Ecco i primi tassisti con defibrillatore «Possiamo salvare la vita agli utenti»

Silla_Mattiazzi_defibrillatoreLA BATTUTA vi verrà facile: sicuramente lo useranno per rianimare i clienti choccati dal prezzo della corsa. E invece c’è poco da scherzare. Sì, perché quel defibrillatore nel portabagagli del taxi può salvare vite umane. Silla Mattiazzi, conducente del radiotaxi 024000 e delegato sindacale di Uiltrasporti, ha appena concluso il corso per utilizzare l’apparecchiatura d’emergenza e ottenuto l’attestato: «Siamo i primi a Milano», fa sapere. Sono in due al momento: l’altro è il collega Franco Politi. Presto potrebbero crescere di numero. Loro, intanto, sono partiti. A pochi giorni dall’inizio dell’Esposizione universale. «Così – prosegue Mattiazzi – dimostreremo anche a turisti e visitatori in arrivo in città da tutto il mondo che la nostra categoria è all’avanguardia in Europa». Lo scopo principale è un altro, però: fornire il primo soccorso in caso di malore degli utenti. 

Lo strumento è relativamente facile da utilizzare (e con una batteria che dura almeno 4 anni), anche perché i comandi vocali guidano passo dopo passo le operazioni di assistenza sanitaria. Come funziona? «In caso di bisogno, si accende la macchina e si attaccano gli elettrodi al torace della persona da rianimare». L’apparecchiatura fa un rapido screening delle condizioni del paziente e ti dice cosa fare: «C’è una procedura complessa da seguire – aggiunge Mattiazzi – che varia a seconda dei casi: eventuale scarica, poi massaggio cardiaco alternato alla respirazione bocca a bocca e ancora scarica se è necessario».

ASPETTANDO che arrivi l’ambulanza, da chiamare prima di iniziare qualsiasi movimento. «Ovviamente – chiosa il tassista del 4000 – siamo abilitati a utilizzare qualsiasi tipo di defibrillatore, quindi pure quelli installati in giro per la città». Anzi, l’appello di Mattiazzi, «sarebbe utile mappare i punti in cui sono presenti questi strumenti». E ancora, «si potrebbe pure dare ai conducenti che hanno completato il corso uno stemma identificativo con la scritta “Defibrillatore a bordo”». Intanto oggi a Palazzo Marino verrà lanciato il progetto «In campo con il cuore», che punta a rendere «cardio-protette» Milano, la Città metropolitana e la Regione.

Nicola Palma nicola.palma@ilgiorno.net

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3 commenti

  1. Silla!! Vedrai che le clienti donne faranno la fila x una dimostrazione della respirazione bocca bocca.
    ha proposito visto che sei militante lega manda un messaggio a Maroni
    di regolare il servizio contro app abusive

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