corrierefiorentino.corriere.it Quattrocento euro guadagnati solo nel servizio notturno. I clienti sono soprattutto turisti americani e inglesi, di italiani nemmeno l’ombra. Questo il bilancio della prima notte di Uber a Firenze. Ce lo racconta Mario (nome di fantasia). Uno degli autisti Ncc che ci accompagna all’aeroporto Vespucci. Sono bastati 5 minuti e pochi passaggi per prenotare la sua «berlina». Dopo aver scaricato l’applicazione, la registrazione si completa con un clic. Inserendo punto di partenza e di arrivo, l’app segnala subito se l’auto è disponibile. Ma ci vuole più di un tentativo perché al momento le «Black car» in circolazione sono poche.
Mario arriva puntuale: dieci minuti, come previsto. Il viaggio fino all’aeroporto è un lampo. I conducenti di Uber sono loquaci. Forse anche perché a fine corsa l’utente esprime un giudizio: da una a cinque stelle per valutare il viaggio e la guida. E con molte recensioni negative Uber è autorizzato a «liquidare» l’autista. «Con l’inizio del servizio a Firenze sono stato chiamato dall’azienda insieme ad altri due colleghi per rafforzare la flotta», spiega Mario. Lui a Milano con Uber lavora ormai da un anno. Ha cominciato per scherzo, e poi ha lasciato il suo lavoro da dipendente. «Sono entusiasta, c’è grande flessibilità nei turni e i margini di guadagno sono alti». E Mario in 3 mesi a Milano ha guadagnato 40 mila euro.
Scesi dalla Mercedes, arriva una mail con il costo del viaggio: 31 euro per 13 km. Cinque euro di tariffa base, più altre due voci di spesa calcolate in base ai chilometri percorsi e alla durata del viaggio. Undici euro in più rispetto alla tariffa fissa dei taxi con licenza comunale. Una differenza non di poco conto per un servizio che vuole espandersi, soprattutto fra manager e giovani turisti come accaduto l’altra notte al termine della Fashion night.
Decidiamo di tornare in città, direzione stazione Santa Maria Novella. Trovare un’altra vettura diventa quasi impossibile. Venti minuti d’attesa davanti all’ingresso dell’aeroporto e 6 tentativi a vuoto. Nel frattempo due taxi hanno caricato una comitiva di giapponesi diretti a Fiesole. L’attesa dura ancora un po’. Alle 16,50 l’app ci segnala la minivan di Andrea (altro nome di fantasia). Anche lui arriva puntuale: «È il primo giorno di servizio, ero scettico ma dopo solo due corse ho capito che è il futuro». Andrea è fiorentino, autista di gite organizzate nel Chianti, fa il conducente di Uber per arrotondare. Come lui, in questi giorni, tanti altri Ncc sono stati contattati da Uber per aumentare il numero di macchine in città. «Il servizio ha ancora qualche pecca», dice Andrea che spiega quanto sia difficile raggiungere i clienti. «La geolocalizzazione (indicazione sulla mappa, ndr) dell’app non sempre è precisa, spesso sono costretto a chiamarli», racconta. Per gli Ncc legati a Uber, infatti, non ci sono posteggi né piazzole di sosta. E a Santa Maria Novella «incrociare» una «Black car» è un’impresa. Stavolta il conto è di 21 euro. Dieci euro in meno rispetto al primo viaggio. A fare la differenza i costi addizionali come il traffico, che allunga i tempi di percorrenza. Di questi costi, in ogni caso, si fa carico il passeggero.
In stazione l’attesa per l’ultimo Uber dura dieci minuti. Incrociamo di nuovo Mario. Con le poche berline in circolazione, infatti, non è difficile incontrare lo stesso autista. In totale, il costo dei tre viaggi è di 73 euro. Un servizio più caro del taxi, ma ai tassisti la concorrenza di Uber non va comunque a genio. L’assessore Bettarini indica invece Uber come «un sintomo» della «grande richiesta di mobilità non esaudita». «Valuteremo se hanno un comportamento illegale», attacca il presidente di Uritaxi Claudio Giudici.
e brava mario e andrea… gli pago due cene carbonare se hanno l’autorizzazione di firenze
Vorrei vedere se il registro dei corrispettivi sarà aggiornato con quelle cifre, in più vorrei proporre ai colleghi fiorentini di integrare i taxi milanesi e magari anche romani per il servizio notturno, visto che si fa su tutta quella grana.
Cari nomi di fantasia, godetevela finché dura, poi farete la fine dei black americani, bannati da clienti sb(t)ronzi, muti e rassegnati di fronte alle cagnotte sempre più esose della multinazionale, costretti a turni di 18 ore per mantenere auto che ti succhieranno i pochi guadagni, inseguiti dalla agenzia dell’entrate che, poiché dichiari 13.000 € al mese, loro non ti credono e te ne chiedono il doppio.
L’Italia è un paese di buffoni… lavori a milano da un anno poi vai a firenze… magari l’autorizzazione è stata emessa da napoli quindi sti noleggiatori del c… fanno i loro porci comodi insieme a quegli americani di m… di u…. e qui le istituzioni se ne fottono di tutto e soprattutto delle sentenze dei tribunali. Nessuno controlla l’operato di questa gente… che schifo! Spero che i taxi fiorentini comincino a bloccare la città
Ve lo dico da amico… Tassisti fiorentini:..”SVEGLIA!”
Pienamente d’accordo con Angelo……..Paese di Buffoni….gente che opera prima a Milano e poi a Firenze ….ma con quali Licenze ?? Licenze fasulle emesse a Campo di Mele ??
400 € nella notte……..vadano a dirlo ai tassisti di Firenze ,Milano e Roma se questi numeri sono veritieri !! Tutte enormi balle……
E se nella remotisssima possibilità che fossero veri……..c è sempre l’ Agenzia delle Entrate che verrà a richiederglieli.
Comunque dato che le nostre istituzioni se ne fottono altamente poichè questi iniziano ad operare con licenze emesse chissà dove…..altro materiale da portare in tribunale per il nostro ottimo studio legale Pavia-Ansaldo…..
Nella peggiore dell’ipotesi la Francia insegna……
Bloccate tutto Parigi insegna
Colleghi fiorentini scendete in piazza tutti uniti contro ste mer…sono peggio dei debiti… Non ti mollano mai
@salvatore Walter dipace… Ormai le operazioni di marketing di ***r le conosciamo… Ti provocano per fare leva su una reazione che si tramuta in pubblicità gratuita e odio dell’utenza… Forse non fanno male i fiorentini a stare tranquilli… Quando i furbetti finiranno i soldi per regalare le corse si accorgeranno che non li C..a nessuno.
… La situazione che appare quasi imballata di lavoro per Mario e Andrea sembrerebbe artefatta in quanto abbiamo un mercato surreale… In poche parole se migliaia di utenti hanno per esempio un buono da 20E. per provare il servizio è ovvio che ci saranno migliaia di corse… Aggiungerei che è pure poco 400E. … Mario e Andrea stanno vivendo per ora nel paese delle meraviglie dove tutti chiamano un mezzo di trasporto… Ma la domanda è: sarà sempre così ??? Quando finiranno i buoni sconto che lavoro faranno i poveri illusi di Mario e Andrea ??? P.s. Avranno rispettato il limite di velocità ? Avranno avuto un comportamento corretto nei confronti delle normative vigenti??? Vedi sentenza del tribunale di Milano del 6/07/2015 presieduta dal giudice Dott. Anna C. È un film già visto a Milano… Mi auguro che le autorità preposte al controllo capiscano in fretta per agire con tempestività …