia a goccia, sono solo dei miserabili.
(Il contenuto si riferisce alla gionata di venerdì 13)
Allora amici e colleghi di Milano posso dirvi che la situazione a Roma e’ questa
ieri praticamente dal primo pomeriggio lunga assemblea al polmone di fiumicino,dove c’e stato anche l’apprezzatissimo intervento dei colleghi di Napoli, con conseguente blocco sia in aeroporto che nel centro storico…
nella giornata di oggi fin dalle prime ore del mattino sit-in di un migliaio di colleghi davanti al parlamento,con blocco parziale del servizio in aeroporti stazione termini e centro…
sia ieri a fiumicino che oggi davanti al parlamento sono intervenuti in assemblea molti rappresentanti sindacali, spiegandoci che avevano ottenuto un incontro col governo fissato per martedi’ pomeriggio,e dicendo che era piu’ opportuno che il presidio davanti al parlamento fosse sciolto e che il servizio fosse ripreso…
Ora la nostra posizione cari colleghi milanesi e’ quella di cercare di ragionare e quindi agire con la nostra testa, ma attenzione non perche’ pensiamo che siano tutti in malafede e che ci abbiano gia’ venduti, ma bensi’ perche’ riteniamo giusto ,che in questo momento noi stessi che abbiamo le case ipotecate e che stiamo 9 ore al giorno a spigne la frizione,e solo NOI DOBBIAMO ESSERE ARBITRI DEL NOSTRO DESTINO !
Sotto questo punto di vista siamo solidali al cento per cento con i colleghi napoletani.
E per rispondere ad un post precedente, in questo momento non e’ il problema di essere solidale con determinati personaggi o meno…sono sicuro che sono in buona fede e che si stanno operando per il bene della categoria…ma io e non solo io voglio ragionare con la testa mia e fare le cose che mi dice la testa mia, perche’ bene o male loro il loro stipendio di continueranno a prenderlo, mentre io non so’ se mia madre che ha ipotecato la casa per garantirmi il mutuo per la licenza dovra’ andare sotto i ponti….
Quindi domani sinceramente non so’ dirvi….se si decidera’ tutti insieme di fermarci ancora ad oltranza ci fermeremo, se si decidera’ invece di avere fiducia e cercare di dare una minima parvenza di servizio funzionante agiremo diversamente…ma ripeto la decisione sara’ solo ed esclusiavamente NOSTRA !
Roma e Napoli unite nella lotta , colleghi uniti si vince!
Ricordatevi i colleghi greci, non demordete, non siate timorosi non abbiate paura, sono in gioco LE VOSTRE VITE E QUELLE DELLE VOSTRE FAMIGLIE, pensateci bene a quello che fate , ma sopratutto RAGIONATE CON LE VOSTRE TESTE !
Un saluto ed un ringraziamento a tutto lo staff di taxistory, colleghi milanesi vi aspettiamo numerosi a Roma lunedi’.
Ciao Aldo
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Nota del Webmaster: Caro Aldo, mi sono permesso di togliere pochissime parole nel tuo commento, proprio per garantire la massima obiettività ed imparzialità a chi leggerà le tue parole e vorrà costruirsi una opinione personale. E’ sacrosanto il principio che tutti dobbiamo essere arbitri del nostro destino, ma è anche altrettanto vero che pure gli arbitri devono rispettare determinate regole per non beccarsi a piena voce “arbitro cornuto” e pure mazziato aggiungo io! Ci possono essere 100, 1000, 10000 tassiti urlanti con le braccia incrociate e i motori spenti, ma è indiscutibile che a colloquio con il Governo andrnno (necessariamente) solo i nostri rappresentanti di categoria. Per cui occorre ragionare sicuramente con le nostre teste e con quelle dei nostri rappresentanti, chiarendo loro le nostre posizioni su cui trattare (ammesso che ce ne siano) e quelle irremovibili.
scusate ma perche nelle interviste non si dice che esiste la cornubazione , le seconde guide, gli ncc,” gli abusivi” e quindi conti non tornano i taxi a milano non sono 4900 ma molti molti di piu
Esprimo tutta la solidarietà a quei colleghi che hanno presidiato nella notte i punti caldi, come stazione ed aeroporti, ma mi domando se vista l’apertura con
l’incontro del 17, per dare un segnale di buona volontà, e per far vedere all’opinione pubblica che non siamo insensibili alle richieste, anche a quelle del sindaco di Milano, non era il caso di lavorare oggi e domani e stare fermi lunedì per solidarietà verso i colleghi che vanno a Roma?
