milleunadonna.it Complice la recente decisione del sindaco di Roma, Virginia Raggi, di sottoporre i tassisti della capitale a corsi di Galateo e lingua inglese per migliorare il servizio da loro offerto a cittadini e turisti, oggi ho pensato di rispolverare insieme a voi il Galateo del taxi, troppo spesso sottovalutato. Scopriamo, dunque, insieme cosa fare e cosa non fare quando si è a bordo di un auto con conducente.
Salire e sedersi in auto
Quando si è a bordo di un taxi o di un auto con autista si occupa sempre il posto più prestigioso ovvero quello posizionato a destra sul sedile posteriore. Se si è in due, il posto d’onore spetterà alla donna o a chi ha maggior prestigio: la si farà accomodare e poi si girerà intorno all’auto per salire dall’altra portiera. Non appena in auto, se non si ha avuto modo di farlo prima, si saluta l’autista e si comunica in modo cortese e chiaro la destinazione che si intende raggiungere.
(Non) Parlare al conducente
Durante il viaggio non è necessario intavolare interminabili discussioni con il conducente. Qualora questo ci rivolga la parola si risponderà in modo cortese ma si eviterà di distrarlo dalla guida con il racconto della propria vita, si ricordi la sempreverde regola del “non parlare al conducente”. Essere socievoli va bene, essere logorroici no!
Mai mangiare o fumare
Su un taxi non si mangia e non si fuma: non siamo nel salotto di casa ma in un auto appartenente ad un’altra persona e che, inoltre, i passeggeri che saliranno a bordo dopo di noi hanno tutto il diritto di trovare in perfetto stato. Per lo stesso motivo non si abbandonano dentro la vettura rifiuti e cartacce e si fa estrema attenzione a non sporcare gli interni dell’auto con scarpe infangate o ombrelli fradici.
Pagare con stile
Quando il conducente ci comunica l’ammontare della tariffa da saldare è necessario provvedere a pagare senza mercanteggiare inutilmente: il tassametro (o eventuali tariffe fisse) esiste proprio per calcolare in modo oggettivo il costo della corsa. La cifra dovuta si arrotonda sempre per eccesso e si aggiunge ad essa una mancia. Questa dovrebbe aggirarsi intorno ad una cifra pari al 10% e non dovrebbe mai scendere sotto il 5%.
Amici a quattro zampe
I tassisti non sono obbligati a trasportare in vettura animali, soprattutto di taglia media o grande e quindi non dotati di apposito trasportino, e di certo non se ne può fare loro una colpa. Proprio per questo, se si viaggia con animali al seguito, nel momento in cui si fa richiesta del servizio di trasporto sarà necessario sincerarsi della fattibilità della cosa ed eventualmente chiedere la disponibilità di un autista “amico degli animali”.
di Maria Valentina Platania
Che dire. Grazie Valentina!!!
Educazione si, ma da entrante le parti!
Aggiungerei, se si ha uno zaino con se non lanciarlo sui sedili, ricordarsi quando si sale di salutare il conducente,se si usa il telefono non strillare facendoci ascoltare tutto quello che viene detto l’acqua non va sprecata ma qualche volta bisogna utilizzarla.
E’ maleducazione parlare al cellulare soprattutto in prossimità dell’arrivo e a maggior ragione se l’autista non ha avuto informazioni precise sul luogo di destinazione. Se ci sono bambini piccoli, bisogna tenerli composti senza farli mettere i piedi sui sedili e senza farli urlare a squarciagola. Evitare inoltre di appoggiare le mani sui vetri sia all’interno che all’esterno.
Sottoponesse anche i suoi dipendenti a corsi di galateo ,specialmente quelli esposti al pubblico , magari possibilmente per 6 ore di lavoro,pieno ,vero.