Nell’articolo “Tassametro o noleggiometro?” si è sviluppata un’interessante discussione tra sostenitori e detrattori del nuovo che avanza. Anche se con toni ogni tanto sopra le righe le idee esposte e le ragioni di ognuno sono ottimo spunto di riflessione. Riportiamo il “regolamento area sovracomunale di Bologna” per comodità di consultazione e vi invitiamo a proseguire eventuali commenti a piè di questo articolo.
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I commenti sono il seguito di Tassametro o noleggiometro?
Grazie a Francesco per l’invio del regolamento di Bologna,
Il regolamento di Bologna lascia davvero poco spazio a quelli che qualcuno chiama “cani sciolti” (io preferisco Tassisti artigiani) ma è anche vero che la realtà territoriale della provincia è diversa da quella della metropoli. Su Roma ad esempio sarebbe inapplicabile oltre che per via del numero di operatori (oltre 7800) anche per un discorso di estensione del territorio. D’altra parte lo vedrei perfettamente integrato nella realtà di singoli municipi anche se sicuramente comporterebbe un ulteriore frazionamento delle modalità operative dei tassisti e non semplici problematiche circa le competenze territoriali. Suppongo che lo stesso discorso valga per Milano o Napoli.
E’ interessante il comma 3 dell’art. 48 del regolamento di Bologna:
“Il servizio radio telefono di N.C.C. raccorda gli utenti e gli esercenti il servizio, presso le rispettive sedi o rimesse. Le sedi o rimesse possono a loro volta essere collegate telefonicamente con le singole autovetture in servizio per consentire alle stesse, al termine del contratto di trasporto in corso, di soddisfare direttamente la prenotazione senza rientro in rimessa.”
in evidente contrasto con la legge 21/92 che recita;
“Art. 3 (Servizio di noleggio con conducente).
1. Il servizio di noleggio con conducente si rivolge all’utenza specifica che avanza, presso la rimessa, apposita richiesta per una determinata prestazione a tempo e/o viaggio.
2. Lo stazionamento dei mezzi deve avvenire all’interno delle rimesse o presso i pontili di attracco.
Quindi qui c’è un’evidente illegittimità, ma considerando che siamo nel Paese dei Balocchi, non mi stupisco più di tanto..
A chi interessa questo è il link per consultare la Legge 21/92 che regola il mondo taxi e ncc. E’ aggiornata dopo le modificazioni della legge Bersani del 2006.
2 ncc si sono offesi perchè ho scritto “ammassati”e “paesello”nel commento precedente,ma cosa dovevo scrivere quando ho nella memoria una distesa di ncc davanti agli show-room delle case di moda o nelle manifestazioni,e ne vedo fermi in sosta perenne in via Senato,in via hoepli,in p,zza repubblica e ove ci sono alberghi ,e al desk di Linate con licenze della provincia di Novara,Palermo.Lissone ecc.ecc.non credo di essere un visionario e se nasce una legge è per essere osservata,mi rallegro che qualcuno di voi lavori onestamente ,ma che cerchi i clienti sul territorio a lui assegnato ,come lo spirito della legge dispone,e non altrove con mezzi certamente illeciti e non giustificabili.
Caro Roberto, prima di offendere me ne devi scrivere di castronerie come quella qui sopra 🙂
1)Davanti agli show room siamo a disposizione per ricaricare e andare al prossimo appuntamento.
Capisco che ti diano fastidio gli ncc perché esistono ma la legge non c’entra.
2)La discriminante sta nel cosa fanno quelli che tu vedi fermi. Se aspettano o hanno un contratto sono in regola. Se aspettano una chiamata last minute ci sono i sistemi per sanzionarli, ma non dovrei dirtelo io.
3)Art. 13 21/92: Il servizio NCC NON ha limiti territoriali. Ergo, quale sarebbe il territorio a me assegnato? Difficile convincere gli NCC che non devono fare i taxi quando i tassisti li vedono così. E’ arrivata la conurbazione,la Malpensa e la fiera a RHO e ancora vedi l’NCC che carica in S.babila per piazza repubblica? E su! Il mondo è grande.
Rimesse e prenotazioni. Questo conta. Che ci fa una aut,ne di Palermo a Milano? Difficile che sia in regola, per essere sicuri basta chiedere a Palermo.
