Milano Numero unico taxi, vincono le centrali radio Ma il contratto con Fastweb rimane in vigore

bando_illegittimoBando illegittimo e discriminatorio, ma contratto confermato. A prima vista, sembra una decisione contraddittoria quella presa dal Tar sulla procedura che ha portato alla nascita del numero unico dei taxi. In realtà, non lo è. E scopriamo perché. Prima, però, urge fare un passo indietro per ricostruire la vicenda. Nel 2014 l’assessorato alla Mobilità indice una gara d’appalto per la realizzazione di un software che sostituisca le vecchie colonnine di chiamata ai posteggi. L’obiettivo: rimpiazzare un sistema vetusto e costoso con uno completamente votato alle nuove tecnologie.

Apriti cielo. I vertici delle tre principali centrali radio (4040, 6969 e 8585) accusano subito l’amministrazione di volerli estromettere dal bando. Parte il ricorso al Tar, che poco dopo concede la sospensiva. Il verdetto verrà poi ribaltato dal Consiglio di Stato. 

Nel frattempo, il Comune ha già rifatto il bando e decretato il vincitore: Fastweb. Via alla sperimentazione in estate, i tassisti aderiscono in massa. Tutto finito? No, perché due giorni fa è arrivata la sentenza di merito del Tribunale amministrativo, che dà ragione in pieno ai radiotaxi.

Bocciati, in particolare, alcuni passaggi dell’articolo 6 del bando: «Come condivisibilmente contestato dalle ricorrenti, i requisiti di partecipazione previsti per i servizi sono tali da escludere proprio le società di radiotaxi». Senza contare la mancata suddivisione in lotti dell’appalto («Esaspera la compressione della concorrenza») e l’ingerenza del pubblico in un settore privato («Tale situazione realizza un’alterazione del mercato esistente»).

Detto questo, il contratto sottoscritto da Palazzo Marino e Fastweb non può essere considerato inefficace perché «le ricorrenti, non avendo partecipato alla gara, non hanno presentato alcuna domanda di subentro». Come dire: premesse sbagliate, ma ormai quel che è fatto è fatto. A meno che le centrali radio non ricorrano in Consiglio di Stato per andare fino in fondo: «Stiamo studiando le carte, decideremo a inizio settimana prossima – fa sapere Emilio Boccalini, presidente del 4040 –. In ogni caso, il nostro è un successo chiaro e inequivocabile: il Comune ha sbagliato».

Nicola Palma

il_giorno

15 commenti

  1. Ma qualcuno ha mai capito se i tre maggiori RTX
    1)vogliono partecipare davvero alla gara per il NUMERO UNICO per vincerla
    2) oppure semplicemente vogliono impedire che il NUMERO UNICO diventi realtà?

    E se è buona la prima (ottima come idea per i tassisti, che non pagherebbero più canoni, sarebbero più liberi nel loro lavoro, servirebbero meglio i clienti…), perchè mai tanto impegno per mettere in campo una concorrenza sicuramente vincente e quindi fatale ai RTX che rappresentano???

    E se invece è buona la seconda, COSA CI GUADAGNANO I TASSISTI a consentire ai vari amministratori dei rispettivi RTX di perseverare in questo loro fare e farci del male???
    Una risposta, se qualcuno ce l’ha.

  2. proverò a farmi rispondere al TAXI TECH FORUM del 29 ottobre: sembra gente che se ne intende…

  3. Io sinceramente non ho capito perché voi affiliati con una radio ossia soci, non prendete a sberle i vostri dirigenti. Non avete capito che più siete divisi e litigiosi tra di voi (noi), più la multinazionale erogatrice di abusivi trova terreno fertile. Nei miei precedenti interventi, ho posto l’enfasi che il numero unico di Roma è parecchio più evoluto del vostro, vi ho raccontato più volte che anche da noi le varie radio pensavano con l’avvento del numero unico di chiudere baracca e invece…. sono ancora vivi e vegeti. Adesso la priorità è solo una combattere la nota ditta.

  4. ma qualcuno di voi ha mai preso una corsa con quel sistema? lo tenuto acceso una settimana dopodiche ci ho rinunciato, neanche una corsa, anzi una lo presa mi sono chiamato da solo per vedere se funzionava!