Le proteste potevano continuare, eventualmente, dopo l’incontro se questo dovesse essere infruttuoso.
Non dico questo pensando all’incasso, mi sembra logico!
L’arma segreta del governo contro i taxi
Redazione 14 gennaio 2012
Già in programma l’incontro con i noleggi con conducente
Come disinnescare la protesta dei taxi? Come liberalizzare, anche con lo “sgambetto”, una categoria che si dimostra refrattaria a qualsiasi tipo di riforma, già in questi giorni in pre-sciopero contro il governo? Semplice, ha pensato il governo, basta entrare “dalla porta di servizio”: non liberalizzando i taxi, ma spingendo per una riforma e un’apertura di tutto il resto.
TAXI O AUTO A NOLEGGIO? – Iniziando, come scrive il Corrierone, dai noleggi con conducente, principale avversario di mercato dei taxi.
Un vertice segretissimo al ministero dei Trasporti con gli odiati «rivali» dei noleggi con conducente, che delle liberalizzazioni sono fan sfegatati. Un abboccamento avvenuto negli stessi minuti in cui —giovedì alle 17— i tassisti romani davano il via allo sciopero selvaggio a Termini e Fiumicino, anche contro lo stesso ministro Corrado Passera al quale avevano chiesto un «incontro urgente» una decina di giorni fa. Nella partita ingaggiata dalle auto bianche contro il governo, si fa strada un terzo incomodo: gli Ncc (noleggi con conducente).
…ma sarà vero quello che viene scritto su La Stampa?? http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/438163/
franktaxi » Troppi cani che ululano alla luna. Aspettiamo un momento di maggiore concretezza, solo qualche giorno.
Ciao stella se è per questo conteggiamo il bike sharing,il car sharing il car pooling..i radio bus…altro che taxi..senza concorrenza…fulvio.
…l’importante e’ non scendere a compromessi come lo e’ stato nel 2006 e dimostrarsi tutti uniti
questo è sul fatto quotidiano on line stamattina
Io sto con i tassisti
Scusate, sarò impopolare, ma io sto con i tassisti. So bene che si tratta di una categoria chiusa, probabilmente corporativa, a volte – ma non spesso – poco gradevole nei riguardi dei clienti, e tutto quello che vogliamo, però l’idea che la salvezza dell’Italia passi per la fine delle loro prerogative non riesco proprio a digerirla. Si potrebbe citare lo studio della Cgia di Mestre secondo cui le “liberalizzazioni in Italia sono state un flop” per argomentare meglio questa posizione. L’associazione degli artigiani, citata spesso come un’autorità quando si tratta di questioni fiscali, ha documentato l’aumento di quasi tutte le tariffe dei servizi liberalizzati negli ultimi decenni a eccezione di medicinali e tariffe telefoniche. Per il resto gli aumenti sono stati consistenti: si va dal più 184 per cento delle assicurazioni dei mezzi di trasporto (dal 1994 a oggi) contro un incremento dell’inflazione del 43,3 per cento, al più 109 per cento dei servizi bancari/finanziari. Per i trasporti ferroviari i prezzi sono invece aumentati, tra il 2000 e il 2011, “solo” del 53,2 per cento contro un aumento dell’inflazione del 27,1. La Cgia calcola in 110 miliardi di euro il costo delle liberalizzazioni “all’italiana” per le famiglie italiane.
Si potrebbe, ancora, citare anche la posizione del sindaco De Magistris, sceso in campo a fianco dei tassisti. “La liberalizzazione non è una priorità per il paese” ha detto ingraziandosi il consenso dei tassisti napoletani. Politica da sindaco, certamente, ma anche la sottolineatura che non si può puntare a un simbolo come questo per giustificare la propria azione di governo.
Le liberalizzazioni sono divenute un dogma dietro il quale si nascondono importanti interessi privati. Nel caso dei tassisti si fa balenare – ma nei confronti di chi? – una diminuzione dei prezzi come effetto immediato di un allargamento delle licenze. Rimane difficile capire cosa possa cambiare per studenti, precari, lavoratori semplici se il prezzo di una corsa passa da 20 a 15 euro, sempre alto sarebbe. Stiamo parlando di un servizio comunque limitato a una fetta ridotta di società e stiamo parlando di un’ipotesi di sviluppo che passa attraverso l’espansione di grandi gruppi privati in grado di tenere a servizio molti tassisti, lavoratori dipendenti, magari costretti a lavori a chiamata, turni massacranti e tutta la gamma del moderno lavoro precario.
