romatoday La giunta Raggi ha approvato l’adeguamento tariffario dei taxi. Prevede, a titolo esemplificativo, aumenti di due euro per la tratta che va dall’Aeroporto di Fiumicino alle Mura Aureliane, che passa così da 48 a 50 euro. Fissa un tetto massimo di 73 euro per qualunque corsa all’interno del GRA (oggi è di 70) ed aumenta di un euro il percorso tra la Stazione Tiburtina e l’aeroporto di Ciampino (passa da 35 a 36 euro). L’iniziativa del Campidoglio, arrivata a sorpresa, non è piaciuta alle organizzazioni sindacali del settore. Perchè, ha spiegato a Romatoday Alessandro Atzeni, coordinatore regionale UIL trasporti Lazio, è sbagliata nel metodo e nel merito.
Atzeni, cosa c’è che non va nella delibera che rivede le tariffe dei taxi?
Intanto che è stata presa senza rispettare i necessari passaggi propedeutici. Doveva prima essere approvata in commissione mobilità ed in commissione consultiva, successivamente andavano fatti dei passaggi con le organizzazioni sindacali di settore. Quindi direi che c’è stato proprio un deficit democratico.
La vostra è quindi una contestazione nel metodo che il Campidoglio si è dato.
Direi più che altro la Giunta. Perchè è stata presa un’iniziativa senza neppure consultare le commissioni. Detto ciò, la critica è anche nel merito.
Vale a dire è troppo poco l’aumento previsto?
E’ del 4%, un valore che è stato valutato su base Istat, ma su settori completamente differenti dal nostro, vale a dire quello operaio ed impiegatizio.
Ma da quanto tempo eravate in attesa di questo aggiornamento?
Dal 2012. E direi che di cose ne sono successe nel corso di questi nove anni. Il costo della vita si è modificato. Ma non diciamo che questo dovesse comportare, necessariamente, un aumento più significativo. Sosteniamo che non è stata fatta un’analisi dettagliata dei costi.
A proposito di costi, come va la ripresa del vostro settore?
Siamo ancora in difficoltà, perché assistiamo soltanto a timidi segnali di ripresa. Siamo ancora con una turnazione ridotta perché gli alberghi sono ancora semivuoti in alcuni casi chiusi, i flussi turistici non si sono ristabiliti e la ripresa quindi non si nota molto. Ha influito anche lo smart working che, limitando gli spostamenti, ha delle ricadute nel nostro settore, uno dei più colpiti dalla pandemia.
A proposito di pandemia, in commissione Mobilità era stata avanzata la proposta di creare degli stalli vicino agli hub vaccinali. E’ stato fatto?
Sì questa proposta, di cui ci eravamo stati tra i principali interpreti, è stata raccolta. Al contrario non è stata presa in considerazione quella che prevede di rivedere il sistema di turnazione
E qual è la richiesta a tal riguardo?
Abbiamo riscontrato delle criticità, che finiscono per penalizzare sia i tassisti che le utenze. I taxi vengono concentrati in determinati orari, in fasce diurne, e si creano disservizi durante il fine settimana. Il risultato è che i taxi si accavallano nei posteggio di giorno mentre diventa difficile trovarli il sabato la domenica.
Tornando invece al tema dell’adeguamento tariffario, cos’è che chiedete adesso?
Non ci aspettiamo più molto da questa giunta, che non ha fatto molto per sostenere il nostro settore. Ciò detto speriamo di essere smentiti ed auspichiamo che la sindaca ritiri la delibera, riavviando l’iter amministrativo.