  5. Infatti non c’era nessun bisogno di fare ricorso da parte delle radio. Ma li avete visti come solidarizzano tra di loro davanti all’ipotesi di perdere l’uno per cento del mercato. Che tristezza.

  6. dai primi di settembre tenendo l’app accesa tutto il turno (diurno) confermo mediamente 3/4 corse al giorno di cui solo una (sempe mediamente) al giorno andata a buon fine (le altre me le ha passate mentre avevo già il cliente a bordo oppure non sono state confermate dal cliente).
    solo un pacco in via emilio de marchi (ma secondo me il cliente era in via marco de marchi e non ha capito la differenza data dal robot).
    mi sono chiamato da solo, andato a prendere, rifiutato, pagato ecc… sia col risponditore automatico sia con l’app. quando il sistema non ha auto disponibili rimanda random a una delle principali radio.
    in certi posteggi dove la colonnina funziona sono partito prima degli altri pur essendo settimo di fila.
    insomma, il sistema funziona abbastanza bene, la qualità delle corse (comunque rare) è soddisfacente (nessuno che chiama da piazza napoli per andare in piazza frattini, ma nemmeno per andare a lugano o su marte), i percorsi e i tempi assimilabili a quelli di un radiotaxi…. clienti simil radical chic, quelli che chiamano la colonnina anche quando piove durante il salone del mobile alle 9 di mattina e se non risponde nessuno insistono fino al tramonto perchè è un servizo di cui hanno diritto e insistono fino ad avere ragione loro.

    questa è la mia esperienza.

    e queste le mie personalissime e opinabili considerazioni:
    adesso che ci penso meglio… funziona proprio come un radiotaxi che passa le corse in corsa e che non riconosce il tassametro acceso.
    ci vorrebbe poco per renderlo un sostituto perfetto delle colonnine ai posteggi.
    è stato un esperimento che mi ha divertito. da domani non lo uso più perchè sono socio di uno dei 3 principali radiotaxi il che va in contrasto con un regolamento che ho accettato. me ne farò una ragione e lavorerò lo stesso confidando (non per me nè per i colleghi ma per gli utenti) in qualcosa che sostituisca le vetuste colonnine.
    poi penso… ma se il comune rimettesse le colonnine così com’erano con un numero verde capace di far squillare quella più vicina? magari con una bella telecamera antivandali con un tizio che le controlla a distanza (costerebbe meno che il bando di fastweb??) chissà chi le ha distrutte, offese e divelte?
    non lo so… ho poche risposte e tante domande, però 027777 mi ha passato una trentina di corse e mi è costato tanto quanto rispondere a quelle poche colonnine che ancora funzionano: zero.
    la mia radio non la mollo e non la critico, anzi ne vado orgoglioso e la sponsorizzo appena posso, però… c’era una volta la colonnina, adesso che cosa c’è?
    domani chiamo maran o biolzi e gli chiedo cosa intendono fare per tutelare gli interessi dei tassisti (avevano dichiarato questo nella sala martiri di piazza beccaria… nomine omen) che vogliono usare mit e in contemporanea un radiotaxi a cui sono associati soprattutto alla luce dell’ultima sentenza. mi sa che sarà più facile farmi rispondere dalla colonnina di via solari.
    come tassista mi sento deluso e amareggiato dal comportamento dell’ufficio autopubbliche (e non solo per mit), e come cittadino mi sento derubato.

  7. Finalmente un commento articolato; pacato e intelligente. Grazie Francesco. A me resta pero’ un dubbio di fondo sul perché di un contenzioso inutile e dannoso sopratutto in questo momento fra radiotaxi e comune. E poi a me personalmente da molto fastidio l’arroganza senza neppure una motivazione pratica

  8. L’arroganza è quella di una (certa) amministrazione pubblica che amministra male con la prosopopea di essere nel giusto. Per fortuna l’Italia è ancora uno Stato di Diritto.

  9. Grave errore confondere l’istituzione Comune con un’amministrazione. Errore che puo’ causare danni ai tassisti gli unici di cui a me importa. A meno che non si voglia utilizzare questa pessima faccenda x aprire con largo anticipo una campagna elettorale.

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