“Finalmente arriva anche per iscritto dalla Ue la conferma che ciò che il Parlamento italiano sta discutendo a Roma rispetto alla liberalizzazione del servizio taxi non sia un vincolo che arriva da Bruxelles. Chi a Roma, tra i gruppi parlamentari, insiste nel sostenere che ‘ce lo chiede l’Europa’, è disinformato o è in malafede e se ne deve assumere la responsabilità politica. La Commissione Europea, rispondendo a una mia interrogazione, è chiarissima: non ci sono atti vincolanti in questo senso e non sono previste direttive rispetto alla liberalizzazione del servizio nei prossimi anni.
Dopo l’incontro a maggio con rappresentanti del settore taxi e i Dirigenti del Settore Mobilità e Trasporti della Commissione Europea, arriva la conferma scritta di quanto già ci era stato anticipato a voce. La comunicazione 2022/C 62/01 dello scorso febbraio sulla regolamentazione del servizio taxi non rappresenta un atto vincolante, ma solo una posizione. Per questo chiediamo lo stralcio dell’articolo 10 del DL concorrenza che di fatto apre le porte alla concorrenza sleale delle multinazionali nel nostro Paese. I partiti che vogliono insistere nell’approvare questa norma, Pd in testa, se ne dovranno assumere tutta la responsabilità”. Così in una nota Susanna CECCARDI, europarlamentare della Lega, commenta la risposta della Commissione Europea all’interrogazione da lei presentata nelle scorse settimane. (red / UE / PO)
241324 GIU 22
Tante chiacchere …ma se facevate qualche cosa di più nelle commissioni appoasite questa porcheria non sarebbe arrivata cosi come è in Senato.
Adesso la situazione è drammatica dato che la legge deve essere vagliata dalla camera