Che ci fa un NCC di Novate,Arese o anche Lissone a Milano? Il suo lavoro come milioni di pendolari sparsi per l’Italia se è partito da lì con la prenotazione.
Scusate l’OT.
Ed ci spiega perché il legislatore si è dato pena per distinguere tra “calcolato” dal tassametro e “concordato col cliente” quando anche gli NCC potrebbero mettere un tassametro e risparmiare la fatica dei preventivi?
E anche fosse, omologato resta conditio sine qua non per utilizzare un tassametro. Dove posso omologare un dispositivo rilasciato da una società americana con sede europea in Olanda? Sono curioso.
Interessante questo articolo di Varese 55
Francesco, è facile:
il taxista è obbligato dalla legge a calcolare la tariffa mediante tassametro, il noleggio no.
Cioè non è obbligato, ma non vedo scritto “vietato”.
Secondo me se non capite che nella frase “concordato col cliente” ci sta dentro TUTTO, vi esponete ad azioni legali infruttuose
Poi non sto dicendo che mi piace, ben venga, ecc.
Sto dicendo che la 2192 è interpretabile anche in questo senso.
EdBOLOGNA:
Sto dicendo che la 2192 è interpretabile anche in questo senso.
Gia’…….purtroppo!
Sarò monotona ma incominciamo ad attrezzarci mandando un contributo al fondo di tutela legale taxi ncc di cui si legge su taxistory qualche articolo fa o sul blog di Varese 55: soggetti come U… o altri che vogliono incastrare sia gli Ncc che i taxi prendendo ciò che conviene degli uni e degli altri e lasciando gli onesti di ambedue le categorie nella cacca avranno vita più difficile.
Prima crepa per #U… a Washington.
La commissione taxi e limousine di Washington si sta pronunciando in quanto U…, sembra attui tariffe che danneggino il cliente e il trasporto pubblico che si avvale di quella fetta di mercato , in sostanza U… alza la tariffa del servizio in funzione delle richieste, è stato appurato che in momenti di forte richiesta, le tafiffe U… aumentano.
U… rischia la revoca delle licenze
http://washingtonexaminer.com/U…-allies-feds-warn-colorado-against-anticompetitive-taxi-regs/article/2523910
La sostanza amici la sostanza non siete i re del codicillo, ma guidate (o dovreste) da mattina a sera.
1) Chi sono gli utenti? Rispondere a questa domanda è essenziale, eppure sembra non fregare nulla a nessuno. Tanto i dati li hanno i radiotaxi. Ma i dati di cosa? Nel 1992 il 20%a occhio dei clienti dubito fossero lavoratori o non extracomunitari, e dubito che almeno un restante 30% fosse turismo o business da tutti i paesi del mondo. Lingua unica di comunicazione l’inglese. E che dire dei sopravissuti delle multinazionali o dei giovani rampanti che parlano strane neolingue, girano come trottole, e parlano contemporaneamente a tre smartphone senza neanche sapere cosa dicono?
2) Siccome anche i più facoltosi sono tirchi e amano spendere poco, il rischio U… è proporzionale alla non adeguatezza dei tassisti e dei taxi alle esigenze dell’utenza. Armani ha un suo autista privato e non prende un taxi. Il suo cuoco prende il taxi. La sua modella prende l’ncc. Ma i suoi clienti potrebbero benissimo prendere U… perchè non ne possono più di alcune esperienze su alcuni taxi. Spiace ma qualcuno deve pur dirlo.
3) Nel 1992 non c’erano le TAV fra Milano e Roma e tutti prendevano l’aereo. Oggi mentre a Linate aspetti fino a due ore alla centrale o a rogoredo o a garibaldi in determinate ore mancano taxi. Ma io alle 12 ho aspettato un’ora. E chi se ne frega. Uso l’app e chiamo U…. Oppure: lo sapete che ci sono clienti abituali che non prendono Italo perchè ci mettono 2 ore e 45 per arrivare a Tiburtina e poi 45 minuti per prendere un taxi a Roma?
4) Difendersi non significa SOLO diventare pseudo avvocati ma analizzare e risolvere i problemi. Organizzarsi e cambiare rappresentanza e poi andare a discutere con enti locali e governo dei nostri diritti e delle tariffe. Altrimenti presto o tardi ci spazzeranno vie le cose
Buona notte