«Vengono a Milano dal Sud e dalla Svizzera per rubarci il lavoro È concorrenza sleale»

MILANO «Basta girare per la città per vedere quante vetture Ncc (noleggio con conducente, ndr) sostino illegalmente sui marciapiedi in attesa di ricevere chiamate come se fossero dei taxi. Vengono da tutta la Penisola, talvolta addirittura dalla Svizzera. C’è stato un aumento esponenziale delle automobili presenti in città. Pensi che tra gli autisti fermati ieri dai manifestanti alla Stazione Centrale ce n’era uno proveniente da Vasto, un comune in provincia di Chieti…». Paolo Morlacchi, 59 anni di cui gli ultimi cinque da tassista a Milano, ieri ha scioperato insieme con i colleghi. «Sono tornato a casa solo quando ho capito che la protesta e i picchetti potevano sfociare in qualche episodio di violenza, ma è inaccettabile che nelle grandi metropoli gravitino autisti Ncc da ogni piccolo paese d’Italia. Qualcosa non va». 

Che cosa cambia per gli Ncc con l’emendamento approvato ieri al Senato? «Per gli Ncc è una vittoria relativa perché la norma sospesa che imponeva loro il rientro in autorimessa dopo ogni corsa di fatto veniva già violata quotidianamente. Il vero problema, a mio avviso, è che il Senato ha cambiato le regole del gioco senza alcun confronto con le categorie. Era previsto un tavolo di discussione tra le parti, invece è stato fatto un colpo di mano».

Perché questo accanimento contro l’universo Ncc? «Attenzione: nessuno se la prende con chi rispetta le regole. La dimostrazione è che non avete mai sentito un tassista lamentarsi per i car sharing… Ma taxi e Ncc sono due servizi differenti per qualche motivo, altrimenti ci sarebbero solo taxi. Noi diamo garanzie diverse all’utenza: non possiamo rifiutare le corse, abbiamo il tassametro e lavoriamo al massimo dieci ore, il che è una tutela per il passeggero. Gli Ncc possono lavorare anche 24 ore, quelli di Uber guidano senza sosta, per esempio.

E pensiamo ai prezzi: Milano-Malpensa in taxi costa 95 euro. Con Uber, oggi, causa sciopero si spendevano da 260 euro (Uberblack) a 370 euro (Uberluxe). È questo il mercato che vogliamo? Non credo». E che mercato vogliamo? «Di certo non quello imposto da false sharing economy che vogliono soltanto alimentare una guerra tra poveri».

G. Valt. Corriere della Sera 17-02-2017

17 commenti

  1. Confermo……operano con licenze emesse chissà dove ,stanno vicino ai grossi Hotel….in via Manzoni, in via Montenapoleone ….nelle perpendicolari di Via Savona e via Tortona ecc eccc….tutti fermi in attesa di una chiamata da parte di qualcuno.
    Oramai sarebbe da fermarli ad uno ad uno e tirarli le orecchie………..
    Che cosa si fà sino a Martedi ? ?
    Si lavora regolarmente e poi tutti giu a Roma il 21 in attesa dell ‘incontro con DEL RIO ??

  2. Scusa Marco ma la foto in questione della testata è Piazza Palazzo di Città a Torino durante il nostro presidio non è Milano…

  3. Ciao ma in sostanza con la sospensiva all’ 1 quat cosa cambia? Resta l obbligo di rientro in rimessa dei noleggi come previsto dalla prima versione della 21/92 oppure no?

  4. ….vengono a rubarci il lavoro…vero ma piu restiamo fermi e piu ne approfittano…siamo un esercito senza un comando…una massa di persone che fanno capannelle alla stazione aspettando arrivi la colomba bianca con i soliti esagitati a inneggiarsi a paladini…quanto possiamo resistere senza lavorare?..davvero pensate si possa cambiare qualcosa che e’ gia’ avvenuto…abbiamo tutto da perdere compresi i clienti che ci danno da vivere,e noi che facciamo? Fermi alla stazione senza sapere chi ascoltare…io sono un tassista che ha preso parte sempre alle assemblee che negli anni abbiamo dovuto formare,ma adesso basta non ne posso piu io da tassista di vedere una massa di pecore che si ritrova senza sapere a chi rivolgersi…le lotte si vincono sul campo non con il ritiro,con il ritiro avanzano gli altri ricordatevelo …andiamo a lavorare…io da Lunedi lo faro’….e tu Marco pubblica questo commento non aver paura.

  5. @Marco Taxistory,
    ma qual’e’ quella categoria di lavoratori,
    perché di questo si tratta,
    che ogni anno finisce sempre per essere minacciata ADESSO dal MILLEPROROGHE e magari a fine anno dai DDL CONCORRENZA ANNUALI?…( con la solita Autority che spinge)
    Prima le minacce di Liberalizzazioni 2012, poi le grane con il Pop, …poi ora questo problema…
    È possibile lavorare in pace?
    Cosa deve fare un Tassista o un Ncc di CITTÀ che ha investito per rispettare la Legge?
    (Siamo LAVORATORI…Se vai da un meccanico a fare il tagliando ti prende minimo 35 euro l’ora+iva)

  6. no Anonimus, ci siamo imbestialiti proprio per quello, si torna alla legge come era nel 2009, quindi niente obbligo di rientro, per questo, come dice Esposito, vice della commissione, bisogna metterci una pezza, poi c’è il discorso della proroga ma quella un po’ la sapevamo perchè ormai manco ci pensano, il fatto è che hanno approfittato dell’occasione per farla sporca

  7. L’altro ieri licenza di Morrovalle, provincia di Macerata intercettato tragitto da Augusto a linate

  8. Baccala, se parli di quanto successo in questi giorni scusa ma siamo saltati tutti o quasi per aria perchè sta vigliaccata non era proprio attesa, come dire…il tutto è partito dalla base ed è stato davvero tutto spontaneo, assemblee comprese, per capire cosa stesse succedendo e come porre rimedio…un blitz non lo previeni, è solo dopo che puoi cercare una soluzione ma se tu pensi che si ottenga qualcosa andando a lavorare vacci, tanto ci saranno altri a fare ciò che tu e, presumo, un discreto numero di colleghi, non faranno…credi che noi non siamo stufi quanto te, è da 10 anni che ci tolgono la vita e la serenità, certamente siamo al limite della sopportazione ma adesso sono andati oltre loro e dobbiamo farlo anche noi, non abbiamo scelta, il 21, quando con Del Rio ci saranno i rappresentanti sindacali, sicuramente ci saranno anche colleghi a fare da cassa di risonanza perchè è giusto così, chi capisce cosa si rischia la pensa così, forse, oltre ad essere stufo sei anche un po’ fatalista, guarda che a questo punto la cosa deve essere risolta e meno male che qualcuno si è già esposto per dire che hanno fatto una cavolata, poi tu fai come credi, mica ti possiamo obbligare ma cerca almeno di capire che quando si reagisce di pancia a una situazione inaspettata, tanto ordine non c’è.
    Pienamente d’accordo con lele

  9. a Torino si lavora e si sta in campana, poi bisogna che più gente possibile vada a Roma, specialmente quelli vicinissimi ma ci saranno delegazioni, ci devono ascoltare

  10. Non è possibile ancora una volta contro questa categoria vogliono farci fare la fame i taxi già sono in esU…o in tutte le città io sono di Napoli in questa città ci sono già 800 auto in più lottiamo a difesa del nostro lavoro

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