Salire a bordo di uno dei famose taxi gialli della Grande Mela e raggiungere la destinazione desiderata? A New York è diventato quasi impossibile. I tassisti rifiutano di accettare i clienti – riferisce il quotidiano gratuito Am – perché non vogliono allontanarsi da Manhattan. A loro un viaggio in periferia non conviene: il tempo necessario a tornare nel cuore della city costa tempo, stress e soprattutto denaro.
I dati confermano la tendenza. Il numero dei reclami da parte dei cittadini, ai quali è stato negato l’accesso al taxi, è aumentato del 38 per cento, nell’arco di tempo che va da luglio a dicembre del 2010, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel 2009 erano state 2.341 le proteste pervenute alla Taxi & Limousine Commission, l’agenzia che ha il compito di rilasciare le licenze e vigilare.
La legge americana proibisce ai tassisti di decidere arbitrariamente se accettare un cliente e, per contrastare il fenomeno, la Tlc ha proposto un consistente aumento delle multe. L’agenzia vorrebbe portare le sanzioni, per la prima infrazione commessa dai tassisti, da 200 a 500 dollari. Per la seconda infrazione, che attualmente prevede una multa tra i 350 e i 500 dollari, e una possibile sospensione della licenza per 30 giorni, si passerebbe a 750 dollari di multa e 30 giorni di stop. Per la terza infrazione verrebbe confermata la revoca della licenza, se l’irregolarità è stata commessa a distanza di un massimo di 36 mesi dalla seconda.
fonte: america24.com 25/02/2011 leggi anche: Assodemoscoop, la risposta al Sole24ORE
3 commenti
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Niente di nuovo … è sempre stato così tra l’altro fanno storie anche quando per esempio se loro stanno andando verso il sud dell’isola e tu vuoi andare verso nord, t’invitano a farti un “blocco ” come lo chiamano loro a piedi per prendere il primo taxi che va verso nord, ma è anche comprensibile, sono sfruttati al limite della schiavitù a causa di meccanismi di affittanza che si spalmano su più persone le quali, tutte guadagnano sui i due/ tre/quattro pakistani che si dividono le 24 ore… se sbaglio non avevano detto d’aver abolito la schiavitù quasi un secolo fa da quelle parti?
leggetevi questo libro,dovreste trovarlo in biblioteca e capirete tante cose di come funziona laggiù e come potrebbe diventare quaggiù. Il libro è -taxi!driver in rivolta a new york-
Infatti nel resto degli USA, dove non c’è la schiavitù, i taxi hanno costi differenti. A Chicago mi risulta costino più o meno come qui (tasse, costi auto e carburanti sono invece ben più bassi) mentre altrove, come a Miami e Los Angeles, sono tra i più cari al mondo… Noi, in Italia, siamo tutt’altro che cari.