Davvero è questa la risposta al declassamento operato da Standard and Poor’s? Davvero è questa la priorità delle priorità? O non si vuole invece creare un diversivo per nascondere le politiche durissime che il governo Monti sta portando avanti e dovrà ancora portare? Del resto, non è indicativa la scelta di nascondere, proprio nel decreto liberalizzazioni, la modifica surrettizia dell’articolo 18?
Insomma, a me questa vicenda non convince. Gradirei vedere all’opera un governo che spezzasse il lavoro precario, tassasse davvero i grandi patrimoni, le rendite, magari la Chiesa, smettesse di accumulare conflitti di interesse e minacciasse di dimettersi se viene salvato un parlamentare in odor di Camorra. Che si mettesse a discutere con i Comuni e le Regioni di sistemi di trasporto pubblico efficaci (avete presente Trenitalia?), anche per rilanciare l’economia e l’occupazione (perché non si rileva l’Iribus chiusa dalla Fiat per costruire un bel po’ di autobus?). E che poi, magari, si occupasse anche dei tassisti. Ma solo dopo.
marztix #10 bene arrivato anche a Sofri, dopo Mattei e Rizzo. TRE. Ma dov’è la Fiom? Che ne dice Cremaschi dei tassisti? Sarebbe interessante sapere se siamo Kulaki o lavoratori sulle gru. Certo l’isolamento è un bel problema, sopratutto se attorno ti scavano terra bruciata, PERCHE’ SEI L’UNICA CATEGORIA DI INDIVIDUI SINGOLI MA UNITI E COMBATTIVI. E sopratutto con un’ intelligenza politica istintiva straordinaria capace di spiegare con i fatti a chi chiunque si arroghi il diritto di dire cosa fare e non fare qual’è la strada da seguire. Mai conosciuto prima gente così meravigliosa di cui è per me un grande e inaspettato onore far parte.
meno male che noi non interessiamo poi cosi tanto al governo,chissà se fosse stato al contrario! comunque lo svolgimento dei fatti lo conosco benissimo essendo stato presente come sempre.secondo me le ragioni di riprendere o meno il servizio sono giuste per entrambi,ci dobbiamo adeguare a quello che la maggior parte dei colleghi ha deciso.le mie comunque sono perplessità e credimi come me la pensiamo in tanti,di come questo governo abbia intenzione di concertare veramente con noi. sono anni che noi tassisti viviamo con questa continua spada di damocle delle liberalizzazioni,non si può continuare a lavorare nascondendo la testa sotto la sabbia aspettando che il primo albertini bersani monti casini montezemolo di turno ci prenda ad esempio come lavoratori privilegiati lobbisti ladri ecc!! a me sembra che cosa vogliono da noi questi signori sia chiaro a tutti e non come al solito facciamo finta di sperare che ciò non accada!! buona giornata a tutti,ci vediamo a roma e questa volta spero in tanti di più della volta scorsa!
…. ma non hai ancora capito che questi sono soldatini,personalmente non conosco catewgoria peggiore di questa che si vende per una briciola di pane,non sono da calcolare e andiamo avanti per la nostra strada .
La mia umile opinione:
sospendere le proteste fino all’incontro con il Governo, abbiamo ampiamente dimostrato di saperci attivare nel giro di pochi minuti. Il contrario sarebbe una sorta di trattativa con una una pistola puntata alla testa del Governo, è vero che noi abbiamo la Berta ( http://it.wikipedia.org/wiki/Grande_Berta) puntata alla testa ma dobbiamo dimostrare disponibilità alla trattativa verso l’opinione pubblica che ci viene quotidianamente aizzata, il che non significa arrendevolezza.
Ultima cosa questo incontro segreto con gli NCC non so se esiste o meno, l’importante è non cadere nella finta tanto se esiste si è già tenuto ma noi parliamo dopo di loro. E soprattutto cosa possono avergli promesso?? Forse la possibilità come a NYC di sostare in appositi spazi per portare i turisti a fare tour della città.
Stiamo calmi e vigili, questi giorni lavoriamo e mettiamo da parte gli incassi nel caso di uno sciopero lungo e prolungato ci torneranno utili.
