Testo originale di “Taxifiorentino” via Facebook.
Inerpicandoci, assieme ad una giovane giornalista non tassista (altrimenti era troppo facile) per le strade che vanno sull’Appennino siamo riusciti a intervistare direttamente Roberto. Lo abbiamo trovato nel suo “bunker” di cemento (che non fa passare se non debolmente il segnale telefonico) mentre segue, ogni tanto , con un abile rimando di modem wi-fi, lo svilupparsi del dibattito innescato dal suo blog di alcuni giorni fa. Lo troviamo tranquillo, sornione ma , come sempre, pronto alla battuta, quella battuta che, a volte, forse colpisce troppo forte. La moglie che è andata proprio ieri in pensione dopo oltre 42 anni di lavoro dipendente ci guarda di sottecchi ma si vede che condivide pensieri e parole del marito e ci prepara anche un pranzetto.
Nel “bunker” tanti libri, ritagli di giornali, il puntale storico della bandiera della sua vecchia FGCI, la bandiera del Movimento studentesco fiorentino e della Palestina, un ritratto di Che Guevara e l’ingrandimento di una foto fatta a Berlinguer da lui stesso al festival Nazionale di Venezia ( anni 70 ) , il computer sempre acceso a scrutare il dipanarsi di un dibattito che lo fa sorridere e scherzare. Dalla finestra del bunker il verde che circonda la frazione dove abita, la Casa del Popolo, la scuola materna.
Giornalista : allora Roberto ti penti di quello che hai detto e scritto ?
Roberto: No davvero perché non c’è niente di cui mi debba pentire. Se poi mi devo pentire perché altri hanno travisato e travisano “ad arte” il mio pensiero mi scuso.
Spiego per bene quello che ho scritto ed il contesto in cui si calava e si cala. Vedi fin dal giorno che Giovanni fu designato da Dario Assessore allo Sviluppo registravo, in aree che io chiamo dei renziani DOC-DOC mugugni e risentimenti. Quando si presentò la scadenza del Congresso PD di Borgo San Lorenzo quei settori aprirono, collegandosi a residenti locali, una vera e pesante battaglia per fare perdere il Congresso ad un altro gruppo di renziani che avevano il “peccato” di essere stati e di essere “amici” di Giovanni al fine di dimostrare che lui non era adatto a Firenze non essendolo stato politicamente a Borgo. Tutti sanno che non sono un renziano ne DOC ne’ DOC DOC ne’ sbiadito ne’ di terzo letto ma quel capitolo, per me, è chiuso dalle primarie e dal voto europeo ( io ho visto e analizzato i voti del mio Paese in cui si può capire le cose come sono andate…. Nessuna intrusione pesante della destra … scelta convinta del tuo popolo per Matteo) . Quando il tuo popolo sceglie e sceglie in quelle dimensioni ti devi “mettere al servizio” ( anche criticamente ma in maniera positiva ) di chi ha riscosso le simpatie del tuo popolo. E io partecipai “violentemente” al Congresso e determinai, con la mia “folle improvvisazione” , portando via la foto di Berlinguer alla Presidenza urlando “ ti porto a casa che qui è uno schifo che non puoi sopportare e non meriti ”… la sospensione del Congresso che non sarebbe finito proprio bene, se si votava quella sera, a Giovanni e ai suoi “amici”. I rumors su Giovanni sono sempre continuati e quando lo trovavo glielo dicevo sempre … attento sui taxi e’ terreno minato ma lui, chissà perché, (questo un giorno me lo dovrà spiegare) era sordo, era troppo buono, rispettoso di troppi. Fu li’ , mentre era S. Lorenzo, che mi balzò l’idea di scriverglielo per bene richiamando la fine di San Lorenzo. Il messaggio era chiaro : stai posizionandoti sulla graticola che altri, non certo noi, ti stanno confezionando . Se era un altro giorno probabilmente avrei scelto la metafora della morte di Giulio Cesare… ma ormai è andata cosi’. E Giovanni anche se è “costretto” ad accomunarsi al “coro delle minacce” penso abbia chiaro – dentro di sé – che è solo così che è andata e che quello volevo e continuo a voler dire. Per questo sono sereno.
E per questo non mi scuso perché non ho minacciato nessuno. Certi i falchi dell’informazione e settori che da anni vogliono il bagno di sangue della categoria hanno immediatamente colto la palla al balzo.
SE ho da scusarmi è solo del fatto che ho collaborato ingenuamente (cosa che a me non sarebbe permessa) al fatto che non si parla più del merito della questione del servizio taxi.
Giornalista : sei diventato un icona del tassismo , ti difendono tutti, sinistra e destra della categoria.
Roberto : non difendono me,… Difendono il merito di quello che affermo, con tutti loro, unitariamente da tempo.
Giornalista : ma manca o è carente il servizio taxi a Firenze ?
Roberto : eddai , sempre la stessa domanda! Prima dell’inizio dei lavori che stanno interessando Firenze…
Giornalista : siete contro i lavori della tramvia?
