Taxi ‘bollenti’, scatta la denuncia «A Firenze 250 mezzi abusivi»

528-nc-300x225uritaxi.it Terza querela contro gli Ncc e quei Comuni che li hanno autorizzati. I tassisti alzano il livello dello scontro. «Lo facciamo a malincuore – afferma Claudio Giudici, presidente di Uritaxi Toscana -. Purtroppo però non abbiamo alternativa. Speravamo fosse l’amministrazione a farsi paladina della guerra all’abusivismo. Invece questo ruolo tocca proprio a noi». Così, tra una corsa e l’altra i sindacalisti delle cooperative di taxi si trasformano in 007 per stanare i furbi. Secondo Uritaxi, sono almeno 250 a Firenze gli Ncc che, nonostante siano stati autorizzati da altri Comuni, «operano in modo stabile». I tassisti denunciano illeciti amministrativi, civili e penali. Tra questi, abuso d’ufficio, falso ideologico, danno erariale e concorrenza sleale

Ma cerchiamo di capire meglio la questione. «SI TRATTA di soggetti che stipulano perlopiù contratti coi garage della nostra città, ma che di fatto operano stabilmente su strada, come se fossero dei tassisti», spiega Giudici. Invece, aggiunge, «il Consiglio di Stato afferma che gli Ncc devono fare ‘servizi lampo’». Della serie: l’Ncc di un determinato Comune, che tra l’altro percepisce finanziamenti pubblici proprio per l’emissione di queste autorizzazioni, che dovrebbero sopperire alle carenze del trasporto pubblico di linea, può sì effettuare un servizio fino a Firenze. Ma poi deve tornare immediatamente nella zona di competenza.

Invece, accade l’opposto. «Gli Ncc di fatto diventano dei taxi, senza però dover sottostare a tutti i nostri obblighi», accusa Giudici. Tra l’altro, aggiunge, «tra i 250 Ncc abusivi abbiamo rilevato vetture non titolate al trasporto di persone, quindi neppure assicurabili per eventuali danni ai soggetti trasportati». E «addirittura veicoli sottoposti a provvedimento di fermo amministrativo». Una giungla.

È chiaro che i tassisti guidano col coltello tra i denti. «Gli Ncc li troviamo tranquillamente posteggiati. Giusto poco fa ce n’era uno in via Francavilla proveniente da un Comune dell’Umbria…», non trattiene la rabbia Giudici. «Anche vicino a casa mia ce ne sono sempre due, che arrivano da cittadine distanti almeno cento chilometri», aggiunge. Come dire: la legge viene sistematicamente violata.

«I Comuni che emettono l’autorizzazione, pur sapendo che nel loro territorio non c’è lavoro per gli Ncc, sono corresponsabili del danno economico provocato alla nostra categoria», non usa mezzi termini Giudici. CHE LANCIA poi strali all’assessore Giovanni Bettarini: «Ha affermato che le legge non è applicabile per una sospensiva in corso. Invece non è così: la sospensiva riguarda solo i decreti attuativi». C’è poi la mina vagante Uber, «che va a nozze con questa situazione di caos». «In questo periodo stiamo registrando una sostanziale assenza di chiamate da parte degli hotel per portare i clienti all’aeroporto», denuncia Giudici. «Dietro ci sono sicuramente gli Ncc. Uber? Difficile dirlo». Ma certo il dubbio viene.

Quanto all’accordo con Palazzo Vecchio, il presidente di Uritaxi ribadisce che «a più di tre mesi dall’accordo non ci sono sostanziali passi avanti». «Di conseguenza l’unica strada da percorrere è quella dei tribunali», la conclusione.