Tutti servizi gestiti in esclusiva dalla ATM, come i nuovi bus gran turismo NCC che con il trasporto di linea urbano poco hanno a che fare.
Domani proviamo ad attivare noi un servizio bike sharing vediamo se ci danno spazi ed autorizzazioni.
ATM è un monopolista.
@ Khoolaas Ho inviato a Marco e Leo una lettera che ho mandato a comunisti e sinistra. Se mi danno il permesso la pubblico in un post del blog. il problema della sinistra in genere è il non aver compreso che il tessuto produttivo italiano è fatto di piccole imprese e partite iva. Il PD (che non è di sinistra) a quanto pare le ritiene un ostacolo da eliminare in favore dell’economia di scala e dei grandi gruppi. Dei diritti dei lavoratori al PD non gliene importa nulla, l’art.18 lo difendono blandamente tanto per non perdere tutti i voti.
il decreto bersani che permette ai comuni di vendere le licenze ora funziona come una cosa positiva per noi per avere dalla nostra i comuni che se si vedono liberalizzate le licenze perdono un’entrata economica cospiqua
datemi pure del pirla, ma se studiata bene forse forse…………
>ariete62
Almeno legittima un prezzo di partenza del valore delle stesse. E poi se anche i comuni le vendono come dice la legge vedi che molti ci ripensano a voler fare questo lavoro, perché non vedono più la speculazione che alla fine muove spesso l’odio dettato dall’invidia.
marztix » vai tranquillo, mandacelo o mettilo come commento.
Lettera sui tassisti inviata ai vari partiti comunisti e alla sinistra (non PD).
Mi chiedo solamente cosa aspettiate.
I comunisti e la sinistra, quella vera, sono contro le liberalizzazioni e le privatizzazioni.
In questi giorni la liberalizzazione “simbolo” è diventata quella dei taxi.
La liberalizzazione paventata (abolizione del divieto di cumulo delle licenze, raddoppio delle stesse assegnandone una a chi è già tassista, abolizione dei limiti territoriali, eliminazione della tassatività della tariffa, eliminazione dei turni), prospetta il crollo del valore delle licenze, il dimezzamento degli incassi, il rastrellamento delle licenze da parte di grandi compagnie, la costituzione di oligopoli che imporranno la propria volontà nel settore facendo cartello.
Un processo che punta in ultima analisi all’esproprio, da parte del capitale, a danno di lavoratori artigiani, come spesso accade nella storia dall’inizio dell’epoca moderna.
Il risultato sarebbe la proletarizzazione dei tassisti che, nell’impossibilità di avere un reddito minimamente decente, sarebbero costretti a svendere le licenze e, in molti casi, a vedere la propria casa, data in garanzia per il mutuo per l’acquisto della licenza, espropriata dalle banche.
Miseria, migliaia di famiglie sul lastrico.
Dall’altra parte, le grandi compagnie impiegherebbero lavoratori ipersfruttati con contratti precari e semi illegali, mezzi fatiscenti procurati da fondi di magazzino, non rispetterebbero le norme di sicurezza e, invece di diminuire le tariffe, otterrebbero agevolmente il loro adeguamento in base all’inflazione. Dulcis in fundo, dopo un po’ di tempo le suddette compagnie, non producendo abbastanza profitto, dichiarerebbero, dapprima, che è necessario reinserire alcune regole (spartizione del territorio reintroducendo la territorialità del servizio, limitazione del numero delle licenze per incrementarne il valore e aumentare gli incassi, lotta all’abusivismo, sgravi fiscali negati ai piccoli artigiani) e infine che sono necessari i finanziamenti pubblici per poter continuare a garantire il servizio pubblico e mantenere i livelli di occupazione. Anche chi non usa il taxi lo pagherà, come succede col trasporto pubblico di linea.
Tutto ciò non può piacere ai comunisti e ai cittadini di sinistra.
I tassisti vanno visti come una delle poche isole di autonomia rimaste nel deserto della totalizzazione capitalistica. L’essere autonomi è inviso ai potentati economici che dettano le ricette neoliberiste, specialmente se gli autonomi in questione invocano il mantenimento delle regole per lo svolgimento di un servizio pubblico: il mantenimento della territorialità, il mantenimento delle tariffe comunali, del contingentamento e del principio “1 licenza, 1 macchina, 1 turno”.
