Libertà e altre riflessioni di Davide Pinoli

Non sono mai stato amante delle manifestazioni in generale, soprattutto perchè sono sempre forma di stress per chi le deve lavorare all’interno di un’auto con un cliente spesso “fumantino” a lamentarsi per il traffico che esse producono e non parlo delle sole manifestazioni politiche, ma anche di quelle sportive, delle biciclette del Critical Mass e di tutti i casini studenteschi più o meno seri. Quest’anno però il 25 Aprile, causa Covid-19, non sarà nelle condizioni di creare nessun blocco stradale ma come al solito solo divisioni ideologiche e, probabilmente, canti e cori dal balcone.

Pur rispettando da vero liberale le idee altrui, non capisco il senso di questa moda del “Bella ciao 2.0” cantata e proposta ad ogni pie sospinto da Sardine e similari.
“Partigiano”, nel 2020, dove i partigiani anagraficamente sono ormai difficili da reperire e dove, con il PD al Governo di Stato e a capo della Giunta Comunale Milanese, il “portami via” suona in qualche modo stonato e, a meno che non si voglia specificare il portami via da chi e da cosa, renderà il tutto forse un po singolare al pari di questo periodo da Coronavirus che non vediamo tutti l’ora di finire.
Piuttosto, al netto del rispetto e delle idee politiche di tutti e parafrasando il canto di libertà appena citato, penso che dopo le dichiarazioni di Vittorio Colao, il vento delle Liberalizzazioni riprenderà a breve a soffiare e Partigiani dovremmo diventarlo noi stessi a favore della NOSTRA LIBERTA’ e contro chi, SRL oppure Multinazionali, vuole fare impresa con il nostro lavoro e con la svalutazione delle nostre licenze PAGATE.
Sento e leggo da più parti che alcuni, tra cui alcuni Capi Mestiere vorrebbero turni ridotti oppure il lavoro a giorni alterni il che, visto e considerato che ciò di cui sto scrivendo prende spunto dalla Libertà, Libertà per una partita IVA è cercare (se vuole) di lavorare di più rischiando del proprio che, anche in un momento di crisi nera come questo, vuol dire gestire le proprie risorse, nel rispetto basilare delle regole, rischiando di fare zero oppure 100 a secondo di come gira la giornata oppure della voglia che uno ha di rischiare. Le restrizioni e la delega delle decisioni a terzi non facenti parte della Categoria, personalmente le ho sempre trovate ingiuste e soprattutto ora, con questo tipo di Assessore sempre poco disponibile al dialogo, addirittura pericolose visto appunto le dichiarazioni di cui sopra da parte del capo della task force per la fase 2 post. Covid-19.
Prima di prendere decisioni affrettate oppure sviluppare ragionamenti in merito, inviterei TUTTI, ma proprio TUTTI ad attendere almeno il 4 di Maggio…e poi si vedrà.
Colgo l’occasione per rivolgere un pensiero a chi, come mio Nonno Mariotto che per la libertà è stato Partigiano VERO e non politicizzato, il fazzoletto Rosso il giorno del 25 Aprile non ha mai sentito il bisogno di metterlo.


13 commenti

  1. Scusate se posto qui il mio dubbio, Ma i famosi €800, Secondo voi a noi li daranno questa volta? …… io non ho ben capito.

  2. Bell’ articolo.
    Io non vorrei prendere spunto dalle cose dette dal punto di vista politico, anche se penso che sia giusto dire che anni fà cantare “bella ciao ” il 25 Aprile non era una cosa vista di parte ma anzi era una canzone cantata da tutti.
    Solo negli ultimi 10/ 15 anni viene vista da alcune persone come una ” rivendicazione ” di parte e non una canzone di gioia e liberta’ per quello che ha passato questo popolo durante quegli anni.
    Vorrei invece entrare nel merito su quello che si dice sui turni di lavoro.
    Io personalmente ho scritto ultimamente diverse volte nei post del sito ,che mi auspico una collaborazione fra sindacati e associazioni radiotaxi nel voler proporre e modificare i turni nel senso di una riduzione dell ‘orario del turno da 10 a 6 ore, o il contigentamento delle presenze dei taxi in base al numero pari /dispari del civico.
    A Maggio quando inizieremo ad essere tutti in piazza sarà un ” bagno di sangue” per diversi mesi per quel che riguarda gli incassi giornalieri.
    Se vogliamo puntare ad avere un minimo di ricavi per coprire le spese giornaliere dell ‘attività è l ‘unica strada percorribile.
    A Mestre, Verona, Torino, Roma ci sono già mossi in tal senso.
    Chiaramente questo sarebbe un provvedimento provvisorio.
    E ‘ inutile illudersi altre strade non ce ne sono.L ‘alternativa è di uscire addirittura per 10 ore per parecchi mesi e non arrivare a coprire le minime spese giornaliere dell ‘attività.
    Il resto sono solo chiacchere fatte da “politici del settore ”
    Stefano- Milano