Roberto: No no no; Firenze deve essere dotata delle infrastrutture necessarie a renderla all’altezza del polo di richiamo universale che è! Quindi tramvia velocizzando i lavori , attraversamento rapido della città da parte della ferrovia nazionale, rafforzamento aeroporto, riorganizzazione della mobilità cittadina.. tutto deve andare avanti e velocemente
Giornalista: ma carente o no ?
Roberto : vedi se leggi il documento ( la bozza di accordo per il servizio taxi) che avevamo raggiunto con Dario quando era Vicesindaco si legge chiaramente che il rapporto tra domanda e offerta e’ congruo nel suo dato strutturale ; questo lo si registrava prima dell’inizio dei lavori; poi cominciano le difficoltà ma per tutti.
E lo si sapeva; quante volte Dario e tutto il palazzo hanno detto che ci sono circa tre anni in cui occorre soffrire? Decine di volte e lo dicono sempre, tuttora…
I cantieri hanno immobilizzato la città, la velocità commerciale è diminuita terribilmente e questo vuol dire per i taxi riuscire nello stesso arco orario a poter eseguire meno servizi; ma la cosa diversamente ad uno stipendiato fisso per le tasche della famiglia del tassista è terribile: meno servizi meno incassi ! E poi in questi due ultimi mesi si sono aggiunti due ulteriori dati: un afflusso turistico superiore ad ogni aspettativa ( frutto di mete turistiche mondiali che si restringono e dell’ EXPO) e dall’altra la diminuzione delle corse del servizio pubblico dell’ATAF che hanno lasciato a piedi migliaia di persone che mai hanno preso il taxi ( pensa che si rivolgevano al telefono della coop invece che al radio taxi )
L’insieme di tutti questi fattori ha fatto andare in alcune ore di alcuni giorni anche il nostro servizio in fibrillazione, anche se relativa ( basta riguardare il servizio del TG3 di qualche sera fa )
Giornalista ;: ma allora carenza c’è !
Roberto : scusa capisco il tuo mestiere ma vedi quella che tu chiami carenza e che io chiamo fibrillazione è un dato transitorio e non permanente nella transitorietà cioè non si presenta sempre e sempre in quantità diverse; è l’accentuazione della curva sinusoidale che contraddistingue la domanda dio servizio taxi.. curva che si accentua in alcuni punti in maniera episodica
Giornalista : ma allora ha ragione l’Assessore al di la’ del numero.. occorre dare licenze
Roberto : No no no adesso no sicuramente! Tra tre anni quando i lavori saranno terminati e sarà ridisegnata la mobilità cittadina e i suoi fluissi potremo fare un’analisi seria e adottare, se ce ne è bisogno le soluzioni strutturali adeguate; nulla questio a instaurare un tavolo di monitoraggio del servizi
Giornalista . La solita scusa per non fare niente
Roberto : Non accetto cotesta affermazione; negli ultimi 20 anni il tassismo fiorentino ha sempre trovato risposte alle problematiche emerse : il turno di flessibilità, i turni spezzati , lo sviluppo dell’azienda familiare, le 90 licenze con la giunta Domenici, tanto per ricordare le più evidenti.. Ho letto in tal senso un bell’intervento su facebook di Adolfo Guadagni allora direttore dello sviluppo economico ( un vero mastino nella trattativa ma uomo intelligente e preparato nonché profondamente corretto)
Giornalista : e allora?
Roberto . occorre definire risposte flessibili e transitorie che non precostituiscano una loro proiezione strutturale rispetto agli organici.. pensiamo alla revisione dei turni strutturati ( quelli che definiscono quante macchine possono esser fuori nel turno normale ) e per la verità sono oltre tre mesi che abbiamo presentato formalmente una proposta in merito e nessuna risposta si è avuta; pensiamo a modalità di flessibilità gestite dalle centrali radio nei momenti in cui il servizio rischia di andare in difficolta ( turno libero su determinate piazze, turno libero radio, turno libero completo) sull’esempio dei giorni del Pitti , ecc … ) , pensiamo ad un uso più intenso e programmato delle licenze ter
Giornalista : e se cio’ non bastasse?
Roberto : credo che quanto richiamato sia sufficiente a cogliere le punte di richiesta di servizio nell’ambito di una sopportazione generale dei tempi che la cantierizzazione impone… ulteriormente anche la mia fervida fantasia non riesce, al momento, a scovare altro… bisognerebbe approfondire nelle leggi e regolamentazioni possibili soluzioni transitorie che non costituiscano approcci strutturali finiti i tre anni della cantierizzazione, un percorso straordinario tipo EXPO se lo si riesce ad individuare a collocare legislativamente in maniera corretta.
Giornalista : ma prevedere l’aiuto dei tassisti dei comuni limitrofi?
Roberto : fino a quando la problematica dell’area metropo litana o dei bacini dei vari servizi non avrà definito ambiti d’intervento e soprattutto affidamento ad un unico soggetto ( che non può che essere il comune di Firenze) dei poteri rispetto all’organico questa materia non e’ affrontabile… ma qui anche Giovanni era d’accordo.
