Ncc, Taxi e il “milleproroghe”

“ROMA (16 marzo) – Oltre 40 mila imprese di noleggio auto con conducente a terra e 100mila lavoratori senza lavoro. È questo lo scenario che, secondo Federnoleggio-Confesercenti – si profila nel caso in cui entrasse in vigore dal primo aprile quanto previsto dalla legge Milleproroghe. Proprio per questo Federnoleggio ha manifestato oggi a Roma chiedendo l’intervento del governo. Secondo il provvedimento – sottolinea Federnoleggio -, a partire da quella data l’impresa NCC con autorizzazione del Comune di Roma o di Milano, preso o lasciato il proprio cliente prenotato a Fiumicino o a Linate, prima di prenderne un altro dovrà tornare al proprio garage, magari all’altro capo della città… “ (da il Messaggero)

 E’ proprio da questo che prende il via questo nostro commento. Nata come “questione romana”, la contesa tra NCC e Taxi nella capitale continua a crescere, senza che all’orizzonte si notino timide schiarite. Roma è stata il punto d’origine del contenzioso, perché proprio lì  si assiste quotidianamente e con continuità al dilagante fenomeno dell’adescamento. Non dimentichiamoci però che se Roma piange, in altre città italiane non c’è da ridere! Pensare che si tratti di un grosso problema localizzato è assolutamente sbagliato. Avete provato a guardare con un briciolo di attenzione, i vivaci assembramenti di autonoleggi davanti ad alberghi di ogni ordine e tipo, stazioni ferroviarie, aeroporti, centri ospedalieri, quartieri fieristici ?

A Roma si insultano spesso e volentieri, purtroppo a volte passano alle vie di fatto, da noi si guarda e si gira lo sguardo da un’altra parte. Siamo talmente pervasi dal benessere o siamo semplicemente dei “gentlemen”? Né l’uno né l’altro: semplicemente afflitti da “mutismo e rassegnazione” come nelle caserme. Finalmente, dopo lo scoppio di vari bubboni, la politica non può più stare a guardare e quindi dai palazzi del potere dicono che “bisogna” cominciare a fare qualcosa….
L’unica cosa che bisognerebbe fare sarebbe una verifica sull’applicazione delle leggi già in vigore da anni (Legge Quadro 21/92), per il ripristino della legalità. (un monitoraggio, per usare un termine abbastanza inflazionato).
TaxiStory, secondo quanto già indicato nella policy del blog, non ama parlare di politica, però non si può nascondere la testa nella sabbia: è inevitabile in questo contendere, il coinvolgimento a pieno titolo della politica, affinché essa si renda garante in prima persona dell’applicazione delle leggi vigenti. Dobbiamo purtroppo constatare un nulla di fatto né in passato né ora; in quanto ad un possibile   futuro, l’esito appare quanto mai incerto ed affidato a proroghe continue.
Abbiamo iniziato oltre un anno fa ad addentrarci in questo ginepraio e da allora è stato un continuo avvicendarsi di incontri tra Organizzazioni Sindacali e Ministero competente, tuttavia quella che poteva essere una data di partenza del 1° aprile, si rivela un classico “pesce”!  Secondo quanto estratto da un comunicato del Consiglio dei Ministri nr 87 del 19 marzo 2010  su un possibile decreto, una nota di palazzo Chigi riporta:
“… vengono infine previste misure che consentiranno di razionalizzare ed incentivare l’esercizio dei servizi pubblici non di linea (Taxi-NCC) contrastando pratiche abusive di esercizio o comunque non rispondenti ai principi dell’ordinamento giuridico…”
Sul testo del possibile decreto non si sa ancora nulla. Fonti ufficiose dicono che ci si dovrà aspettare una ulteriore proroga di 60 giorni. Un vecchio proverbio cinese dice:
“Aspetta con calma sul bordo del fiume e guarda la corrente. Prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico”. Con la dovuta pazienza sarà sicuramente così, ma per ciò che è immediatamente constatabile per noi,  vale il detto tutto italiano “chi dorme non piglia pesci”.