Scandalo Guidi: slittano le novità su assicurazioni, taxi e banche

guidisicurauto.it Dopo mesi di polemiche feroci, dopo che le lobby assicurative hanno pressato alcuni esponenti di Governo affinché all’interno del Disegno legge Concorrenza (vedi qui) fossero rimesse norme analoghe a quelle già stroncate dalla Commissione Giustizia in passato e già cancellate da vecchi decreti (vedi qui), dopo che si è ipotizzata una rivoluzione nella Rc auto, adesso è il nulla. Il motivo? A spingere il Ddl Concorrenza (che riformava anche il settore taxi e banche) c’era l’ex ministro dello Sviluppo econimico Federica Guidi (vedi qui), di recente travolta da un clamoroso scandalo. Lo stesso ministro contro cui il MoVimento 5 Stelle presentarono subito, nel 2014, una mozione di sfiducia per conflitti d’interesse evidenti e sfacciati, col Senato che ne respinse la calendarizzazione. 

COSA È SUCCESSO

In alcune intercettazioni telefoniche risalenti al dicembre 2014, il ministro informava il compagno, Gianluca Gemelli, pure lui indagato nella stessa inchiesta, che nella legge stabilità sarebbe stato inserito un emendamento per favorire gli interessi imprenditoriali proprio del fidanzato: in ballo subappalti che sfondavano addirittura il muro dei 2 milioni di euro. Di qui, le dimissioni, accettate dal premier Matteo Renzi.

PAUSA DI RISPETTO

In seguito alle dimissioni della Guidi, Salvatore Tomaselli (Pd), che insieme a Luigi Marino (Ap) è il relatore del Ddl Concorrenza in commissione Industria del Senato, ha dichiarato: “Credo che una pausa di rispetto nei confronti del nuovo ministro, chiunque sarà, sia doverosa. Immaginiamo e ci auguriamo che questa pausa sia il più breve possibile anche perché il provvedimento ormai è agli sgoccioli”. A parte che il provvedimento è in discussione da oltre un anno, e che definirlo agli sgoccioli è quantomeno ottimistico, in ogni caso occorre anche vedere che fine farà questo Ddl Concorrenza. Davvero sarà solo una pausa? O si tratta di una mossa politica per sotterrare quelle norme e lasciarle lì per sempre?

DALLA TEORIA ALLA PRATICA

In teoria, il Ddl in questione avrebbe dovuto liberalizzare diversi settori; migliorare, lo dice il nome stesso, la concorrenza. In realtà, il testo originario, almeno per quanto riguarda la Rca, abbatteva la concorrenza e regalava alcune norme chiave alle compagnie assicuratrici. Quelle norme erano poi state eliminate alla Camera, ripresentate al Senato (emendamenti “tossici” per la libertà) e infine ancora tolti. Una battaglia con le lobby assicurative intente a fare il proprio lavoro, con il M5S a denunciare le regole anti-consumatori: vedi qui. Comunque, se e quando il Senato darà l’ok al Ddl Concorrenza, questo dovrà tornare alla Camera. La strada, in qualsiasi caso, è lunghissima e costellata di ostacoli.

7 commenti

  1. ma… sono male informato, oppure, è vero che mentre “slittano” tutte le novità sugli emendamenti e sulla concorrenza…

    IL CONSIGLIO DI STATO HA SENTENZIATO CHE SUL RICORSO DEI RTX CONTRO IL NUMERO UNICO HA TOTALMENTE RAGIONE IL COMUNE???

    E CHE QUINDI DA SUBITO TUTTI I TASSISTI POSSONO LIBERAMENTE INSTALLARE ED UTILIZZARE LO 02777, SENZA PAURA DI RITORSIONI DA PARTE DEI RISPETTIVI RTX?
    (di solito Taxistory è ben informato e tempestivo…: PUBBLICARE IL DISPOSITIVO DELLA SENTENZA SAREBBE UN SERVIZIO MOLTO APPREZZATO DALLA CATEGORIA)

  2. Basta spauracchi, non siamo alunni di seconda elementare che tremano perche’ sta per arrivare il maestro cattivo. …ma poi chi e’ che arriva, il nostro lavoro non lo distruggera’ NESSUNO!! Basta minacce e paure angoscianti, tutta la potica e’ assai peggio di noi che veniamo sempre dipinti come squallidi ignoranti, sono tutti moooolto peggio di noi!! Da imparare cosa abbiamo da personaggi corrotti , immanicati e amici dei poteri forti a scapito dei deboli che vogliono solo mantenersi dignitosamente?? Andiamo pure in giro a testa alta, eccome!!

  3. laporta pia, credo che festeggiare al pari dei personaggi che vedi in foto qui sotto sia veramente triste e, francamente, spaventevole. Che certe persone stiano seduti con la delega in mano di una categoria che manco sa a chi ha dato quella delega e, in alcuni casi, manco sa di averla data è veramente triste e rappresentativo del degrado in cui siamo finiti. Tra poco verrà discussa anche la sentenza Pop, nel caso in cui perdessimo anche quella sapremo chi andare a ringraziare. Non credo che tu abbia capito la nostra situazione, non l’hai capita perché non hai mai guidato un taxi. Farei molta più attenzione a spendere certi concetti.

  4. E’ primavera, amici!
    Respiriamo liberi! un po’ di aria fresca non ha mai fatto male a nessuno!

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