Giornalista : .. e il numero unico? La centrale unica?
Roberto : il numero unico è, di fatto, solo nascondere la realtà che rimane e cioè due centrali; la centrale unica pur rimanendo due cooperative è una questione che da qualche anno è all’approfondimento delle due centrali fiorentine e il dibattito è tuttora in essere; il sindacato può essere fattore stimolante di tale processo ( ne sono sempre stato convinto assertore ) ma la decisione spetta ai corpi sociali delle due centrali in quanto ci sono problemi di ordine societario, commerciale ed economico e poi c’è la storia di come è nato e evoluto il tassismo a Firenze.. mi sembra che le amministrazioni pubbliche simili processi fanno male a digerirli tra di loro se non erro
Giornalista :E l’APPS per veder quanti taxi ci sono fuori a lavorare?
Roberto : non capite perché i tassisti si sono irritati? … la proposta è un’ offesa non tanto alla loro intelligenza ma al loro essere .. mi spiego e ripeto un concetto già espresso: il tassista intasca soldi solo se fa le corse, chiaro ! in una fase in cui la velocità commerciale è diminuita per fare lo stesso incasso di prima deve stare più in piazza chiaro! si deve tenere altresì conto che i nastri orari non presentano la stessa richieste di servizio in maniera costante ; le nostre verifiche infatti portano a rilevare che nello stesso periodo mensile di un anno fa c’erano meno taxi in servizio di quest’anno…
E poi quando si voleva fare, di fatto, l’APP con tecnologie più arretrate ( progetto OTE di oltre venti anni fa) il progetto che doveva coinvolgere tutti i servizi pubblici e di interesse pubblico fallì miseramente e non per colpa dei tassisti !
Giornalista : e poi volete anche l’aumento delle tariffe..
Roberto : non si tratta d’aumento ma solo di adeguamento del tariffario al mutamento dell’indice istat generale di Firenze cioè al peggioramento dei costi… è una cosa definita nel regolamento e che si doveva fare ogni anno entro il trenta marzo.. da otto anni non viene fatta… l’adeguamento del corrispettivo e’ il nostro contratto di fatto…. Otto anni senza contratto che dovrebbe fare un sindacato corporativo o non corporativo? Avevamo convenuto con Dario la soluzione tre anni fa (è scritto nel verbale che correttamente ci inviò a futura memoria in quanto non lo poteva firmare essendo andato a Roma ) e quindi nessuna novità… rimaniamo fermi li ad un dato codificato circa tre anni fa ,… che si vuole di più da noi ? Siamo corporativi? Ma per favore un po’ di decenza.
E poi insieme all’adeguamento dovuto per l’applicazione del regolamento c’era l’individuazione di corse predeterminate a costo fisso certamente da attualizzare in base ai cantieri ma che rimangono. Pensate a stazione careggi dove il tempo di percorrenza è terribilmente aumentato e per uscirne e tornare in centro ci vuole il doppio del tempo ! Eppure lì manteniamo in andata la predeterminata attualizzata nonostante sarebbe improponibile. Ma lì va umanità che soffre , che soffre davvero… chi ha mai pensato di diversificare il Mayer ( eppure c’è strada in più rispetto a careggi) .. con i bambini non si scherza, quelli e le loro famiglie ( così come i nonni di Montedomini) sono sempre stati al centro dei nostri inter venti positivi,,, corporativi ? ma di cosa si parla! Sciacquatevi la bocca, ripulitela dell’ insulsità che vi albergano e poi riapritela perdio!
E non parliamo della scontistica definita con Dario… gli handicappati manteniamo lo sconto anzi lo incrementiamo al 15%… che brava corporazione, ma vaiviavaivia…
Giornalista : Ma eppure nella stessa CGIL ..?
Roberto : scusami ma qui perdo la serenità – e fammi aggiungere la stima si la stima nonostante quello accaduto e detto – che ho e mantengo per Giovanni e Dario nonostante mi si cerchi di dipingere diverso da quello che sono.
Sono basito, letteralmente basito, nell’analisi è più compagno Claudio Giudici di altri personaggi della mia confederazione che in queste ore emettono sentenze che definisco da inquisizione… ma ognuno semina quello di cui è capace..
Vale nei loro confronti quello che ha risposto il coordinatore nazionale di UNICA TAXI CGIL Nicola Di Giacobbe
E non mi fare aggiungere altro senno perdo la mia serenita’
Giornalista : L’assessore Bettarini ha detto che se non smetti di richiamare S.Lorenzo e il Vietnam non vi incontra..
Roberto . va bene Giovanni faccio il fioretto di non richiamarli e dico solo “ flessibili si’ genuflessi mai” o non va bene neanche questo?
Taxi fiorentino : lasciamo il “bunker” tranquilli…. E’ un uomo, sereno ma determinato, sicuro delle idee del suo sindacato e di rappresentare una categoria di lavoratori, e’ un uomo non un quaraquaqua’”.
Se siete arrivati fino a qui gradirei la vostra opinione in merito.