  3. Sono d’accordo. Infatti già dall’inizio di questa storia ho sentito in prima persona, dalla voce di personaggi che potrebbero decidere per noi tutti, ipotizzare uno scenario “dimezzato”. A parte il giusto discorso legato alla libera volontà individuale nel dare più o meno disponibilità nel servizio, mi chiedo cosa cambierebbe da un punto di vista meramente economico. Zero. Tanto se la torta ogni giorno è la stessa e ne mangi una fetta al giorno o due ogni due giorni nulla cambia. Invece occorre pensare a soluzioni per ampliare la platea degli utenti. Io credo che in questo momento è necessario, se non addirittura decisivo, sottolineare l’aspetto della igiene sanitaria all’interno delle nostre vetture, anche perché noi per primi ci viviamo dentro. Occorre equipaggiarsi di divisori fatti in modo adeguato ( magari evitando i domopak ), disinfettare ad ogni corsa maniglie e punti di appoggio. La disinfezione presso i punti convenzionati. Mascherine e guanti. Insomma mostrare bene che queste operazioni le facciamo con puntualitá. Certo che avrà un costo e fatica, ma sarà il nostro migliore biglietto da visita per mantenere ed ampliare, per quanto possibile, la platea dei fruitori del taxi. E sopratutto faremmo un buon servizio a noi stessi ed alla nostra comunità. Se saremo accorti ce la faremo!

  4. Le centrali radio non si muoveranno mai per una riduzione dei turni/lavoro a giorni alterni, perchè dovrebbero di conseguenza ridurre il canone. L’Ufficio Autopubbliche non ha certo interesse a dimezzare il parco auto circolante ora che stiamo entrando nella fase 2 e molti utenti non riusciranno a prendere i mezzi pubblici in tempi ragionevoli. Quindi non accadrà niente in tal senso.

  5. Davide pinoli mi piace tutto quello che ai scritto però forse mia opinione personale i turni di lavoro andrebbero rivisti molto probabilmente il 4 maggio saremmo tutti in piazza di nuovo con una mole di lavoro terribile per non dire tragica diminuire le ore del turno porterebbe meno macchine in giro

  6. Risposta ad Alberto :
    confermo ciò che dici , quelle più restie ad un contigentamento o diminuizione dell ‘orario di lavoro turno sono le centrali Radiotaxi proprio per un ” becero “discorso economico quando loro possono usare la cassa integrazione in deroga o straordinaria a rotazione per i propri dipendenti senza licenziare nessuno.
    Invece ,sono divisi, ma più favorevoli i nostri sindacati a un contigentamento o riduzione dell ‘orario di lavoro.
    In altre importanti città d Italia lo hanno già fatto.
    Come ho già scritto questa sarebbe una mossa provvisoria in attesa che il lavoro un pò riprenda Risposta a Mirko: alla fine sui turni di lavoro la pensi come me e non come l’autore dell’ articolo Davide Pinoli. Quando riprenderemo tutti ad essere in piazza se non ci sarà un contigentamento o non ci si riduce l’orario di lavoro non si riuscirà neanche a tirare sù le spese mensili necessarie all attività .
    Stefano- Milano

  7. Stefano – Milano, per quello che ne so io nessuno ha parlato di contingentamento a Milano e tanto meno sono intervenuti i radiotaxi a dire sì o no. Queste cose di solito le decidono i sindacati in accordo con comune e regione. Buttare colpe a casaccio non mi sembra che sia molto costruttivo.

