Roma Capitale: Alemanno un sindaco dai poteri speciali

È curioso come alcuni aspetti della vita siano legati da una sottile ma profonda contraddizione. Accendo la radio alzo il volume e…ancora una promessa, l’ennesima. Il Sindaco di Roma Capitale, Alemanno, dopo le proteste della categoria esasperata, promette nuovamente la tariffa ma prende ancora tempo. Cinque anni di illusioni e la categoria è ridotta alla fame, un vero e proprio disastro. Il sindaco di Roma promette e si impegna a trovare nuove risorse per i taxi, contributi defiscalizzazioni incentivi…altre promesse inutili e controproducenti. Tutti sappiamo che puntualmente saprà fare dietrofront al momento opportuno. I tassisti sono disorientati perché si perdono i riferimenti, perché non si sa più chi comanda. Oggi il tassista romano vive questo lavoro come se non gli appartenesse più, come non fosse suo. Il tassista romano è l’unico lavoratore escluso da qualsiasi trattativa che lo riguarda, una vera anomalia se si fanno i confronti con le altre realtà del nostro paese e dell’Europa. Giuridicamente parlando il sistema sta collassando e fa acqua da tutte le parti. Diverse Sentenze in Corte di Cassazione ci fanno scoprire un lavoro nuovo, diverso da quello che oggi noi conosciamo. Non siamo più un servizio pubblico, non siamo un servizio privato, ma cosa siamo? Siamo un servizio privato che svolge un lavoro di pubblico interesse. Chi paga?. Noi mi pare ovvio! Chi decide? Loro ovvio!

L’Europa attenta osservatrice, cerca di aiutarci mettendo ordine in tanta follia e ingiustizia, dettando ove possibile nuove regole (cronotachigrafo CE 68/2009), nuove normative che puntualmente vengono disattese e non applicate da un Paese ormai al collasso sia nella legalità che nel rispetto delle regole. Un paese di furbi che mina le poche certezze rimaste agli onesti. Tutti vogliono mettere bocca, decidere costi e imporre tariffe, le associazioni di categoria, i colti e benpensanti persino i politicucci dell’ultima ora. Chi deciderà questa volta quanto dovrà guadagnare il tassista? Forse lo deciderà Catricalà con la sua Authority, forse Rienzi che tutela gli interessi di industriali o nella migliore delle ipotesi sarà lo stesso Sindaco di Roma che magari in cambio ci chiederà un ulteriore mandato elettorale.

La politica è morta e con essa i pochi punti di riferimento che legavano il tassista alla pubblica amministrazione. Non è difficile intuire che a causa di tutto ciò non esistono più uomini “forti”, ma solo personaggi alla deriva che manifestano le proprie debolezze e i propri errori con incallita disinvoltura. Non ci resta che farci coraggio, aiutarci sfruttando quello che abbiamo a portata di mano e continuare nella strada intrapresa. Il coraggio della base dei tassisti, quelli più tenaci (Il Merlo, Fabrizio, Ketty, Valentino, Tony e tanti altri) quelli che non mollano mai, quelli che vogliono veramente cambiare e ridare un senso a questo lavoro, anche perchè un lavoro piacevole può ridare un senso alla vita.

Area Taxi

6 commenti

  1. Ho idea che per migliorare la nostra situazione sia giusto il concetto finale che e’ emerso durante l’assemblea di taxi story , ossia che le idee debbano partire dalla base cioè noi che siamo i protagonisti del nostro lavoro e che non abbiamo interessi di sorta se non dei nostri diritti che fino ad ora ci sono stati preclusi ( solite cose: sgravi fiscali,lav. usurante, amm. sociali ecc.) per farci ascoltare pero’ dobbiamo ” contagiare” quanti più colleghi e magari al prossimo incontro essere numericamente triplicati così che si accorgano ( quelli che ci ignorano) che insieme al mondo si e’ evoluto anche il tassista e quindi anche da lui possono arrivare idee o proposte non prive di una logica costruttiva alle quali, con il dovuto rispetto, magari non aveva pensato chi e’ preposto a farlo. In poche parole chiediamo solo di essere ascoltati e coinvolti nelle decisioni che ci riguardano direttamente e se possibile preventivamente non a carte ormai giocate. Per avere questa attenzione da parte di chi fino ad ora ha deciso per noi sta a noi stessi giorno per giorno posteggio dopo posteggio diffondere le nostre personali idee ed ascoltare le altrui ma soprattutto parlarne ad ogni collega.

  2. Caro Marco,
    abbiamo perso ogni traccia della costituenda Authority.
    Ma c’è qualcuna delle ns. organizzazioni che ci stà buttando l’occhio per capire COSA/COME/QUANDO e soprattutto CHI sono i candidati al “segggiolone”?
    Non vorrei che, mentre noi siamo qui a pettinare le bambole la solita compagnia di “giro” ci stesse preparando la sorpresa nell’uovo di Pasqua (tardivo)!

  3. volevo far notare che ci sono novità in arrivo,quasi certo la discesa in campo di Monte…… e con lui tanti amichetti,compreso gente dell’Istituto Leoni,sapete già che cosa significa questo

  4. E’ mio intento portare l’attenzione su tutte le questioni da voi egregiamente evidenziate. Serve partecipazione della categoria e lotta dura con un’enorme dose di tenacia.

  5. Anonimo » Notiamo, notiamo….
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  6. Domenica scorsa stavo andando con mia moglie e i miei figli a Milano in treno per il piacere di provare il nuovo passante ferroviario, tutto bene treno nuovo a 2 piani, comodo silenzioso e soprattutto pulito e non vandalizzato ( almeno per ora ), dicevo tutto bene fino alla stazione di rogoredo quando mentre il treno stava rallentando vedo sulla destra sorpassarci un treno dalla locomotiva particolarmente affusolata di colore rosso scuro ( tipo Ferrari F1 anni 80′ ) con la scritta italo al momento mi e’ venuto un senso di disgusto poi ho pensato, se la gente sapesse meta’ della “spazzatura” che porta dietro di se’ quel treno ( e che noi solo in parte conosciamo ) di certo lo boicotterebbe a favore del freccia statale … ma se esiste una giustizia prima o dopo la verita’ verra a galla … me lo auguro !

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