Arriva Canary, “l’Uber della marijuana”

Immagine3Josiah Tullis e Megh Vakharia, due studenti ventenni dell’Università di Washington, a Seattle, stanno mettendo a punto l’ ”Uber” per la marijuana. L’applicazione per smartphone chiamata “Canary” sarà lanciata alla fine del mese e permetterà di vedersi recapitare a casa l’erba ordinata. “Canary è un servizio on-demand che consente di ottenere cannabis consegnato a portata di mano,”  ha detto Vakharia in un’intervista con The Atlanta Journal-Constitution. I possessori della medical-marijuana card (cioè accertati pazienti in cura con la marijuana a scopo terapeutico) selezioneranno il tipo di prodotto, il dispensarlo da cui intendono acquistarlo e la quantità desiderata (da 1 a 280 grammi), e un fattorino arriverà presto alla porta di casa. I due studenti stanno anche facendo colloqui di lavoro con gli autisti “Uber” e “Lyft” che sono intenzionati a collaborare.

L’applicazione ha anche un servizio “Munchies”, per i clienti che vogliono ordinare normali stuzzichini. Il servizio è disponibile tutti i giorni, 24 ore al giorno. Canary ha vinto il premio scelta del pubblico in una conferenza startup TechCrunch la settimana scorsa

(estratto da affaritaliani e cmpusreform)

Un commento

  1. Beh, se si tratta di erba per uso terapeutico, non c’è nulla di strano, a parte l’appoggiarsi a U…, funziona un po’ come la consegna dei farmaci a domicilio. Il guaio è che qui a quanto sembra, hanno beccato un autista di U… a spacciare. Alla faccia delle selezioni e della comprovata serietà tanto sbandierata dalla “Signora” che vorrebbe ridurre sul lastrico migliaia di famiglie!

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