Un giovane vogherese ha fatto un viaggio in taxi da Milano alla stazione ferroviaria di Voghera, pagando con una banconota da 100 euro falsa. Ma non è riuscito a farla franca. Il taxista, prima di ritornare a Milano, si è infatti accorto di essere stato pagato con una banconota taroccata: è andato nei vicini uffici della Polfer e ha fornito elementi utili a rintracciare il cliente truffaldino: tra cui una descrizione particolareggiata del giovane che aveva trasportato a Voghera.
Gli agenti si sono messi in caccia e poco dopo sono riusciti a bloccare e identificare il falsario: si tratta di un giovane di 30 anni, abitante alla periferia ovest della città. Il giovane non ha precedenti penali significativi, ma era comunque già conosciuto dalle forze dell’ordine per altri piccoli reati.
L’indagine
Ora la Polfer sta indagando per verificare dove il giovane si è procurato la banconota falsa e soprattutto se ne ha spacciate altre in città. Ci sono state comunque altre segnalazioni di banconote di grosso taglio spacciate nel centro abitato di Voghera: almeno altri due casi segnalati all’interno della cosiddetta «pera» e cioè la circonvallazione interna.
A queste si aggiungono le tre banconote da 50 euro spese e recuperate l’altra settimana in altrettanti negozi all’interno della galleria commerciale dell’Iper di Montebello.
la zecca dei falsari
Gli investigatori ritengono che il giovane vogherese sia andato a Milano proprio per prendere delle banconote false da spacciare e che quindi non avesse solo quella che ha rifilato al taxista. Quando è stato fermato non aveva altre banconote false, ma questo non significa nulla: dato che erano passati parecchi minuti da quando ha pagato il tassista e quando è stato rintracciato, può essersi liberato dei soldi nascondendoli o consegnandoli a qualcuno. Non è escluso che il suo contatto fosse proprio alla stazione di Voghera, dove il 30enne si è fatto portare invece di andare a casa.
Dal canto suo il vogherese si è rifiutato di dire dove aveva preso quella banconota a Milano: ma in considerazione del taglio (100 euro) non ha potuto neppure sostenere di averla ricevuta come resto. Ha però dovuto restituire al tassista i soldi che aveva ricevuto come resto della corsa e pagare il viaggio da Milano con soldi autentici.