corriere.it Giornata di test sulle applicazioni dei taxi per telefoni cellulari con l’obiettivo di valutare il loro effettivo funzionamento in questo 2015, anno di Expo. Sei «esemplari» di app in circolazione, ben quattro di loro, ieri, non consentivano di salire su un’automobile. Solo due «app» a fare il loro dovere dunque, una delle quali con limiti «ontologici», come descritto in seguito, dato che il taxi viene chiamato via sms. Alla scoperta della rivoluzione tecnologica secondo le auto bianche, per scoprire che, salvo rare eccezioni, c’è ancora molto su cui lavorare.
Il consiglio è di affidarsi alle vecchie maniere, digitando il numero sulla tastiera e dettando l’indirizzo desiderato, e per chi nutre idiosincrasie verso i metodi tradizionali meglio mettersi l’anima in pace.
Prime prove con AppTaxi, l’applicazione del radiotaxi più diffuso in città, la cooperativa del 4040: «Benvenuto», la scritta appare in alto sul telefonino, prologo di una schermata da compilare con i propri riferimenti personali. Ma cliccando su «Conferma dati», niente da fare: «Errore, fallita la comunicazione nel server». Tre tentativi, tra mattina e metà pomeriggio, medesimo risultato. Primoesperimento andato male.
Secondo test, «It Taxi», app nazionale, a Milano espressione del radiotaxi 6969 della società Yellow Taxi. Tante voci da compilare, su metodi di pagamento e preferenze, buona interattività, finché non bisogna richiedere l’auto: si sceglie la destinazione, ma il pulsante «conferma indirizzo» non si può schiacciare, o almeno non si poteva ieri, durante tutto il giorno. Avanti il prossimo.
Terza prova, la app dell’8585. «Chiama ora» o «Prenota». Il servizio funziona, ma per chiederela vettura viene inviato un sms (e bisogna attenderne un altro di conferma), dunque è la natura stessa della app a svanire durante l’utilizzo, e si è costretti all’uso della linea telefonica, proprio quello che chi usa le app vuole evitare. In questo caso, tuttavia, l’automobile bianca almeno arriva.
Quarto tentativo, TaxiYoo dell’Unione Artigiani. Sul sito Internet c’è ancora la richiesta di adesione ai tassisti, si offrono magneti, copri-poggiatesta e quant’altro, ma ogni tentativo di chiamare un taxi è un buco nell’acqua. «Attenzione!», avverte la app, dopo aver scandagliato i dettagli della prenotazione. «La richiesta non può essere evasa perché i mezzi sono attualmente impegnati in altre corse… riprovare tra qualche minuto». Riprovando e riprovando, anche qui il messaggio è sempre lo stesso, e così il risultato. Niente taxi, tra i guidatori si dice, addirittura, che nessuno abbia «mai aderito».
Riepilogo: finora tre taxi su quattro non sono arrivati, e per il quarto si è dovuto accettare
che la app «entrasse» nel sistema di messaggi per comunicare con la centrale via sms.
Quinto tentativo con il nuovo numero comunale gestito da Fastweb dopo un bando pubblico molto osteggiato dai Radiotaxi che denunciano il meccanismo di fare concorrenza sleale alle centrali radio perché, nell’intento di sostituire le colonnine alle piazzole, ha creato un sistema informatico che su cinquemila totali. Ieri però, per oltre due ore intorno alle 14, non ha funzionato: nessun taxi ha risposto alla chiamata né con la «app» MilanoInTaxi né con i l numero unico «7777». «Problemi di server risolti in poco tempo» spiegano dal Comune. Ma c’è l’attenuante della recente inaugurazione (e dei tanti consensi raccolti).
Problema inesperienza che non esiste in casa MyTaxi, società Moovel del gruppo Daimler, app con rodaggio già concluso. Lì si vede la macchinina e tutto funziona, 400 autisti coinvolti, alcuni estromessi dagli altri radiotaxi che rivendicano il diritto di esclusiva. Querellea parte, qui il taxi arriva.
