I Sette Giorni Del Coyote (di Manuél)

Avete mai assaggiato il distillato di Belladonna? Dicono che abbia la capacità di metterti in contatto con gli Dei e questo Jorma lo sa.

Come faccio a sapere il suo nome? Ve lo dirò dopo anche se è un nome fittizio, tra le cose che so di lui è che ha il numero di matricola 7485/23 e poco altro…
Si è rifugiato in questo angolo sperduto del mondo che neanche le mappe piu’ aggiornate riportano, accolto da una foresta impenetrabile che gelosamente protegge  i segreti di chi viene inghiottito da questa verde voragine, non senza diffidenza dalla comunità Cheerokee che però ha imparato a non temere questo individuo dalla pelle creola e dagli occhi color nocciola.
Jorma credeva di non avere una coscienza e di poter svolgere al meglio i compiti assegnatigli dalle alte sfere di comando ma evidentemente si sbagliava… tutte quelle torture, le braccia mutilate, corpi martoriati le grida di pietà che ancora rimbombano nella mente. Una brutalità immonda.
Insomma i fantasmi erano giunti a riscuotere i sospesi e lui non ha retto. Dopo una missione è letteralmente scomparso nel nulla ed ecco allora che mi viene affidato l’incarico di rintracciarlo e " ritirare la matricola 7485/23". Mi viene da ridere a sentire questi eufemismi dei burocrati con le stellette, ma l’ordine è partito e non posso tirarmi indietro.
Mesi di ricerche ed ecco trovato l’obiettivo, mi stabilisco in un luogo protetto e mi creo una mimetizzazione da manuale, aiutato peraltro da una vegetazione che faceva sparire anche i pensieri.
Invisibile. Ero davvero invisibile, ma non per i Cheerokee che mi tenevano sotto osservazione senza perdermi di vista un solo istante, senza intervenire, avendo capito che queste erano faccende da stupidi visi pallidi.
Ma come diavolo fanno? Sono piu’ leggeri dell’aria, come li invidio…
La vita di Jorma si svolgeva in maniera apparentemente noiosa e ripetitiva e questo mi indusse a prolungare l’osservazione prima di agire finchè dopo settimane di appostamenti mi resi conto che tutto quello per cui aveva ucciso, difeso, lottato aveva perso di importanza. Aveva trovato la sua dimensione e credo anche la pace nell’animo e solo ora si fa piu’ nitido l’ululare del coyote che da giorni lo segue…
I Cherokee dicono che quando un Coyote ti segue per sette giorni allora gli Dei hanno deciso di essere benevoli con te purificandoti l’anima.
Intuisco allora che il mio compito non può essere portato a termine, anzi dovrò fare quello che ha fatto Jorma, ma ho la sensazione che non troverò il "sentiero" da lui trovato.
Fallo entrare Jorma, sono sette giorni che ti segue è il momento giusto per farsi un vero amico…
Buona fortuna Jorma, credo che non ti vedrò all’inferno.

Manuèl DJ lo potete ascoltare su Radio Panda ogni martedì dalle 21,15 alle 24 e a domeniche alterne dalle 9.00 alle 12.00 sulla frequenza di 96.3 MHz in zona nord Milano o via internet.

Un commento

  1. Le storie legate alle tribù indiane, hanno sempre un fascino particolare e un alone di mistero, spesso indissolubile. Leggendo l tuo racconto, non ho potuto fare a meno di ricordare un bel romanzo di Faletti (“Fuori da un evidente destino”),legato alla tribù dei Navajos. Se ti piace il genere e l’autore, te lo consiglio.

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