Da milano.corriere.it Prime ore della notte, via Messina, davanti alla discoteca Byblos, una macchina nera si avvicina per prendere un cliente. Un paio di tassisti scendono dalle loro auto. Chiedono: «Ce l’hai il foglio di servizio? Stai facendo il taxi… non puoi». L’autista dell’auto risponde. Insulti. Poi spintoni. Scoppia una piccola rissa. È una notte di metà luglio.
E inizia così, con quella scazzottata, un nuovo periodo di tensione tra i tassisti e gli autisti di Uber, la società che offre auto Ncc (noleggio con conducente) attraverso un’applicazione per gli smartphone. L’opposizione dei tassisti era già esplosa a maggio con manifestazioni e proteste. Sotto traccia, nelle ore della notte, sta rischiando di degenerare. Perché di rissa, pochi giorni dopo, ce n’è stata un’altra. E poi, ancora, una «spedizione» di ritorsione. LE REGOLE PER GLI NCC – Uber, società californiana, sbarca a Milano lo scorso febbraio. Funziona così: si scarica l’app sul telefonino, si cerca una macchina sulla mappa, si prenota la corsa, poco dopo arriva una berlina scura.
Gli autisti convenzionati sono tutti Ncc, e quindi il loro lavoro dovrebbe seguire il sistema di regole per le auto a noleggio con conducente, ben diverse da quello dei taxi. «Concorrenza sleale», attaccano i sindacati delle auto bianche. I manager di Uber rispondono: «Le nuove tecnologie impongono una revisione del settore». A fine luglio, l’intervento del Comune. Che fissa un paio di paletti: le auto di Uber devono partire sempre dai garage convenzionati (non possono girare in città come i taxi) e devono fissare i costi in anticipo (mentre l’applicazione fornisce una «forbice» di prezzo).
L’azienda ha fatto ricorso contro l’atto amministrativo di Palazzo Marino. Uber, di fatto, continua a lavorare come prima. E con il lavoro che d’estate scarseggia, aumenta la tensione. CONFRONTI ACCESI – Le testimonianze raccolte dal Corriere fra tassisti e conducenti di Uber raccontano però di un secondo «confronto» (anche in questo caso senza gravi conseguenze), a fine luglio, davanti al locale Just Cavalli.
Episodio che ha un seguito qualche giorno dopo, al posteggio taxi davanti al Castello Sforzesco. Stavolta sono due conducenti di Uber ad avvicinarsi a un tassista, che ritengono responsabile dell’aggressione precedente. Lo affrontano. Scatta l’allarme. Arrivano altre auto bianche. Finisce tutto con qualche spintone.
Povera italietta! 0 regole,0 voglia di vivere in questo paese allo sbando,spremuti dal fisco emarginati e maltrattati dallo stato,siamo solo numeri e cavie,sopratutto pecore nel gregge,be,be,be
Se è l’articolo di Santucci, Corriere della Sera, fa riferimento ad espisodi di Luglio u.s. Qui c’è poco da fare, come sempre, continua la Battaglia che tale quotidiano porta avanto oramai da tempo immemore contro la categoria. Gli interessi che ci stanno dietro li conosciamo!!! Altrimenti che senso avrebbe parlarne ora?
U… dice che le nuove tecnologie impongono la revisione delle regole, e ciò è corretto
Ma deve essere altrettanto corretto anche il fatto che fintanto che le regole non vengono
Cambiate, devono essere rispettate!!
Qualcuno può spiegarmi quali sarebbero queste “nuove tecnologie”? Prima di dire che queste impongono un cambio di regole, bisogna capire perché è come. Forse i taxi potrebbero non fare lo stesso servizio di ora perché cambia il modo d’essere chiamati? È forse cambiato il sistema dopo l’avvento dei satelliti? Quella era tecnologia nuova, ma non ha richiesto cambiamenti, perché la logica del servizio resta quella di sempre: un’auto su chiamata istantanea e indifferenziata per il taxi, un’auto programmata e selezionata per l’NCC.
I politici anche con l`avvento di internet rimangono i soliti fanfaroni, non cambiano mai.
Parsifal, siamo arrivati prima di loro in tutto; app,pos,sms,modem,pc,chip-card,stp,buoni corsa ecc. Solo in una cosa non c’è stata gara e quindi hanno vinto loro: far defluire gli incassi all’estero e li’ pagarvi le tasse, ora spiegami sarebbe questa “l’innovazione” ????
Caro anonimo, non mettiamoci nell’angolo dassoli. Anche se hanno alle spalle Goldman&Sachs e i 258 mln. di $ di google, questi non hanno ancora vinto niente. Intanto sono sempre li’ ad un passo da denunce che li possono portare in tribunale e davanti all’agenzia delle entrate (le premesse ci sono già tutte).
Nonostante la martellante campagna di marketting, in realtà il servizio è una ciofeca che sta in piedi (a malapena) finchè NCC e clientela sono disposti a farsi succhiare soldi in cambio del nulla! Prima o poi si stancheranno!
La chiamata taxi attualmente e’ consentita tramite alzata di mano, a meno che non vi sia
Un posteggio taxi nelle immediate vicinanze, recandosi al posteggio taxi o telefonando
Allo stesso, oppure tramite radiotaxi. È vietato contattare il tassista direttamente
al suo cellulare. È chiaro la normativa attuale considera gli smartphone solamente
Come cellulari e non come nuovi strumenti di lavoro. Sicuramente a breve verrà
Approvato anche questo nuovo modo di reperire un taxi col le varie app. È allo stesso
Modo verrà concesso agli ncc di acquisire clienti anche al di fuori dei loro uffici/rimesse.
Non è difficile avere una stampante fax in auto.
Se la differenza tra noi e gli ncc si riduce solo al concordare il prezzo e alla partenza dalla
Rimessa, con le nuove app non abbiamo molte
Armi con cui difendersi.
Parsifa
Prima di lamentarvi con gli ncc dovreste analizzare come lavorate voi. Quando il taxi prende una chiamata dalla colonnjna e va a prendere il cliente, lavora da mezzo prenotato come fosse un ncc. Non lo può fare perché il taxi non lavora su prenotazione. Il taxi può caricare soltqnto nel suo stallo.siete una casta prepotente e classista che la tecnologia di internet sta smantellando. Era ora.
Luigi, la senti questa voce??????
Tutti gli articoli delle leggi vigenti vanno nella direzione e sono state pensate e approvate per tutelare l’utenza di un territorio comunale ,ma se gli operatori lo abbandonano per correre a servire altri territori è evidente che si annullano tutti i buoni propositi ed è il caos a cui assistiamo ora che è presagio di irrimediabili danni agli operatori del settore,siano taxi o ncc.