Giacomo Valtolina
Valtolina sei un po’ sfigatello, quando fai la prova tu non funzionano e quando la faccio io invece sì. Sicuro di aver pagato la bolletta della connessione internet?
Battutaccia: Valtolina è un socio fondatore di my Taxi?
liquidala così’ é da folli. Marco. I regimi di monopolio da sempre non spingono all’efficienza. Non funziona e bisogna unificare le radio e trovate un’intesa col comune. Punto.
Khoolas il giornalista ha scritto solo delle grandi cazzate perché le app funzionano
che strano funziona solo My………
ma non dire falsità.
ieri ho preso pure pagamenti c/c con it.taxi
la finiamo o no di prendere le stecche.
Che bella professione il giornalista, devi solo inventarti una storiella per dire quello che chi ti paga vuole sentire.
Ma, scusate, non è questo il mercato… Quattro non vanno (ipotesi), due si. Quindi di sceglie ciò che soddisfa di più. Se io preferisco telefonare probabilmente c’è una centrale che più mi soddisfa rispetto alle altre… o sbaglio?
Ok funzionano (e io ci credo, al di là di problemi più o meno di rodaggio che possono avere tutti…), allora scegliamone UNO!!! Torniamo a bordo c…!!!
Ai RTX e loro derivati io non credo più: tempo scadutooo!!!
Proponeva convinto un loro autorevole rappresentante DICIOTTO ANNI FA’, ad un convegno della Categoria al Leonardo da Vinci nel 1997, finalizzato alla promozione della costituzione di “un consorzio” di RTX:
“…la possibilità di tutti gli operatori tassisti di entrare nel sistema radiotaxi…. la drastica riduzione e/o l’azzeramento del canone…la possibilità di porre in diretto contatto l’utente con il taxi più vicino di tutto il parco taxi in esercizio…una richiesta che non si rivolge a questo o quel radiotaxi…ma a tutta la platea dei taxi in modo indistinto…”. Io c’ero. E ci ho pure creduto.
Ma sono passati diciotto anni ormai! Troppi anche per un miracolo.
E adesso quelle cose comincia a farle U…, usando gli Ncc come cavallo di Troia…
E siccome la concorrenza (allora non c’era, ma oggi sì, e che concorrenza!!!) si vince solo con la concorrenza, proviamoci a tornare ad essere noi i migliori sul mercato, per i clienti e per i tassisti!
Il Comune, a sue spese, scomettendo sulla tecnologia ma anche sull’intelligenza e sulle capacità professionali dimostrate in tanti anni di servizio dalla Categoria, ci mette a disposizione una opportunità: perchè contrastarla e contestarla, senza neanche provare se funziona! Il NUMERO UNICO non è contro i tassisti e men che meno contro il servizio taxi: non costa niente, fà guadagnare tempo e denaro a tutti, e in prospettiva può perfino essere il futuro di un RTX riveduto e corretto in funzione di partner ideale di un modo nuovo e moderno di vivere il nostro mestiere.
ho provato 3 volte l’app del 4040 ed ha sempre funzionato
laportapia ma chi contesta il 777? Funziona? È gratis? Ben venga. Ma funziona poi?
Quando capirete che fare le tessere da certi luridi personaggi vi costerà il lavoro? Aspettate di morire di fame? Sono anni che cerca in tutti i modi di sedersi su una poltrona piantandovelo in…. Sveglia branco di pirla!
Il numero giusto è 02 7777…
Faccio notare sommessamente che è di pochi giorni fa l’avviso sui frontalini che tutte tre i RTX hanno “dato incarico ad una parte terza… (!?!)…” per verificare se si possa impedire ai soci di RTX di utilizzare lo 027777.
Comunque , se nessuno contesta il NUMERO UNICO, METTIAMOLO TUTTI! Basta chiamare l’Ufficio Autopubbliche.
Solo dopo che l’abbiamo provato potremo dire se funziona o no.
