Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino. Chissà chi sarà stato il genio che ha consigliato all’assessore di far fuori le radio? E soprattutto perché l’ha fatto? Cosa sperava di guadagnarci?
Ridateci le colonnine incapaci idioti senza cervello. Basterebbe ripristinare quelle vandalizzate e manutenere quelle ancora in funzione. Spero che la magistratura faccia luce su questa vicenda, l’Italia è piena di turbative d’asta. Spero che i responsabili finiscano davanti alla sbarra di un tribunale. Spero che lo scandalo vi sbatta tutti nei telegiornali italiani per fare la figura che meritate.
Facciamo ordine. I radiotaxi sono dei soggetti privati con diverse ragioni sociali – uno è di prprieta’ di un singolo; un altro è un consorzio; il terzo una cooperativa che a fronte di denaro dispacciano corse. Il Comune di Milano è invece l’amministrazione pubblica proprietaria delle licenze dei tassisti. Quanto intelligente x i tassisti sia questo contenzioso lo può decidere ciascuno di noi. Ma che vuole fare il tifo vada allo stadio in una curva ultrà x favore. Servono ragionamenti non cori.
Chi vuole sfogarsi, ha tante alternative, senza dire stupidaggini…
Una sentenza del 4 giugno, depositata e resa di pubblico dominio con relative motivazioni al seguito solo il 15 ottobre, che
dice ai RTX: “avevate ragione voi: tutti gli atti compiuti dal Comune per arrivare al contratto con Fastweb sono da annullare!”
e che due righe più sotto,
dice al COMUNE e a FASTWEB: “avete torto, ma il vostro contratto, e quindi l’erogazione del servizio di chiamata con il 7777 è assolutamente valido ed efficace!”
è quel tocco di schizofrenia che alla storia della nostra Categoria proprio mancava!!!
Ed evidentemente mancava sopratutto ai RTX, ai quali non è parso vero uscire immediatamente ed unitariamente con una “grida” di manzoniana memoria, per diffidare, con minaccia di severissime sanzioni (90 gg. di sospensione!?!…) tutti i 4000 tassisti aderenti, dall’installare, utilizzare ed anche solo nominare lo 02 7777…
Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino. Chissà chi sarà stato il genio che ha consigliato all’assessore di far fuori le radio? E soprattutto perché l’ha fatto? Cosa sperava di guadagnarci?
Ridateci le colonnine incapaci idioti senza cervello. Basterebbe ripristinare quelle vandalizzate e manutenere quelle ancora in funzione. Spero che la magistratura faccia luce su questa vicenda, l’Italia è piena di turbative d’asta. Spero che i responsabili finiscano davanti alla sbarra di un tribunale. Spero che lo scandalo vi sbatta tutti nei telegiornali italiani per fare la figura che meritate.
Facciamo ordine. I radiotaxi sono dei soggetti privati con diverse ragioni sociali – uno è di prprieta’ di un singolo; un altro è un consorzio; il terzo una cooperativa che a fronte di denaro dispacciano corse. Il Comune di Milano è invece l’amministrazione pubblica proprietaria delle licenze dei tassisti. Quanto intelligente x i tassisti sia questo contenzioso lo può decidere ciascuno di noi. Ma che vuole fare il tifo vada allo stadio in una curva ultrà x favore. Servono ragionamenti non cori.
Chi vuole sfogarsi, ha tante alternative, senza dire stupidaggini…
Una sentenza del 4 giugno, depositata e resa di pubblico dominio con relative motivazioni al seguito solo il 15 ottobre, che
dice ai RTX: “avevate ragione voi: tutti gli atti compiuti dal Comune per arrivare al contratto con Fastweb sono da annullare!”
e che due righe più sotto,
dice al COMUNE e a FASTWEB: “avete torto, ma il vostro contratto, e quindi l’erogazione del servizio di chiamata con il 7777 è assolutamente valido ed efficace!”
è quel tocco di schizofrenia che alla storia della nostra Categoria proprio mancava!!!
Ed evidentemente mancava sopratutto ai RTX, ai quali non è parso vero uscire immediatamente ed unitariamente con una “grida” di manzoniana memoria, per diffidare, con minaccia di severissime sanzioni (90 gg. di sospensione!?!…) tutti i 4000 tassisti aderenti, dall’installare, utilizzare ed anche solo nominare lo 02 7777…
E provare prima a ragionare, no?