Pronuncia Corte Costituzionale

Cari amici e cari colleghi,
con sentenza depositata oggi, la Corte Costituzionale si è pronunciata sulla questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Regione Calabria nei confronti della decreto legge di riforma del settore NCC approvato nel febbraio 2019 (art. 10-bis, decreto-legge n. 135/2018, convertito in legge n. 11/2019).
La decisione della Corte è stata duplice:

a) In primo luogo, la Corte ha confermato che il SERVIZIO NCC È UN SERVIZIO DI NATURA LOCALE, DA RIMESSA E DESTINATO AD UNA UTENZA SPECIFICA (E NON INDIFFERENZIATA). Per tale ragione, le singole corse NCC devono essere oggetto di PREVIA PRENOTAZIONE PRESSO LA SEDE O LA RIMESSA (che devono essere localizzate, la principale obbligatoria, nel territorio del Comune che ha rilasciato l’autorizzazione, le secondarie eventuali e facoltative, nel correlato territorio provinciale), e – al fine di contrastare il fenomeno dell’abusivismo – ogni corsa deve preventivamente essere inserita nel FOGLIO DI SERVIZIO e i veicoli NCC NON POSSONO SOSTARE SU PUBBLICA PIAZZA, ma attendere le prenotazioni all’interno delle rispettive rimesse. La Corte ha dichiarato, dunque, la legittimità costituzionale di tutte queste disposizioni.

b) In secondo luogo e al contrario, la Corte ha ritenuto troppo stringente l’obbligo di partenza e rientro in rimessa all’inizio e al termine di ogni singolo servizio e ha, dunque, dichiarato l’illegittimità costituzionale di tale passaggio della legge n. 21/1992. La Corte ha, tuttavia, invitato la Presidenza del Consiglio dei Ministri a disciplinare con attenzione l’utilizzo di piattaforme informatiche per la raccolta delle prenotazioni così da evitare che il servizio di NCC si tramuti in un esercizio abusivo del diverso servizio di taxi.

La Corte ha, infine, confermato la legittimità costituzionale di tutte le altre disposizioni contenute nella legge che regola il nostro settore, ivi inclusa la moratoria del rilascio di nuove autorizzazioni NCC sino all’istituzione del Registro Nazionale delle imprese esercenti il trasporto pubblico non di linea.

Cari amici e cari colleghi, avevamo sperato in una decisione più incisiva della Corte Costituzionale e, in ordine al contrasto all’abusivismo, in una presa di posizione più forte da parte dei Giudici delle leggi che non si limitasse ad una assunzione di principio che il servizio NCC è un servizio da rimessa e di natura locale. Tuttavia, contrariamente a quello che proveranno a dire i soliti noti (e magari qualche nota multinazionale), la pronuncia della Consulta non rappresenta un “liberi tutti”, anzi esattamente l’opposto; e noi continueremo a vigilare affinché le norme siano rispettate (e fatte rispettare) e l’abusivismo sia debellato dal nostro settore.

Auspichiamo che il Governo, una volta terminata questa incredibile situazione di emergenza sanitaria, voglia non lasciarci soli e intervenga con decisione attraverso il citato decreto presidenziale per mettere un punto fermo contro la presa di ‘potere’ delle multinazionali attraverso le piattaforme tecnologiche e degli abusivi.

USQUE AD FINEM

Roma, 26 marzo 2020

UGL TAXI – FEDERTAXI CISAL – ATI TAXI – TAM – ASSOCIAZIONE TUTELA LEGALE TAXI – ASSOCIAZIONE NAZIONALE AUTONOLEGGIATORI RIUNITI TAXI BLU