Ok laportapia ora ho capito chi sei
Ma che modo di argomentare é? Gige odia un sindacalista e avrà’ i suoi motivi ma a noi cosa importa? La porta pia sarà’ chi sarai e allora? Conta quel che uno dice qui sia chi sia. Torniamo al punto. Le app dei radiotaxi DEVONO funzionare c’é chi é pagato x farlo da noi. L’app del co mune se non funziona a che pro scagliarsi contr o a favore? Un po’ di efficienza e buon senso aiuterebbe persino i tassisti.
Laporta pia ma che dici…il numero 027777 si è già rivelato una bufala….non funziona ed io personalmente non lo installerò mai.Tengo tutta la vita il vecchio radiotaxi.
Qualcuno mi sa dire perché per aderire al numero unico devo autorizzare l’accesso a tutti i dati del mio telefono????? E dico tutti, Cronologia, foto, rubrica e ovviamente la posizione, che è l’unica necessaria.
Non provarci, cari colleghi, “con tutto il bene che vi voglio, sarebbe un grosso sbaglio…”
Ve lo dice uno rimasto con il cuore al vecchio caro posteggio sotto la pianta, o al tavolino sulla strada dell’osteria di improbabili poeti, a raccontare di corse, di incassi e di bidoni…
Ma il fiume del tempo va, e non si ferma perchè noi non siamo daccordo…
E, seduto sulla riva, temo mi toccherà vedere passare uno dopo l’altro i ns amati RTX, prima di U… e altri corpi affini…
Sai, caro laportapia, in 25 anni quante volte ho sentito la stessa litanìa?
Non é un derby. Se uno é tifoso vada allo stadio. Qui parliamo di lavoro non di appartenenza a questa o quella banda. Abbiamo detto alla cosiddetta Authority che abbiamo le app e tutta la tecnologia del mondo. Un giornalista in buona o cattiva fede dice che non funzionano. Se é vero si risolve il problema, c’é chi é pagato x farlo mentre io guido, se non é vero si da’ una smentita con richiesta di pubblicazio, gli si telefona e gli si fa vedere che taximilano x esempio funziona, l’altra invece no, insomma ci si da una mossa
Alla fine anche ste app si sono frammentate come i radiotaxi. Ma che senso ha il lavoro e’ sempre quello.
E nel frattempo, funziona o non funziona il numero 7777777, più di 500.000€ di soldi pubblici un signor privato li ha incamerati. Noi tassisti non tagliamo il cordone ombelicale con le nostre compagnie e paghiamo le relative spese di gestione.
Il signor cliente che a volte chiamava il taxi dal suo posteggio di zona da tempo non lo fa più e si è abitato a chiamare le compagnie esistenti che fino a prova del contrario gli danno un servizio h24 controllato e garantito e sicuro.
Prenota, si fa fatturare a fine mese se vuole , paga con carta, gli rispondono in tempi ottimi e dispone di un parco vetture notevole. “Il territorio è coperto” e pure l’hinterland.
Perchè dovrebbe avventurarsi con il 777777?
E se il cosiddetto mercato non si sposta?
Abbiamo regalato più di 500.000€ di soldi pubblici ad una cordata di imprenditori.
E ci sarà sempre quello che ci proverà e crederà di farlo meglio degli altri e già ora con le app che ci sono non ci capiamo più niente noi che siamo del mestiere figuriamoci un Valtolina qualunque che ha perso tempo chiamando i fantasmi di Taxi yo, mai cacato da nessuno e Apptaxi, altra boiata concepita da noi , come se il cliente che ha preso il taxi a Verona e poi arriva a MIlano avesse tutta questa esigenza di un unica app. Ma mi faccia il piacere…..
Se provava invece la app Taximilano ne restava colpito positivamente perchè funziona bene. Io l’ho provata personalmente. Una “fucilata”.
Spiegatemi una cosa?qualcuno si è mai lamentato,o fatto polemica quando un terzo radiotaxi si é introdotto nel mercato tredici anni orsono?Se si ben pochi.Ora stiamo ,o stanno boicottando tutto ,I RXT non sono nell complesso strutture fondate per il bene esclusivo del tassista sono a scopo di lucro,e in alcune travestite da coperative si sono assediati alcuni colleghi e alle sedie si sono ammanettati.non capisco chi si schiera in una contrada contro un altra.