primapaginanews.it Uri e Unica Cgil Taxi hanno inviato formalmente alla Authority dei Trasporti un documento di osservazioni alle “Linee guida in materia di adeguamento del servizio taxi per Regioni ed Enti Locali”. Le “Linee Guida”, pubblicate il 4 novembre scorsi, lo stesso giorno in cui il Governo ha approvato il DDL Concorrenza con il famigerato art. 8, contengono elementi di interesse per la Categoria, ma anche molti elementi critici. La stessa Authority ha aperto una piattaforma online per la raccolta di osservazioni al testo. Il testo prevede, fra le altre cose, meccanismi per calcolare il fabbisogno di servizio taxi, e quindi il fabbisogno di licenze”.
Così, in un comunicato, Unione Radiotaxi Italiani (Uri) e Unica Cgil Taxi. “A nostro modo di vedere – proseguono – l’Authority non tiene conto adeguatamente del fatto che si sta occupando di un servizio pubblico, e in particolare del fatto che contingenti e tassametro sono un presidio a tutela della utenza, e non un fastidioso orpello che impedisce l’apertura di chissà quali “nuovi mercati”. Bisogna avere al centro innanzitutto i cittadini, i loro fabbisogni di mobilità, e i diritti e le prospettive dei Lavoratori del mondo taxi. Inoltre sarebbe importante considerare il valore delle Imprese Cooperative italiane operanti nel settore.
Fare ragionamenti partendo dalle richieste delle multinazionali non porta vantaggio né ai Cittadini né ai Lavoratori, ma solo alle tasche di investitori senza nome il cui arricchimento non porta alcun vantaggio al nostro Paese, nemmeno all’erario”, evidenziano. “Nel frattempo, sappiamo che il Parlamento avvierà il confronto sul DDL Concorrenza in X Commissione al Senato, e rinnoviamo l’appello al Governo per ripartire dal lavoro fatto da questo stesso Parlamento con la riforma del settore del 2019, avviata ma mai arrivata a completamento coi suoi Decreti attuativi”, concludono.