Allarme servizi trasporto e mobilità anche privata. Il primo paziente con virus ricoverato a Londra si è spostato con un servizio taxi Uber automoto.it
Il temuto Coronavirus tocca anche Londra e chiama in causa la mobilità, oltre che il senso civico e le norme sanitarie. Già perchè la paziente cinese, primo caso londinese e nono per il Regno Unito, è arrivata all’ospedale tramite un servizio taxi Uber.
Pare che la paziente, poi isolata in reparto specializzato, si sia presentata senza avvisare con anticipo del potenziale caso di coronavirus, mettendo quindi in allarme anche su questo genere di comportamenti che fanno salire il potenziale di contagio.
Anche attraverso i mezzi di trasporto, anche se ci si sta muovendo per curarsi. La casistica è destinata a divenire sempre più estesa e varia, ma resta difficile regolare lo spostamento di soggetti che, magari in buona fede, usano mezzi pubblici o privati condivisi da molte altre persone.
ma… a londra… non era stata ritirata la licenza di operare a rubberrr?