La novità è spuntata sul sito dell’ Agenzia della Mobilità nel tardo pomeriggio di ieri. Con effetti molto ravvicinati: da lunedì tassisti e imprese di noleggio con conducente dovranno mettere mano al portafoglio. Soprattutto per gli Ncc con licenza di fuori Roma (circa 5 mila sui 6 mila in servizio) è una rivoluzione: per loro, spiega la breve nota, circolare nella capitale a partire dal 2 aprile (data di entrata in vigore della delibera che ha introdotto l’ obbligo di presentare numerosi documenti, alcuni dei quali poi eliminati dal Tar) «sarà a carattere oneroso».
Il contrassegno grazie al quale entrare anche nella Ztl e nelle corsie preferenziali scadrà ogni 31 dicembre e costerà 89,24 euro (60 per i diritti d’ istruttoria, il resto per imposte di bollo). «Non pagheremo un centesimo: questo balzello a nostro carico non è previsto da nessuna delibera», attacca Antonio Toti, della Federnoleggio. Ma anche sul versante auto bianche la mini-stangata suscita mugugni: i diritti d’ istruttoria per i taxi passano da 21 a 60 euro. Il rincaro riguarderà operazioni come l’esonero turno, il duplicato della licenza, il recesso dalla cooperativa o la sostituzione auto. «Vorrà dire che tra qualche settimana, al momento di definire con il Campidoglio le nuove tariffe – preannuncia Loreno Bittarelli, dell’ Uritaxi – si terrà conto di questi ulteriori costi per la categoria». Scaricandoli, se prevarrà tale linea, sulla clientela.