ilgiorno.it Da gennaio a giugno in Lombardia le vendite di benzina per autotrazione sono passate da 698.964 tonnellate nel 2019 a 467.985 tonnellate nel 2020, con una diminuzione pari al 33%. Sempre nello stesso periodo, le vendite di gasolio per autotrazione sono passate da 1.899.012 tonnellate nel 2019 a 1.358.494 tonnellate nel 2020, con un calo del 28,5%.
Questi dati derivano da un’elaborazione del Centro Studi Continental su dati del Ministero dello Sviluppo Economico. Naturalmente la causa principale di questa diminuzione è da individuarsi nel blocco della mobilità causato dal lockdown imposto in seguito all’emergenza coronavirus. L’elaborazione del Centro Studi Continental fornisce anche un prospetto dei dati a livello provinciale. Nel comparto delle vendite di benzina per autotrazione la provincia lombarda in cui il calo è stato maggiore è Cremona (-51%), seguita da Milano e Brescia (ex aequo con il -35,6%), Varese (-34,2%), Bergamo (-30,7%), Pavia (-28,9%), Como (-28,5%), Lecco (-27,5%), Lodi (-25,3%), Mantova (-21,7%), Monza e Brianza (-20,6%) e Sondrio (-13%). Anche nel comparto delle vendite di gasolio per autotrazione la provincia con la diminuzione maggiore è Cremona (-48,7%), seguita dal resto delle province lombarde, tutte con dati negativi: si va dal -15,9% di Mantova al -38,1% di Como.
In Italia, da gennaio a giugno le vendite di benzina per autotrazione sono passate da 3.568.228 tonnellate nel 2019 a 2.456.491 tonnellate nel 2020, con una diminuzione pari al 31,2%. Sempre nello stesso periodo, le vendite di gasolio per autotrazione sono passate da 11.822.405 tonnellate nel 2019 a 8.826.296 tonnellate nel 2020, con un calo del 25,3%.
Ottobre comincia con una pessima notizia: il governo decide di prulungare LO STATO DI EMERGENZA fino al 31/1/2021. È chiara a questo punto la volontà di chi dirige questa orchestra squinternata di spargere il panico nella popolazione, nonché prolungare sine die lo SMART WORKING. ancora una volta gli operatori commerciali, il TPNL e gli altri lavori autonomi vengono presi in giro ed ignorati. In tutta onestà non credo che questa situazione possa andare bene nemmeno al sindaco Sala. Nei giorni scorsi ho nicchiato sull opportunità di dichiarare lo sciopero il 6/11/2020; a fronte dell irresponsabilità e della volontà da parte del governo di distruggere con atto inusitato il lavoro autonomo, mi schiero con i nostri sindacati e chiedo che la manifestazione venga fatta a Roma con il maggior rumore possibile. Non potrà trattarsi di uno sciopero politico a favore di nessuno dei PROPRIETARI DELLE POLTRONE NEL PALAZZO, e mi piacerebbe vedere la partecipazione di Confartigianato con direzione nazionale in testa e confcommercio. Qui si tratterà di una lotta a due, NOI LAVORATORI DEI TANTI SETTORI MASSACRATI DAL GOVERNO E LORSIGNORI. Mi ripeto: non va sbandierata NESSUNA PASSIONE POLITICA. Siamo vittime di un sistema che approfittando della situazione sanitaria MOSTRA LA VOLONTÀ DI VOLERSI SBARAZZARE DI CHI CONSIDERA UNA ZAVORRA PER I PROPRI INTERESSI E PER APRIRE LA BRECCIA ALLO STATO IMPERIALISTA DELLE MULTINAZIONALI. I colleghi nel precedente blog hanno fatto un appello a tutti a non cadere nella trappola; una corsa in più oggi sarà il deserto in un eventuale futuro. Grazie a tutti, buon lavoro, e mi raccomando occhi aperti e antenne dritte.
” E se noi …tutti insieme ….. In un CLAN … ci uniremo … cambiera’ questo mondo….” Sveglia Ragazzi
Stefano scusa, ma stavolta non ho capito cosa vuoi dire. Puoi spiegarti meglio? Grazie e scusa.