Torino come Napoli, trincea permanente

Trincea-sul-Dente-AustriacoTaxi in rivolta: quinto giorno. Anche ieri, come temuto, i conducenti di auto bianche non hanno trovato un accordo. Ma hanno ottenuto di essere ricevuti dal sindaco Fassino oggi alle 13. «Ci aspettiamo molto da questo incontro – ha dichiarato il presidente della cooperativa 5737 Pier Giovanni Bestente -, sappiamo bene che il provvedimento è stato deciso a livello nazionale, ma è il Comune a gestire la questione licenze».

All’incontro, che si terrà a Palazzo civico e verrà dopo quello mattutino fra tassisti e consiglieri di Palazzo Lascaris, parteciperà anche l’assessore alle auto pubbliche, Giuliana Tedesco. Su quanto intenda comunicare l’amministrazione ai tassisti non si sa ancora nulla, ma la questione sarà – con ogni probabilità – discussa anche in Sala Rossa dal momento che il Pdl ha chiesto le comunicazioni in aula da parte del sindaco. Ma non solo. L’azurro Maurizio Marrone ha invitato il Comune alla disobbedienza civile contro la liberalizzazione delle licenze: «Siamo tutti tassisti: in questo momento lo dovrebbero gridare tutti gli esponenti della politica torinese a prescindere dal partito di appartenenza» scrive il coordinatore vicario del Pdl torinese e annuncia battaglia: «Sono i Comuni a rilasciare le licenze taxi, quindi è giusto che sia il Consiglio a difendere i tassisti torinesi dalle aggressioni del governo».

Anche Forza Nuova – sia in Comune sia in Provincia – si schiera a favore dei conducenti di auto bianche: «A Torino saremo in piazza a partire da oggi in solidarietà alle manifestazioni di tassisti e autotrasportatori». Forza Nuova si muove anche nelle sedi istituzionali: «Abbiamo presentato sia in Comune sia in Provincia, attraverso i consiglieri della nostra coalizione Torino Libera, Berthier e Rabellino, un ordine del giorno in loro favore, richiedendo che vengano sentiti i rappresentanti dei tassisti nelle sedi istituzionali per ascoltare la loro voce». Intanto, mentre oggi la protesta si sposta nelle sedi politiche e istituzionali, anche ieri per i torinesi che dovevano muoversi in taxi è stata una giornata di grandissimi disagi: stazioni e aeroporti deserti, e le centrali telefoniche che continuavano a ripetere: «Le nostre auto al momento sono irreperibili».

«Abbiamo organizzato diverse riunioni, ma non siamo arrivati alla conclusione di volere sospendere le assemblee» hanno spiegato alcuni di loro al termine dell’assemblea che si è svolta nella mattinata di ieri al Caat: «E’ vero, in altre città hanno già sospeso l’agitazione, ma noi abbiamo parecchie componenti al nostro interno e per ora è prevalsa la linea dura». Tutti loro confidano nell’incontro con il sindaco Fassino. Anche se appare molto improbabile che il governo cittadino si metta in rotta di collisione con quello nazionale, può darsi che nelle pieghe legislative si trovi un margine di manovra. E mentre i tassisti continuano a starsene in trincea (anche ieri sera all’aeroporto di Caselle non c’erano molte auto bianche a disposizione) in parecchi cittadini monta la rabbia.

Sono gli organizzatori della controprotesta del 20 gennaio che via web (Twitter in testa) continuano ad invitare i passeggeri abituali dei taxi a snobbarli per un’intera giornata. Anzi ieri, su Internet sono apparsi i «maidire taxi» una nuova associazione di guastatori delle auto bianche: «Si ribellano al futuro, non si vede perché i negozianti debbano stare al gioco delle liberalizzazioni e loro, solo perché sono al volante di un’auto, possano permettersi l’ammutinamento». I tassisti rispondono che i negozianti hanno sempre la possibilità di abbassare la serranda e che loro in questa settimana di «assemblea permanente» – come negarlo – non hanno guadagnato niente.

fonte: lastampa.it 16/01/2012

Un commento

  1. Come spiegare si “maidiretaxi” ecc che i clienti abituali sono proprio quelli che ci appoggiano?

I commenti sono chiusi.