  8. Massimo35 Io adesso ti do una risposta anche se credo tu ti sia espresso male ti prego dimmi che ti sei espresso male. Detto questo ti domandi cosa cambia se guadagni 10 in un giorno o 5 più 5 in 2 giorni? Cambia che il secondo giorno invece che stare in giro ad ingolfare i posteggi te ne stai a casa, ti riposi, tieni la macchina ferma, scusa se è poco. Sono al corrente che c’è una parte della nostra categoria che vivrebbe in mezzo alla strada pur di non restare in famiglia ma tant’è che nella situazione emergenziale di adesso non è il caso di dare l’idea che decine e decine di tassisti si assembrino nei posteggi a parlare, ridere e fumare, cosa che accadrebbe se uscissimo tutti senza le limitazioni varie che si intenderebbe applicare. Se come dice l’autore dell’articolo: “aspettiamo il 4 maggio…poi si vedrà”, succederà che la polizia municipale noterà la situazione di cui sopra; a questo punto il comune con una ordinanza ufficiale interverrà; e per impedire il protrarsi di tali assembramenti le norme, ce le imporrà d’imperio. Personalmente per il mese di maggio che minaccia di essere ben più del bagno di sangue di cui qualcuno ha parlato farei un giorno si e due no a rotazione. Questo e l’unico modo in cui possiamo portare a casa la pelle. con un terzo dei colleghi in giro puoi forse fare la giornata, intendiamoci, scordiamoci le entrate di novembre però con un giorno su tre potremmo magari avvicinarci al 65% di quegli incassi e senza alienarci con attese spaventose ai posteggi. Anticipo già le varie risposte che ho ricevuto su alcuni whatts app tipo che si vuole decidere quando uscire oppure che se il giorno che tocca a me uscire devo fare una visita ecc insomma sempre il nostro orticello davanti a tutto il resto, io rispondo che siamo all’anno ZERO, dimenticatevi tutti i privilegi e le concessioni che abbiamo avuto, prepariamoci a fare la nostra parte e mollare qualcosa anche sulle tariffe fisse. Bisogna fare fronte comune e direi di farlo da subito senza tirare ad aspettare quello che succederà. Perché se non facciamo nulla dopo il 4 di maggio faremo tre corse al giorno.

  9. Guarda Guido, tre corse al giorno, se sei fortunato, le si fanno gia adesso. E ti garantisco che non ho sbagliato a fare il mio ragionamento. Per quanto riguarda gli aspetti logistici, quanto hai paventato potrebbe anche accadere. Ma, come hai detto tu, se si creerà il problema chi di dovere interverrà, ed anche qui cosa cambia? Che facciamo, ci “auto censuriamo” senza sapere prima che tipo di situazione potrebbe esserci. Io, come ho scritto sopra, sarei piuttosto per spingere nel sottolineare la garanzia di qualità che il nostro servizio offre, mostrando tutte le precauzioni che vengono adottate a garanzia nostra e dei passeggeri, cosi da attrarre qualche utente che troverebbe nel nostro servizio una valida alternativa ai mezzi pubblici o alla bicicletta. Ovvio che questo è uno sforzo che dovremmo fare tutti ( rtx compresi ). Sono d’accordo con te per quanto il riguarda i discorso tariffe fisse, e non solo, se questo può essere una leva per lavorare ( anche in considerazione del contingentamento dei passeggeri ). Pensa io addirittura aumenterei la “spostata” incorporando parte dei km/tempo così da agevolare anche chi deve fare brevi spostamenti. In sostanza, caro Guido, credo che più che trovare soluzioni per diminuire l’offerta del servizio sarebbe meglio, in questo particolare momento, sforzarsi per migliorare e rendere magari più fruibile i taxi; almeno provarci.

  10. Privilegi e concessioni???
    Ho incominciato nel 1994, andavo a MXP per 140.000 lire, ora dopo 26 anni ci vado per 95€, mi sembra di aver mollato anche troppo.

  11. Ps. Guido scusa ma quali sarebbero i privilegi di cui sino ad ora abbiamo goduto? Non ne conosco e in dieci anni non me ne sono accorto!! Forse parli di 30/40 anni fa? Forse? Io mi sono solo sempre fatto il culo! Non so tu!

  12. In risposta a Guido Grassi :
    sono pienamente d ‘accordo su tutto il tuo articolo. Hai centrato pienamente il problema.
    In risposta a Marco : non voglio assolutamente fare polemica anche perchè quelli che fanno polemiche in questa situazione drammatica proprio non li tollero, compresi politici e eventuali liberisti seduti sul loro divano di casa che vorrebbero tutto aperto subito ,e tutti in giro appassionatamente per le strade della nostra bella ma infetta MIlano.
    Ma per ovvi motivi di privacy non posso fare nomi , date , luoghi e orari di con chi ho parlato nelle settimane precedenti insieme ad altri colleghi con vertici di radiotaxi e sigle sindacali favorevoli ad un eventuale contigentamento o perlomeno una riduzione dell orario di lavoro. E purtroppo ho notato un atteggiamento più restio da parte delle società radiotaxi piuttosto che delle nostre sigle sindacali.
    Io mi auguro che prima o poi si formuli un tavolo tecnico fra associazioni di categoria Comune e Regione per addottare delle misure del genere.
    Altrimenti intaseremo i posteggi e faremo tutte le 10 ore di turno senza ricavare neanche le spese necessarie all ‘attività.
    Un caro saluto a tutti i colleghi .
    Stefano- Milano

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