primapaginanews.it “Il settore taxi, in crisi dall’inizio della pandemia ed ulteriormente colpito dall’attuale aumento del costo del carburante, ha necessità di riprendere, almeno la possibilità di lavorare a pieno carico”. Dal primo marzo è iniziato il graduale allentamento delle restrizioni Covid-19 in vista della fine dello stato di emergenza prevista per il prossimo 31 marzo. Tra i diversi settori interessati non figura, però, quello dei taxi che continuano ad avere il limite di capienza – in vigore in precedenza – costituito dalla riduzione a due del numero complessivo dei trasportati, mentre viene presa in considerazione la riduzione delle preesistenti percentuali di capienza in vigore per tutti gli altri mezzi di trasporto pubblico.
Il settore taxi, in crisi dall’inizio della pandemia ed ulteriormente colpito dall’attuale aumento del costo del carburante, ha necessità di riprendere, almeno la possibilità di lavorare a pieno carico. L’attuale fase della pandemia con il superamento delle precedenti misure già avviato in altri settori (turismo, viaggi, attività ricreative) non giustifica la perdurante esclusione del settore dei taxi dagli interventi di precedente ripristino operativo. Ci siamo, quindi, attivati in sede parlamentare affinchè i Ministri competenti siano sollecitati a prendere consapevolezza del problema fornendo immediate assicurazioni sui contenuti delle conseguenti iniziative al riguardo”. Così Loreno Bittarelli, Presidente dell’Unione Radiotaxi Italiani (Uri).