Leggo su un periodico della free press alcuni cenni sull’ approccio del comune di Milano nei confronti dei commercianti, per concordare con loro una serie di iniziative per l’accoglienza e la tutela dei turisti che verranno a visitare expo il prossimo anno. La febbre sale e la voglia di riuscire ad organizzare l’evento in maniera impeccabile è direttamente proporzionale alla paura che possa trasformarsi in un flop; ecco quindi che il comune di Milano si lancia in una serie di raccomandazioni collaterali che –se sarà il caso- rappresenteranno poco meno di un palliativo. Viene chiesto agli esercenti della ristorazione di consentire ai turisti di usufruire delle toilette dei loro locali a titolo gratuito, come offrire gratuitamente acqua del rubinetto agli assetati, come raccomanda la seconda delle sette opere di misericordia corporale della Bibbia. Ma è bene ricordare a lor signori dei palazzi buoni che l’acqua corrente, la carta igienica, il sapone e la candeggina costano: senz’altro un bicchier d’acqua del rubinetto costa molto meno, ma con quei 20 milioni di visitatori (percepiti o accertati si vedrà) coinvolti in questa “operazione cortesia”, i numeri del comparto pulizia si faranno interessanti. Perché una simile richiesta quando Milano ha distribuite ovunque delle “verdi vedovelle” (le fontanelle meneghine) che erogano a getto continuo acqua fresca e di buona qualità? Più serio il discorso delle toilette pubbliche a gettone: poche, perennemente sudicie e funzionanti solo in minima parte, ESATTAMENTE COME LE COLONNINE TELEFONICHE DEI POSTEGGI TAXI!
I costi di riparazione sono un problema? Affatto! Tanto le riparazioni non vengono effettuate. E ancora, lista delle consumazioni ovviamente in più lingue, prezzi di acqua in bottiglia e caffè uguali ovunque -dal chiosco stradale alla Galleria Vittorio Emanuele-, menù per bambini, apertura totale ad agosto e … udite udite… il WIFI per tutti. Ma non esiste la Rete Pubblica Milanese che fornisce la connettività Wi-Fi del Comune di Milano? Il servizio è reso disponibile sia all’interno di alcuni edifici pubblici che all’esterno, in diverse piazze e strade. Sicuro che esiste, l’ho provata e ho deciso anche di lasciar perdere: registrazione necessaria con credenziali di accesso difficili da memorizzare, 300 Mb di volume dati giornaliero che un volta superato consente solo 1 ora limite di connessione ad alta (non esageriamo) velocità. Le reti wireless private dei negozi sono senza dubbio più performanti, ma soprattutto gratis. Con le farmacie si faranno accordi per distribuire parafarmaci a prezzi standard. Anche le attività cinesi in zona Paolo Sarpi saranno coinvolte in questa iniziativa: alla comunità commerciale cinese si richiede un serie di attività culturali per intrattenere i visitatori cinesi. Gli americani potranno continuare a mangiare il loro cibo-killer in una mega “corte del cibo” allestita in piazza 25 aprile con mega chiosco e grandi tavolate. Come una grande festa dell’ Unità.
Questo è un piccolo antipasto dello schifo che ci aspetta. Per il resto……
andate all hotel in piazza fontana e vedete come vi fanno andare in bagno …. tutti tranne noi