Il giorno 8 marzo il Corriere della Sera pubblicava un articolo a proposito di un fatto avvenuto a Linate il 21 novembre dello scorso anno: quella notte la nebbia paralizzò lo scalo, i decolli furono sospesi. Un aereo scaricava 200 persone sulla pista, attorno alla 1:30; lo scalo dormiva, il piazzale era deserto, il posteggio delle auto pubbliche desolatamente vuoto. La società che governa l’assistenza a terra contattava inutilmente una ditta privata di noleggio autobus, poi si rivolgeva ad un radiotaxi milanese che accettava la richiesta di aiuto. Quel soccorso straordinario notturno fu provvidenziale, ma irregolare per violazione del regolamento aeroportuale. Mentre le indagini sono in corso, la categoria si schiera a difesa dei colleghi “pizzicati” e condanna l’operato del radiotaxi. Eppure a Roma, una compagnia radiotaxi ha stipulato un accordo con Alitalia (la stessa Alitalia sponsorizza l’iniziativa sul suo sito ufficiale) per offrire alla sua clientela titolare di Carta Corporate Alitalia, un servizio privilegiato ed esclusivo, talmente esclusivo che “esclude” la fila dei taxi in attesa, offrendo uno sconto del 10% applicabile sulla tariffa comunale predeterminata, sui percorsi da/per l’Aeroporto di Roma Fiumicino. Il servizio non si limita al semplice sconto, ma offre anche la possibilità di fare arrivare direttamente in aeroporto un taxi di quella determinata compagnia, in una determinata area di carico dell’aerostazione. Sul sito ufficiale del radiotaxi si legge:
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Tramite il servizio SMS: basta comporre un messaggio come questo:"Sono Mario Rossi – tessera Alitalia n°12345678. Mandatemi un taxi a Fiumicino, Molo Partenze T2" ed inviarlo al xxxx.xxx.xxx (al costo di un sms all’operatore TIM)
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Chiamando il numero dedicato 06/xx.xx.xxx e comunicando il numero di carta corporate, da mostrare al tassista al momento del pagamento.
Cosa ne pensate? Chi è senza peccato scagli la prima pietra oppure da qualche parte non è proprio peccato? Colleghi di Roma dateci qualche dettaglio: l’Italia è un grande paese, talmente grande che una legge che lo attraversa da nord a sud, si perde per strada… o in qualche aeroporto.
Le regole sono fatte per essere rispettate. Senza regole non si campa civilmente, se quelle attuali non sono giuste ci si siede intorno ad un tavolo e le si discute.
Spero solo che la disciplinare non sia terribilmente dura come il solito.
Ci scrive Umberto da Roma:
a Fiumicino si puo’ fare da sempre, ma nelle ultime ordinanze del direttore dell’aeroporto si e’ definito un punto esatto per le chiamate dei clienti convenzionati con le centrali radiotaxi, e precisamente il terminal t2 delle partenze. E’ quindi tutto regolare, anche a Ciampino il puntotaxi è, ail.com volition dell’ aviazione generale.
Ricordo *molti* anni fa, quando le code dei passeggeri a Linate erano lunghe (sembra fantascenza vero?) qualche abbonato non voleva o non poteva fare la fila e chiamava con il telefonino un radiotaxi. Il punto di carico era convenuto presso la ex ditta Nardi, dopo il semaforo Forlanini/Circonv. Idroscalo , direzione Milano, dove c’è un cancello rugginoso e della sterpaglia. L’unico pregio che aveva quel lurido posto era di essere – per qualche metro – in territorio urbano e non in area aeroportuale. Aberrante, anche se rispettava i regolamenti.
Ribadisco quello già scritto nel precedente commento che: bisogna adoperarsi per risolvere l’emergenze o lavorare per migliorare il servizio. Ma quello che é accaduto a Linate mi sembra che poteva essere gestito diversamente. Il radiotaxi in questione passa per aver eseguito un servizio ineccepibile neanche avesse salvato i naufraghi della Concordia. Si può certamente intervenire perché si migliori il regolamento, ma é mai possibile che ad infrangere le regole siano sempre gli stessi? Non vorrei che chiudendo un occhio per questo avvenimento si crei il precedente per trasgredire in altre occasioni e far passare per emergenza qualsiasi cosa. Ricordo momenti dove arrivavano chiamate radio anche fuori turno ed era discrezione del tassista accettare la corsa o rifiutarla, ovviamente a suo rischio e pericolo di incappare in un collega in turno che avrebbe potuto segnare l’infrazione. Risultato finale: radiotaxi felice per aver evaso il surplus di chiamate, tassista in via Messina a rischio di sospensione licenza per non aver rispettato il turno.
