lastampa.it Torino. Due milioni di euro ai tassisti e cinque milioni e mezzo per riavviare lo sport. Ecco alcuni dettagli del Riparti Piemonte, un piano di sostegno all’economia da 800 milioni di euro, che nei prossimi giorni verrà presentato dal presidente della Regione Alberto Cirio. Un bazooka di risorse che serviranno per l’effetto rimbalzo, in modo da evitare che continui la caduta libera delle imprese, ormai allo stremo dopo due mesi di stop. Tra questi ci sono appunto fondi anche per i settori delle auto bianche e dello sport.
Per i tassisti arriveranno due milioni di euro, distribuiti tra i singoli professionisti. Ognuno di loro avrà circa mille e cento euro «cash»: i soldi arriveranno loro direttamente. «Parliamo di una delle categorie più bistrattate – spiega l’assessore regionale Fabrizio Ricca – Durante questa crisi il settore ha provato a lavorare, in delle città vuote dove nessuno poteva spostarsi. Rappresentano una fetta del trasporto pubblico e vanno aiutati. Ovviamente ci sono molte altre categorie che hanno bisogno di supporto, e lo avranno. Il come lo spiegheremo con la presentazione del decreto».
Poi c’è lo sport. Un comparto completamente fermo, che ha dovuto comunque sostenere i costi degli impianti e le spese, particolarmente alte. La Regione aveva già annunciato diversi milioni di euro di aiuti. Ora si sa come verranno spesi. «Li abbiamo divisi in tre tranches», spiega ancora Ricca. La prima, quattro milioni, servirà per pagare gli affitti, i canoni, le concessioni, le utenze, e via dicendo. Tutte quelle uscite, insomma, che le realtà sportive hanno dovuto comunque sostenere, anche se erano ferme.
Una misura particolarmente richiesta dal mondo dello sport. «Per accedere a queste risorse ci sarà un bando, in modo da individuare le necessità di ognuno in base a diversi aspetti, come i costi e il numero di atleti». Poi, come già annunciato, a ogni società verrà dato un euro per ogni atleta tesserato.
L’ultima misura è quella più rivolta al futuro. Un milione di euro per coprire i costi degli eventi sportivi fatti prima della crisi o per quelli che verranno organizzati appena sarà possibile farlo. «La ripartenza avverrà quando ci saranno ancora moltissimi limiti, motivo per cui dovrà essere economicamente coperta», spiega Ricca. E non è escluso che in futuro si possa intervenire ancora. «Abbiamo confronti continui con tutte le realtà del territorio, il Coni, il Cip, gli enti di promozioni, le federazioni e le società. Vogliamo mettere tutti in condizione di ricominciare», conclude.