La mancia, questa sconosciuta

Si fa un bell’articolo sulla generosità dei turisti e, guarda caso, chi è la categoria che prende più mance? Camerieri, personale delle pulizie e… Udite, udite: tassisti! O bella, proprio non me ne ero accorto, si vede che abituato come sono a veder ficcare in mano del portiere d’albergo dalla monetina al biglietto da 20 euro e poi vedermi lo stesso Munifico Imperatore Tito aspettare i miei 20 centesimi di resto, non riesco a capacitarmi delle fortune che mi piovono in mano.

Mancia sì, mancia no: come orientarsi? E chi trae, tra le diverse categorie di operatori turistici, i maggiori benefici economici dalle ricompense extra? La maggioranza dei turisti europei considera la mancia un’abitudine irrinunciabile, ma i più generosi del mondo sono gli americani, mentre i tedeschi sono i più tirchi.

A difendere la tradizione della ricompensa “extra” in prima fila si trova il 62% dei turisti inglesi, il 58% dei francesi ed il 44% di quelli italiani. Solo il 50% degli spagnoli la pensa diversamente e sarebbe propenso a integrarla all’interno del conto. E ancora: il 43% degli intervistati inglesi dichiara di lasciare sempre la mancia, battendo nettamente per generosità i turisti francesi (31%), gli italiani (22%) e gli spagnoli (20%). Sono queste alcune delle curiosità emerse dal sondaggio sulle abitudini dei turisti in fatto di mance condotto fra 2.500 opinionisti europei di TripAdvisor®, la più grande e conosciuta community di viaggiatori, dei quali 500 italiani.

I viaggiatori americani, dunque, sono secondo i cittadini europei, sul gradino più alto del podio quanto a generosità mentre la maglia nera spetta ai tedeschi, seguiti dagli inglesi e dagli italiani.

Perché si lascia una mancia? A volte, oltre a un servizio impeccabile, un sorriso accattivante e un bel paio di occhioni femminili possono essere un valido modo per strappare un pourboir. Il sondaggio rivela che il 33% dei viaggiatori italiani lascia più volentieri la mancia a chi ha apprezzato per simpatia e fascino. Meno sensibili a questo aspetto si sono dimostrati francesi e inglesi, che cedono a queste piccole seduzioni rispettivamente nel 16% e nell’8% dei casi, dimostrandosi i viaggiatori più riservati. Anche senza arrivare ai piccoli elementi seduttivi, è apprezzata e capace di aprire molti portafogli la cortesia del personale, soprattutto in albergo. Tre turisti europei su quattro dichiarano infatti di sentirsi particolarmente invogliati a lasciare degli “extra” per premiare il personale dotato di questa caratteristica. Per più di un turista europeo su due, poi, la pulizia delle stanze e degli spazi comuni e la disponibilità dello staff dell’albergo a fornire informazioni aggiuntive sono elementi altrettanto significativi nella motivazione a lasciare una mancia.

Il personale che beneficia con più frequenza delle mance sono camerieri, personale delle pulizie e tassisti. Per tre turisti europei su quattro il professionista delle vacanze incentivato con più frequenza con un piccolo extra è il cameriere al ristorante, premiato soprattutto per la cortesia, la disponibilità e la rapidità del servizio. A seguire il personale addetto alle pulizie dell’hotel – apprezzato dal 47% degli italiani, dal 73% degli inglesi, dal 53% dei francesi e dal 27% degli spagnoli. Seguono i tassisti, particolarmente apprezzati dagli intervistati inglesi (79%). Ma non solo: un turista europeo su due non rinuncerebbe a lasciare una ricompensa supplementare alla guida turistica, mentre tre turisti su quattro in Italia e Inghilterra non possono fare a meno di ricompensare con un extra il facchino dell’hotel.

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3 commenti

  1. Comunque i più tirchi sono i veneti,tutti quelli che carico non solo aspettano anche il centesimo di resto ma a volte chiedono anche lo sconto!!!!

  2. Salve.
    Vivo a Roma, dove prendo in media un taxi al giorno, se non di più. Purtroppo, nella Capitale i motivi che inducono a non lasciare la mancia sono tantissimi. Ne cito solo alcuni: la proverbiale scortesia del tassista romano. La diffusa tendenza a turlupinare il viaggiatore, se quest’ultimo si distrae.
    E, nello specifico: la altrettanto diffusa tendenza a il resto solo dietro richiesta, anche se si tratta di uno o due euro. Psicologicamente, se il tassista fa il gesto di ridarmi l’euro o il mezzo euro di resto, mi viene naturale dire “lasci stare”. Siccome quasi tutti pretendono di decidere da soli se tenersi la mancia, mi irrito e chiedo il resto.
    Forse a milano i tassisti sono più civili, ma a Roma, le assicuro, sono una delle categorie più detestabili. Basta chiedere a chiunque sia mai stato a Roma, e glielo confermerà.

  3. Caro Emiliano, l’educazione (da parte del tassista e del suo cliente) è alla base di un rapporto civile di reciproca tolleranza. L’ubicazione sul territorio nazionale non è rilevante

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