“Quando incontreremo il ministro ne discuteremo. Noi siamo sempre pronti a dialogare” dice la general manager o come si chiama di Uber al Corriere dopo aver appreso che il Ministro Lupi, il Governatore Maroni e il Sindaco Pisapia hanno detto in conferenza stampa ripresa da tutti i telegiornali e giornali on line all’ora di cena che UBERPOP e’ FUORILEGGE. E che da stanotte,( e a noi vien da dire: era ora), i vigili urbani verranno affiancati dalle forze di polizia per assicurare che anche l’utilizzo di ncc con o senza uber venga fatto a norma di legge.
Ma cosa insegnano alla Bocconi? vien da pensare al tassista ormai esausto. No colleghi, l’università qui non c’entra. Ogni corso di laurea ad indirizzo umanistico o economico presuppone il superamento di almeno un esame di base di diritto civile e penale. E allora come è possibile che dopo la sollevazione di migliaia di lavoratori, un contenzioso sociale e politico che dura da un anno e mezzo, una tardiva, ma inequivocabile dichiarazione di tutti i rappresentanti istituzionali, (ricordiamo che l’incontro si è tenuto in Prefettura, non al bar dell’angolo), questa faccia ancora finta di niente?
Il punto amici è che le entità sovranazionali, tendono a fregarsene delle regole e delle leggi degli stati nazionali, a meno che non facciano loro comodo. Con il denaro comprano incessantemente aedi nei mezzi di comunicazione, fanno pressioni, studiano strategie e tattiche legali fino ad ottenere l’unica cosa che gli importa: i soldi, la conquista dei mercati, la riduzione in soggezione dei lavoratori. Loro si che agiscono come lobbies. Noi invece no. Noi le leggi di casa nostra non solo le rispettiamo, ma pretendiamo che vengano rispettate da tutti. E’ una battaglia in nome della legalità quella che abbiamo portato avanti sin qui e che continueremo a portare avanti ogni volta che sarà necessario, perchè noi, i tassisti, non abbiamo nè sedi in Olanda, ne conti offshore, non siamo nè una lobby nè una casta: abbiamo solo la nostra nuda vita, il nostro lavoro ancora libero e lo difendiamo. Tutto qui.
Assolutamente d’accordo! Ma non è finita! Ci proveranno sempre e ancora. La fame di soldi non ha limiti e non vuole vincoli. Ma noi ci saremo sempre! Anche in questa occasione abbiamo dato buona prova di unità! Si poteva fare meglio ma un passo alla volta! Loro vogliono fare le gocce noi saremo il mare che le conterrà.
Inoltre da subito credo sia importante fare due cose, informare correttamente a chi ci chiederà ed essere ancor più professionali nel nostro lavoro e sappiamo fare bene entrambe le cose. I tassisti di Milano siamo noi!!!
….ma l’ “aedo” Maran dopo aver scatenato la nostra ira (e costretto a oltre 4 giorni di mancati incassi ….che Zeus lo folgori !!! – non censuratemi per una invocazione pagana) aveva bisogno dell’intervento del Ministro…..ora puo’ togliere il disturbo e andare a baloccarsi con qualche APP innovativa che gli indichi il percorso – geolocalizzato – delle DIMISSIONI !!!!!!!!!!
Io c’ero,e ho vissuto una giornata che ha invertito il vezzo comune di prendere le cose con la italica superficialità del,ma sì ,tanto non cambia niente.Ringrazio innanzitutto i colleghi che si sono spesi e ci hanno messo faccia e licenza in gioco per affermare che il servizio taxi deve soppravvivere e essere tutelato da chi fà le leggi,ma non le fà rispettare.Parlo dei colleghi del Comitato tassisti milanesi ,che per primi hanno fatto presidi e manifestazioni,parlo dei colleghi che in stazione Centrale di Milano hanno passato giorni sofferti nel gazebo.Lupi ha dato ragione in primis a loro dichiarando che le leggi vanno rispettate sia per i tassisti che per la tutela del cittadino che ha diritto a un servizio pubblico regolato da garanzie e tutele.Il futuro ci dirà se le parole espresse daranno i risultati da noi sperati ,credo di sì,forse non siamo ancora nella repubblica delle banane e la parola di un ministro conta. I sindacati presenti,compreso quello che rappresetavo “FEDERTAXI-Cisal ” hanno ribadito le posizioni già note”:Difesa della 21/92,sancire la illegalità dell’U…pop.accelerazione dei decreti attuativi dell’1 quater.Insomma credo che sia stata una vittoria per tutti ,sia chi era nella sala prefettizia,che chi fuori era in attesa dei risultato.Un mio personale contributo alla riunione è stato di evidenziare che le idee e il servizio di U… era l’espressione vecchia di una decina di anni e portata avanti allora da MARCO PONTI,consulente ministero trasporti , e da F.Giavazzi,opinionista del Corriere della sera per l’economia e la concorrenza,ed era perciò cosa trita ,ho anche messo in evidenza l’assoluta assenza delle associazioni consumatori a difesa dell’utente e della maggiorazione dell’intermediazione di U… del 20% che si volatizzava in Olanda e che qualcuno o utente o operatore le trasporto avrebbe dovuto alla pagare e gravare sui costi del servizio.