Nella vulgata i tassisti sono considerati dei fascisti, ma per esperienza personale so che ce ne sono molti che sono di sinistra o comunisti. Purtroppo di questi tempi si vedono costretti spesso a votare a destra per sperare di non scomparire come categoria, per continuare a garantire la sopravvivenza delle proprie famiglie.
I tassisti non vanno neanche etichettati come ignoranti, evasori e ladri. Le mele marce ci sono dappertutto ed esistono le autorità competenti per sanzionare comportamenti illeciti e reati. Giudicare intere categorie di lavoratori in base a una minoranza è il primo passo verso la costruzione di un capro espiatorio, proprio quello che i tassisti sentono di essere in questo momento storico: oggetto di una campagna mediatica vergognosa, indegna di un paese civile, con cui si vuole distrarre l’opinione pubblica dai veri problemi e istigare una guerra tra poveri che spiani la strada ai potenti.
I tassisti in questo momento vanno considerati l’avanguardia della lotta di resistenza allo strapotere del grande capitale che, incapace di investire in innovazione e ricerca e di attivare una minima politica industriale degna di questo nome, vuole solo espandersi in ambiti non ancora occupati ma già strutturati, attraverso la deregolamentazione e l’esproprio.
Molti, come me, non aspettano altro che i comunisti e la sinistra si attivi e si esponga in loro difesa, in modo esplicito e visibile. La destra e la Lega lo stanno facendo, perché non lo fate anche voi?
Ne avete solo da guadagnare in termini di consenso, di coerenza programmatica e in prospettiva elettorale. Venite in strada a parlare coi tassisti e dichiarate attraverso i mezzi di comunicazione vecchi e nuovi che anche voi siete convinti difensori della categoria dei tassisti.
Avete paura di essere accomunati a una categoria impresentabile? Lasciate i pregiudizi ai ragazzini radical–chic che non hanno idea di come vada il mondo e che abboccano ad affermazioni tipo: “Le liberalizzazioni sono di sinistra”. Non fate l’errore di affidare interamente alla destra una categoria di lavoratori.
È necessario e urgente, oggi, che tutti i lavoratori, salariati, dipendenti, precari, artigiani e autonomi, si ritrovino dalla stessa parte. Le regole che i tassisti difendono sono equivalenti ai contratti nazionali di categoria e ai diritti di rappresentanza che le New Co. stanno sistematicamente smantellando.
In un epoca di crisi le cose si chiarificano. La contraddizione tra capitale e lavoro e tornata evidente a tutti come è evidente l’ingiustizia creata dal mercato selvaggio. Tutti i lavoratori devono essere dalla stessa parte, dalla parte dei diritti e delle regole.
Voi da che parte state?
Avrei potuto parlare degli studi sul servizio taxi in Europa da cui si evince che le tariffe in Italia non sono assolutamente tra le più alte e che se ci sono problemi per la qualità del servizio a Roma, Milano è fra le migliori.
Oppure del fatto che dove è stata attuata la liberalizzazione come in Olanda e Irlanda gli effetti sono stati aumento (anche del doppio) delle tariffe e decadenza della qualità del servizio, spesso finito in mano di individui poco raccomandabili.
Sarebbe anche interessante parlare del conflitto istituzionale che si prospetta tra comuni, regioni e autorità antitrust e dei trasporti. Autorità non elettive avranno il potere di stabilire indirizzi e bozze legislative a cui dovranno attenersi organi eletti dai cittadini. Le regioni e i comuni staranno a guardare o inizierà una fase di conflitti a suon di carte bollate, ricorsi al TAR, consiglio di Stato e Corte Costituzionale? E il federalismo, o meglio l’autonomia locale, dov’è finita?
Un altro tema, prettamente politico è quello dell’evidente rancore di partiti come il PD verso i tassisti. Da dove origina? Solo dal mandato confindustriale cui si attengono? Oppure dalla loro incapacità di leggere i processi sociali ed economici che li spinge a far tabula rasa di chi non è immediatamente ascrivibile a una parte politica o ricattabile attraverso i rapporti di produzione tipici del tardo capitalismo?
Si potrebbe anche ripetere che il lavoro del tassista, in quanto lavoro autonomo, non prevede cassa malattia o ferie pagate, che non è considerato usurante malgrado lo stress e l’insalubrità proprie dell’attività stessa, che viene esercitato anche, sempre nei giorni festivi e di notte, e, inoltre, che è un lavoro che espone ad aggressioni, rapine e pericoli di ogni genere.
