Fase 2 a Napoli, i tassisti in piazza bruciano simbolicamente le licenze

ilmattino.it
Hanno preso le loro licenze e le hanno bruciate davanti palazzo San Giacomo. La protesta dei tassisti napoletani, questa mattina, è stata forte e simbolica allo stesso tempo. Un segnale di esasperazione di un’intera categoria inginocchio dopo due mesi di stop forzato, in cui lavoro e ricavi si sono sono ridotti del 90%.

«Siamo esasperati – afferma il segretario nazionale “Orsa Trasporti” Rosario Gallucci – e senza più lavoro. Siamo oltre duemila lavoratori, costretti a dover pagare assicurazione ed accorgimenti necessari alla tutela della salute come i vetri divisori, in totale autonomia». Una serie di difficoltà insomma che hanno generato la rivolta di una intera categoria. Di un comparto senza risorse che ora chiede assistenza. «A questo punto – conclude Gallucci – vogliamo un sussidio. Ci interfacceremo con tutti perché Comune, regione e stato centrale hanno il dovere di farsi carico dei nostri problemi. Siamo ancora in difficoltà e reperire dispositivi di sicurezza personale, diventa sempre più difficile. Non abbiamo bagni chimici e spesso siamo costretti ad arrangiarci. Ci sentiamo abbandonati e così non si può andare avanti. È venuto il momento di darci risposte chiare e definitive».


3 commenti

  1. Anche la categoria taxi a Palermo è al collasso più totale.
    Speriamo che le istituzioni ci ascoltino e ci diano un sostegno per le nostre famiglie e i nostri bambini soprattutto!!!

  2. Carissimo Luigi, sono un collega di Milano, e alla vostra stregua anche noi siamo allo stremo. Mando a tutti voi un calorosissimo abbraccio e in questo momento sono vicino a voi e alle vostre famiglie. Un grande bacio a tutti i colleghi è uno sprono a non mollare. DIO CI BENEDICA E CI PROTEGGA. Mario

  3. Cari colleghi napoletani, un grande abbraccio anche a voi e a tutti i vostri cari da una Milano in ginocchio. Forza resistiamo e che come dite voi e dice il cardinale Sepe…che a maronn V accumpagn

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