Via libera alla commissione di monitoraggio sul servizio taxi a Milano

ilgiorno.it Nel giro di due settimane, come concordato ieri nell’incontro tra l’assessore ai Trasporti Marco Granelli (nella foto) e i rappresentanti di categoria, nascerà l’organismo che valuterà tutte le variabili sul tavolo: dai numeri forniti dalle tre centrali di radiotaxi ai problemi segnalati dai conducenti sulla viabilità cittadina (alcuni sindacalisti hanno ricordato il poco invidiabile settimo posto del capoluogo meneghino nella classifica delle città in cui si passano più ore in coda), fino all’impatto che l’emergenza coronavirus avrà (e in parte sta già avendo) sul flusso di businessmen e turisti dall’estero e di conseguenza sull’attività complessiva delle auto bianche.

Un sistema per calibrare bene gli interventi da mettere in campo per potenziare il trasporto pubblico non di linea, pur con una premessa: il Comune ritiene che il servizio taxi debba essere migliorato al più presto, anche in vista dell’appuntamento con le Olimpiadi invernali del 2026, con un incremento del numero delle licenze (450) e un aumento dei turni integrativi, sia quelli che riguardano familiari sia quelli che riguardano collaboratori professionali non legati al titolare della licenza da rapporti di parentela. Sul primo fronte, la possibilità di presentare domanda resterà aperto fino all’autunno del 2020, mentre sul secondo è stato ribadito il limite massimo di 200 conducenti in ausilio in più, magari prevedendo forme contrattuali a tempo. La sintesi: prove di riavvicinamento tra Palazzo Comune e tassisti. «Sono molto più ottimista rispetto a qualche settimana fa», la sintesi a fine riunione del presidente del Tam Claudio Severgnini. N.P.