In ultimo si potrebbe anche accennare al ruolo sociale, di assistenza a persone anziane e in difficoltà che quotidianamente i tassisti svolgono oltre alla funzione di sentinella sociale che circola a qualunque ora in qualunque posto.
I tassisti non chiedono molto, pagano la crisi che ci è stata imposta come tutti gli altri, tasse, accise, balzelli e caro vita, ma pretendono di continuare a svolgere la propria attività con la serenità che è loro dovuta dalle caratteristiche stesse del loro lavoro.
Marztix
P.S. Ove sopra si è scritto “sinistra” non si intendono partiti che si definiscono di centrosinistra. Il P.D. è in realtà un partito liberalconservatore, liberista in economia e conservatore riguardo ai diritti civili. La sinistra e i comunisti non dovrebbero aver nulla a che fare con tali partiti, se non una dura contrapposizione.
Caro marztix #29 et # 34 il problema dell’innaturale scopertura nella sinistra “antagonista” dei tassisti è serio e reale.
1) La governante odia la cuoca e il maggiordomo disprezza il portiere. Al PD CHE NON COINCIDE PERO’ CON TUTTI I SUOI ELETTORI se gli togli i tassisti e i lavoratori autonomi non rimane che il suicidio. un nemico in politica come nella vita è necessario.
2) La sinistra suicida ( Rifondazione, PDCI, SEL) non è rappresentata in Parlamento e riconosce i centri sociali, i precari, gli operai sulle gru, persino le partite IVA, mentre non vede l’ora che i tassisti si proletarizzino perchè ben gli sta
3) l’isolamento dei tassisti è frutto sia della pigrizia mentale degli antagonisti fermi al 1848 o troppo raffinati per guardarsi attorno e troppo satolli di tartine nelle interminabile soiree dei salottini milanesi e romani, sia del senso di colpa dei camerieri del capitale come dici tu.
4) ma è anche colpa dei tassisti stessi che si fanno rappresentare da chi si fanno rappresentare e, passata la tempesta, si rifugiano nel proprio interminabile conteggio algebrico, si credono intelligentissimi e leggono city, metro e Leggo per risparmiare l’euro,20 e parlano di calcio, etc, etc
5) ogni sforzo individuale come il tuo, il mio, il blog, etc è benvenuto, e io amo questa democrazia così naif ma viva e vitale; ma temo che per sopravvivere servano contatti e competenze e una vera e propria rivoluzione nella rappresentanza, forse ottima nel gioco locale, ma tremendamente inadeguata nel gioco globale.
6) i tassisti un punto di forza però ce l’hanno: se capiscono fino in fondo che questa volta li vogliono spazzare via per dare un esempio, per dire all’Europa, cioè agli hedge fund, che sono bravi, e un po’ di casino serve a dimostrarlo, come in Grecia, (dove però a differenza di qui esiste un sindacato e un’opposizione VERA che vale il 10%) questa volta non si fanno fregare da nessuno e chissà che i lupi decidano che in fondo non vale la pena ed azzannino qualcun altro.
Di più francamente non si può sperare.
a proposito di questo estratto da marztix: Dall’altra parte, le grandi compagnie impiegherebbero lavoratori ipersfruttati con contratti precari e semi illegali, mezzi fatiscenti procurati da fondi di magazzino, non rispetterebbero le norme di sicurezza
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9691
non sarebbe il caso di usarlo per confutare PROVE ALLA MANO questi fantastici benefici delle liberalizzazioni?
e FORSE si riuscirebbe a CERTIFICARE un valore ed un propieta’ INALIENABILE,ripeto….FORSE!
@ Khoolaas Le sinistre suicide non credo abbiano interesse a proletarizzarci a meno che lo pseudoconcetto alla base non sia: “molti sfruttati = più voti”, il che può anche essere.
Per adesso mi ha risposto positivamente il Partito Comunista dei Lavoratori (trotskisti), e sappiamo come la pensa Marco Rizzo dei Comunisti – Sinistra Popolare.
Il torto dei tassisti è che in periodi espansivi, in cui il lavoro c’è, si illudono di essere borghesi e di avere interessi perfettamente coincidenti con questi ultimi, fino a quando la crisi, e soprattutto le ritrite ricette per uscirne, li risospinge tra i lavoratori a rischio sopravvivenza.
@ ariete 62
E’ veramente vergognoso e indescrivibile. Per favore giriamo il link ai propagandisti della deregulation.