Ci siamo, finalmente siamo arrivati al 2013. Quello passato è stato un anno veramente particolare: siamo sopravvissuti all’ennesimo tentativo di distruzione del nostro settore questa volta non dal politico di turno, ma da tecnici chiamati a salvare una Nazione che forse non ne aveva bisogno. Però ce l’abbiamo fatta, siamo ancora interi e con la forza e determinazione che servono.
Taxistory nel suo piccolo ha cercato di essere un punto di aggregazione e di scambio di idee e di informazioni anche se con le sue pecche e coi suoi errori. O almeno ci ha provato e continuerà a farlo. E’ pesata la defezione del suo fondatore che per motivi suoi e, chissà, forse anche per errori miei, ha così deciso. Ma tant’è e andiamo avanti.
Con gli auguri miei, dei collaboratori che ci scrivono e ci segnalano continuamente fatti e novità, di Khoolas con la sua squisita prosa e chiarezza di idee, con i vostri commenti a volte sagaci, a volte rabbiosi, a volte illuminanti, affacciamoci al 2013 con una nuova forza e con l’unione che ci consente questo strumento fantastico: Internet.
Ti ringrazio,Marco,per i tuoi buoni propositi e le tue parole di speranza nell’augurio che l’web porti a una maggior partecipazione dei colleghi ai problemi comuni,noto purtroppo ,ed è successo anche nella mia esperienza di ediror,parola grossa,di un giornalino di categoria il “Pappagallo” dell’assoluta mancanza di contraddittorio di chi in verità rappresenta la categoria negli organi amministrativi sindacali,non capisco la loro assenza quasi avessero paura del confronto di idee,linfa necessaria allo sviluppo,dettata forse alla conservazione del potere.Mi auguro che leggendo il tuo e il mio messaggio escano dalla tana e si confrontino ,alla fine il Taxi,come io lo intendo,è un crocevia di speranze sia di chi lo usa e di chi lo guida.Buon anno a tutti coloro che leggono e partecipano di un felice 2013.