Un localizzatore satellitare per tenere sotto controllo i taxi di Monza. Il progetto è stato presentato dall’assesore al Commercio, Paolo Gargantini, e dal presidente della cooperativa Radio taxi di Monza, Cesare Lanzabova. Il motivo? Molto semplice: sebbene il regolamento preveda un turno serale dalle 8 alle 24, molti tassisti staccano già alle 23. “Mancano i clienti” si difendono. “Manca il servizio” replica l’assessore. Fatto sta che dopo mesi di trattative serrate l’assessore è riuscito a convincere i 22 tassisti monzesi a installare sulla loro vettura un Gprs per tenerne sotto controllo i movimenti e anche a registrare le chiamate dei clienti. La questione taxi di sera è un nodo che le giunte che si sono alternate alla guida della città hanno cercato di risolvere a più riprese senza successo. “Un capoluogo di provincia con 120 mila abitanti non può permettersi una mancanza di questo genere – spiega l’assessore -. Molti tassisti lavorano bene, altri proprio no. Io stesso ho provato ripetutamente a cercarne uno alle 11 di sera senza trovarlo. Inoltre ho potuto anche verificare che alcuni lasciano il loro numero di cellulare ai clienti, trasformando quello che dovrebbe essere un servizio al pubblico in un trasporto privato”. I taxi sono 21, suddivisi su due turni: dalle 7 di mattina alle 8 di sera e dalle 8 di sera a mezzanotte. Dopo di che, deserto. La risoluzione del problema dovrebbe essere raggiunta con la stesura di un nuovo regolamento e con l’introduzione di nove nuove licenze. In gioco, inoltre, c’è anche l’aggiornamento delle tariffe ferme al 2001, ed è stato proprio facendo leva su questo che Gargantini ha trovato un accordo con la cooperativa. Il satellite, infatti, non solo sarà installato su ogni taxi, ma la spesa di 35 mila euro verrà sostenuta direttamente dalla cooperativa. “Monza non è una città molto animata la notte – spiega Cesare Lanzanova, il presidente –. Tranne che nei fine settimana, in giro c’è poca gente e le chiamate sono scarse, non più di una dozzina a sera. Alcuni colleghi finiscono così per staccare dal turno prima del dovuto”. Col Gprs l’inconveniente dovrebbe essere eliminato e inoltre ogni chiamata verrà registrata dal centralino del radio taxi di Brescia sul quale la cooperativa monzese si appoggerà. “Abbiamo voluto compiere un atto di responsabilità – conclude Lanzanova -. Lavoriamo per offrire un servizio puntuale al cliente e per migliorare le nostre condizioni economiche”.
Fonte: MonzaBrianza-News – Riccardo Rosa – 13/3/2010
Come sempre Milano è avanti. Il controllo GPS con relativa attribuzione delle chiamata al taxi più vicino lo abbiamo attivato 10 anni fa.
Caro Marco, mi pare che la questione sia leggermente diversa. Non è che si stà parlando del famoso sistema di controllo ventilato anche per milano con il quale si poteva verificare anche km, corse, ore e giorni effettivi di lavoro e, anche se indirettamente, incassi?? Perchè se così fosse sarebbe quantomeno preoccupante dato che era uscito dalla porta vedere rientrare dalla finestra il grande fratello con tutti i suoi compari………
Caro Enzo, cosa vuoi che ti dica? Spero proprio che tu non abbia ragione. Non per cattiveria, ma essere costretto a lavorare anche quando ho i miei problemi o dovermi giustificare perchè sono fermo magari perchè mi è scoppiato l’alternatore come l’altro giorno… Tanto vale comprarsi il carretto e andare a vendere gelati! (magari si guadagna di più perchè ultimamente siamo messi maluccio).
Spero tu abbia ragione, e sono daccordo riguardo i livelli attuali del lavoro. Comunque sono un ottimista di natura quindi speriamo bene………..
Ciao Enzo