è stata vinta una battaglia ma non la guerra, è necessario tenere alta la guardia.
leggere le dichiarazioni del ceo di U… e si capisce la strategia: fidelizzano la clientela e si presentano alle istituzioni con richieste di modifica delle leggi e regolamenti, tutto ciò lo si trova nelle dichiarazioni e interviste del grande capo!
sono dei pescecani affamati che cavalcano l’onda lunga della crisi illudendo gente disperata di poter portare a casa qualche soldo in modo legale. tutto ciò nel nome della innovazione e del cambio degli stili di mobilità.
ma di legale c’è ben poco: qualcuno sa dirmi se in caso di incidente grave, le assicurazioni rispondono se il conducente non è in possesso di cap? (se non erro è una autorizzazione al trasporto di persone… anche a titolo oneroso) dove e come pagano le tasse gli U…popperini , dove finisce il 20% che trattiene U…? (si vocifera miami) se non erro il lavoro viene svolto in italia ma la loro percentuale vola via. pensate non solo a qualche migliaio di auto in italia ma al livello mondiale: migliaia e milioni di vetture che lavorano dalle quali trattengono il 20%. fate due conti della serva ed ecco perché la quotazione della società U… è passata in un anno da 3 milioni di dollari a 10 e stanno per sbarcare in borsa… giocano sui grandi numeri come qualsiasi colosso o grande catena commerciale. non serve andare alla bocconi o ad Harward per capire certe cose…il tutto è spinto e sovvenzionato da grandi banche (quelle che hanno innescato la grande crisi) e potentati politici ,ricordo una affermazione del sig. monti che diceva: se non sarà il governo a liberalizzare il servizio taxi sarà il mercato… ed eccolo il mercato, spinto da lui e chi per lui e dalle sue banche!
il mondo è cambiato e cambia velocemente, è vero. anche i radiotaxi hanno il servizio di chiamata tramite applicazioni, però non sono conosciute mediaticamente come U….. chissà perché!
spariranno i canali radio? pazienza, si lavorerà con smartphone e tablet, dobbiamo progredire pure noi, oggi la “saponetta” è un oggetto da museo, eppure sembrava insostituibile solo pochi anni fa..
teniamo duro cari colleghi, è stata vinta una battaglia ma la guerra è lunga..
Ho appena appreso che super Renzi ha detto che lui ha usato U… ha new york e l’a trovata fantastica maditate e ricordatevi quando voterete!!!!!!!!!!!!!
Io,a Brescia,sono Arco 3
Sono grato ai colleghi di Milano che hanno portato avanti una legittima ma costosa,snervante e faticosa protesta…
Spero che in un futuro non troppo lontano,la nostra categoria riesca a fare opinione,ma in senso positivo.
Dobbiamo fare in modo che la”mer.a”con la quale le vere LOBBYES(non so se ho scritto correttamente ma ci siamo capiti)ci vogliono sotterrare,venga usata per concimare i campi.
La gente,l’utenza,deve sapere chi e’,cosa fa e come vive il tassista.
Devono finire certi luoghi comuni,molti dei quali generati addirittura da chi il taxi non l’ha mai preso.
Ci sono madri che ci affidano fiduciose i loro figli per accompagnarli a scuola o,i più grandicelli,in discoteca o al cinema.
Ci sono persone anziane che si affidano al nostro aiuto per portare le borse della spesa al quinto piano dove non c’è ascensore.
Noi siamo gli “autisti della gente comune”…”Very normal driver”,ma,e’ proprio la gente comune che più facilmente si lascia influenzare dai media,dalle cattive notizie o da quelle illusive come la possibilità di avere un “autista personale”,ed è su quella,sulla massa,che puntano le strategie di mercato di nomi come U….
Dobbiamo far parlare di noi,ma in modo positivo e,se ciò significa innovazione,evoluzione e miglioramento del servizio,dobbiamo essere TUTTI pronti ad adeguarci.
Dico TUTTI,perché purtroppo,alcuni colleghi ancora oggi,davanti all’incalzare di una concorrenza,seppure sleale,illegale ed abusiva,sono ancora convinti che,”il cliente se ha bisogno il taxi lo prende lo stesso” e pensano che non siano necessari sforzi di alcun genere per attirare,creare e fidelizzare la clientela,piuttosto che aggiornare i sistemi di acquisizione delle corse.
Loro sono quelli che hanno visto gli anni d’oro e che,in poco tempo si sono pagati la licenza.
Io,gli anni d’oro,non so nemmeno cosa siano.
Sono arrivato che la crisi era appena cominciata,ma nel duemilanove,dove gli anziani del mestiere si lamentavano già,io facevo i salti di gioia…
Oggi non salto più nemmeno io,il lavoro e’ calato ulteriormente,dopo che,un anno fa,e’ arrivata anche la metropolitana,ma,quando penso a chi il lavoro non ce l’ha,guardo in alto e ringrazio il cielo perché comunque,ogni giorno,torno a casa con un tozzo di pane…
Sono orgoglioso del mio lavoro,e lo difenderò sempre…!!!