Ricordiamoci che i radiotaxi non sono datori di lavoro ma fornitori di un servizio dove il cliente é il tassista in quanto l’unico a foraggiare la struttura e ha il diritto di pretendere un servizio eccellente nel pieno rispetto delle regole e del regolamento!
Mi sembra che il modello da esportare sia quello milanese, ma se ci fosse qualcosa da importare da Roma lo si può fare tranquillamente. Basta discuterne.
Siamo diventati ncc o stiamo per diventarlo?
2 appunti:
– Trovo troppo restrittivo il regolamento aeroportuale di Milano (posso chiamare uno specifico rtx in tutta la Regione, ma non dentro l’aeroporto?), ma se è stato infranto il tassista deve pagare (è il tassista che deve conoscere il regolamento, se il rtx lo mette a rischio sanzione cominci a pensare di cambiare rtx)
– Un rtx non dovrebbe offrire sconti per aggiudicarsi una convenzione (qualunque altra cosa, tipo servizi in più, precedenza sulle chiamate, ma non sconti)
Insomma io punirei il radio taxi deve sapere esattamente quello che fa , lo deve dire anche ai suoi soci, con una semplice multa
Premetto che a me non interessa nè attaccare nè difendere un radiotaxi o l’altro: sono un servizio troppo caro, a volte con un numero molto elevato di dipendenti, che paghiamo noi. Errore assoluto invertire il rapporto: e prima i colleghi lo capiscono meglio è per tutti. Intendiamoci anche qui il problema è lo stesso che affligge la categoria: sempre i soliti dove scorre il denaro. Ma qui, nel fstto specifico, il punto è quello evidenziato nei commenti del post precedente di cui questo è la continuazione sotto altro titolo: questi sono o non sono passati davanti ad altri colleghi in attesa? Se è così non c’è discussione, è la violazione di una regola basilare e spero che il titolare del radiotaxi, non i colleghi, venga duramente sanzionato. Se invece non è così, e il piazzale era realmente deserto come altri sostengono, è evidente che le cose cambiano, anche se la motivazione non è l’immagine della categoria ma il profitto, come ovvio. Resta però il problema della definizione delle regole che vanno rispettate sempre e se necessario modificate.
Si anche a Londra posso rifiutare una destinazione ma qui non posso farlo i regolamenti ci sono vanno rispettati e’ legge se no sarebbe lo sfascio più totale,e poi bisogna giudicare a prescindere la radio di appartenenza!!!!!i colleghi non hanno colpe ma la legge non ammette ignoranza,e che dire al boss del radio taxi….se aprono il vaso di Pandora caro mio….chi vuol capire capisca!!!
EdBologna » Il regolamento è stato studiato e discusso per anni. Avrà i suoi limiti e i suoi difetti ma è così e in quanto tale va rispettato.
Spero che la disciplinare, come dice Ziotaxi, non sia pesante come lo è sempre in questi casi.
Le sanzioni disciplinari milanesi sono molto pesanti e si applicano solo ai taxi milanesi, mentre quelli degli altri comuni hanno una specie di salvacondotto poco condivisibile.
In attesa del Regolamento Unico del Bacino Aeroportuale Lombardo, vi invito a visionare le sanzioni previste (link)
Dimenticavo: di solito quando un cliente mi chiede lo sconto io rispondo: “guardi che da che mondo è mondo è il cliente che dà la mancia al tassista, non il contrario”. Quindi la parola “sconto” la considero una volgarità, in quanto le nostre tariffe amministrate sono politiche e abbondantemente sotto la decenza. Non dico che lavoriamo in perdita, direi un’eresia, ma per la maggior parte dei casi lavoriamo con un margine di guadagno esiguo, ridicolo. Stare al posteggio 50 minuti per muovere una macchina da 20.000 euro con tanto di autista e che paga pure le tasse (e tante) per 5/6/7 euro di corsa è una presa per i fondelli.
Lucaturno12
15 oras, 16 mins fa
Siamo diventati ncc o stiamo per diventarlo?
Quanti di noi lo sono già?!??!
Certo che se questo è il documento ufficiale… pieno di errori, ecc…
Certe infrazioni sono riportate due volte.
E l’adescamento viene sanzionato pesantemente, come se chi avesse scritto questo regolamento avesse previsto come sarebbero andati a finire i tassisti: a fare le mignotte.