Comune Milano, nuove regole per Uber

corriere_24-06-2013_2«Più limiti su corse e tariffe» In arrivo nuove regole per disciplinare il settore: i costi dovranno essere fissi e comunicati in partenza.

Nuovo capitolo dell’affaire Uber, l’applicazione digitale arrivata a Milano dalla California per sfidare (facendo infuriare) i tassisti con l’offerta di un «autista personale» a tariffe concorrenziali. A Palazzo Marino si sta lavora a un’ordinanza sindacale che integri le leggi sui trasporti e fissi i paletti del servizio a chiamata dagli smartphone. Due i punti cardine. Primo: le auto della flotta Uber dovranno comportarsi da vetture Ncc quali sono (noleggio con conducente) partendo sempre dai garage convenzionati. Secondo: i costi dovranno essere fissi, stabiliti in partenza, senza forbici di prezzo che sottintendano un calcolo della corsa con il tassametro, prerogativa dei taxi.

L’ORDINANZA SINDACALE – Il provvedimento ha un duplice valore. Fare chiarezza sulle regole ed escludere comportamenti scorretti, da una parte; riconoscere le potenzialità sociali e commerciale dell’innovazione tecnologica, dall’altra. Sul primo punto non si transige. Le auto a noleggio con conducente (Ncc) non sono taxi e non possono comportarsi come tali, in movimento per la città in attesa di clienti (basta aprire l’applicazione del marchio con sede in Olanda per osservare la mappa delle berline nere distribuite sulle strade). Le auto hanno l’«obbligo di stazionamento in autorimessa» e il «divieto sul suolo pubblico». Insomma: la flotta convenzionata con Uber, una volta contattata dal cliente, deve partire sempre dalla sua «base» legale.

LE TARIFFE – Così come pochi margini di flessibilità ci sono sulle tariffe, almeno secondo le norme. L’ordinanza specificherà ulteriormente che il prezzo non può variare dal momento della prenotazione e non può essere comunicato a fine corsa. Facciamo un esempio: l’app di Uber non potrà più indicare una tariffa compresa tra 15 e 20 euro, ma fissare subito il costo di 17,5 euro. Un «corrispettivo è direttamente concordato tra l’utenza e il vettore», è il dettato di legge. Il modello di riferimento è il concorrente di Uber, ezDriver, altra new entry del settore che offre lo stesso servizio di Uber, rimanendo però all’interno dei parametri – pur discutibili, anche secondo le leggi della concorrenza europea, per esempio – previsti dalla legge italiana. La maggiore differenza di ezDriver rispetto a Uber, ovviamente, sono le tariffe più alte. L’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran ha convocato per il primo luglio una riunione con i vertici della società. Successivamente sarà pubblicata l’ordinanza del sindaco che, in pratica, andrà a integrare e specificare le modalità del servizio già regolato dalla legge 21/1992 («Legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea») e dal testo unico regionale del 2009.

Il giro di vite conferma e rafforza la linea politica del Comune, segue la campagna di controlli e multe ai noleggiatori Uber e accompagna le ispezioni fiscali richieste alla Guardia di Finanza. ] Uber, riforma sul servizio di auto a noleggio

Un commento

  1. Game over!!!! Altri tentennamenti da parte dell’Assessore e il servizio taxi e NCC al prossimo evento importante si fermeranno in blocco. Mai visto una tale reverenza verso un servizio e una società che operano illegalmente. Il Comune avrebbe usato le stesse cautele lo avessimo fatto noi?

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