TorinoToday – Si sono incatenati davanti al Comune di Torino per protestare contro l’illegalità e sono tanti i tassisti di Torino, uniti contro Uber, il servizio di trasporto low-cost dell’app californiana che, dopo aver spopolato in tutto il mondo, è dilagato anche in Italia, specie nel capoluogo piemontese, teatro di numerose proteste. Malgrado parte dell’amministrazione comunale si sia più volte espressa sull’ illegalità di UberPop, i driver continuano a svolgere liberamente la loro attività, a discapito – a detta dei tassisti – dei conducenti delle auto bianche. Molte le iniziative messe in atto dai tassisti torinesi – “Taxi legale” è una di queste- per informare cittadini e clientela dei tariffari e delle offerte messe in campo dagli stessi tassisti. Tassisti che oggi si sono spinti fin sotto a Palazzo Civico. Vogliono la chiusura immediata di UberPop
e il sanzionamento dei driver abusivi; qualcuno minaccia addirittura di “sabotare l’Ostensione della Sindone”. “Siamo totalmente dalla parte dei tassisti – afferma Fabrizio Ricca, capogruppo al Consiglio comunale della Lega Nord -. Non è concepibile che Fassino, presidente dell’Anci, non si adoperi per oscurare il servizio di trasporto illegale Uber. Bisogna prendere provvedimenti e chiudere il servizio che sta mettendo a rischio la sopravvivenza di tantissime famiglie”. Nel corso del pomeriggio alcuni tassisti verranno ricevuti dal primo cittadino Piero Fassino: “Speriamo che questo incontro possa dare buoni frutti – afferma Federico Rolando, portavoce dei tassisti di Torino -. Non vogliamo più la concorrenza di Uber“. (13 aprile 2015)
Ma i colleghi milanesi dormono anzi stanno pensando i guadagni di expo e poi dopo fanno qualcosa ma sarà tardi
TORINO C’ E !!!
Loro qualcosa fanno e noi ????
SVEGLIAMOCIIIII Ca..oOOOOOOOOOOOO
propongo di fermarci non appena si concluderà il salone del mobile.
Ad appena 10 giorni dall’Expo si può davvero far tremare le istituzioni, e chissà?
Invito i colleghi a continuare la discussione su eventuali scioperi su qualche gruppo Facebook o quant’altro. Mi spiace ma Taxistory non può essere la fucina di una eventuale rivolta, qui facciamo solo informazione. Grazie.