milano.repubblica.it Una cinquantina di tassisti si sono fermati dal pomeriggio smettendo di caricare i passeggeri, è successo davanti alla stazione Centrale e all’aeroporto di Linate. Una protesta spontanea in concomitanza con la visita di Draghi a Torino – dove da ieri sono in corso manifestazioni dei tassisti che hanno anche bloccato la tangenziale procedendo a passo d’uomo – e che a Milano ha visto i tassisti riunirsi in assemblee spontanee.
Chiedono al governo di rivedere il decreto concorrenza che prevede l’adeguamento dell’offerta di servizi alle forme di mobilità che si svolgono mediante l’uso di applicazioni web, “quindi una revisione della disciplina che promuove la concorrenza anche nel conferimento delle licenze. Segnaliamo la disinvolta apertura alle piattaforme che si basano sull’intermediazione del lavoro, che mina le caratteristiche dell’esercizio autonomo dell’attività di trasporto di persone non di linea”.
Da Milano, i tassisti in protesta dicono: “Chiediamo lo stralcio dell’articolo 8 che dall’anno scorso di fatto regolamenta il sistema dei taxi, e che venga ripreso il tavolo per i tre decreti attuativi che son fermi dal 2019”, spiegano i tassisti milanesi: “Questo non è uno sciopero dei sindacati ma un’assemblea spontanea della base con decisioni che vengono prese man mano e intanto abbiamo voluto dare seguito alla protesta dei colleghi torinesi, infatti una delegazione di tassisti milanesi è andata a Torino per prendere parte alle manifestazioni”.
“Siamo andati in 24, con cinque macchine piene, abbiamo portato il nostro saluto e rispetto ai colleghi torinesi che si stanno battendo in maniera autorevole e forte per lo stralcio dell’articolo 8 dal ddl concorrenza, un disegno di legge che mira a liberalizzare il servizio di taxi”, spiega Pasquale, tassista milanese. I sindacati di Fit-Cisl e UilTrasporti hanno invece mandato un documento alla X Commissione Attività produttive, commercio e turismo, all’Ufficio di presidenza, al Senatore Gianni Pietro Girotto e al Senato della Repubblica (X Commissione Industria, commercio, turismo, Ufficio di presidenza e onorevole Martina Nardi e alla Camera dei deputati .
IL DOCUMENTO: TRASPORTO PUBBLICO NON DI LINEA
“Il settore è investito da una grave crisi dovuta alla pandemia e le prospettive sono incerte, la ripresa problematica, vi è la necessità di interventi specifici a sostegno dei lavoratori del settore”. “Inoltre, è bene rammentare che il sindacato ha reiterato e motivato più volte la richiesta di stralcio dell’art.8 del Ddl Concorrenza”.
“Risulta evidente la contraddizione di un Parlamento – tra l’altro lo stesso che ha varato la legge 12/19 – che interviene sul tema dei lavoratori delle piattaforme tecnologiche operanti nel settore della distribuzione merci per garantire diritti e invece, nel caso del trasporto persone, promuove una delega che fa venir meno analoghi diritti e tutele”.
“Siamo inoltre a riformulare l’urgenza dell’emanazione del Dpcm di disciplina delle piattaforme tecnologiche, per cui si sottolinea la necessità di distinguere tra intermediazione e attività di trasporto in modalità aggregata, in quanto deve essere valorizzato il ruolo della Cooperazione e dell’artigianato, alla luce dell’art. 45 della Costituzione, e dell’emanazione dei decreti ministeriali relativi al foglio di servizio elettronico per il comparto del noleggio, e alla istituzione del Registro elettronico degli operatori del comparto; il tutto da concertare con le organizzazioni sindacali e di rappresentanza degli operatori nel rispetto della Legge 21/92”.
“A sostegno del complesso di quanto esposto e in attesa di risposte concrete confermiamo lo stato di agitazione del settore trasporto pubblico non di linea”. “Oggi si è riunito un parlamentino nazionale di tutte le sigle sindacali dei tassisti e domani uscirà un documento congiunto, dopo cinque ore e mezza di discussione in collegamento con tutte le sigle sindacali nazionali in tutte le città d’Italia” – dicono i tassisti in assemblea a Milano -. “Torino vorrebbe continuare a manifestare anche domani e chiede a tutta Italia di fare lo stesso. Attualmente ne stiamo discutendo in assemblee spontanee a Milano Centrale e a Linate”.