italiaoggi.it Uber cerca tassisti a Parigi disposti ad accettare la sua proposta già in vigore in Italia e in Spagna: prenotare un taxi attraverso la propria app. L’iniziativa segue l’accordo siglato a Roma a fine luglio, tra Uber e la cooperativa Radiotaxi 3570 della capitale che consente di prenotare una corsa in taxi direttamente dalla applicazione del colosso Usa del trasporto privato con conducente. Un accordo separato che non riguarda tutta la categoria, e che è arrivato dopo gli scioperi dei tassisti contro l’articolo 10 del ddl concorrenza del governo, articolo stralciato dopo il braccio di ferro. I tassisti, in realtà, non vogliono finire a fare tutti gli autisti di Uber, al quale poi, dicono, dovranno pagare una commissione, come già avviene in Spagna (12% sull’importo della corsa). Questa in sintesi la loro posizione. E anche in Francia l’atteggiamento degli chaffeurs autonomi verso Uber, dopo l’opposizione dura assunta in primo tempo, oggi è ancora diffidente verso la multinazionale Usa.
A Parigi Uber sta lavorando dall’inizio dell’estate alla possibilità di integrare la propria app al servizio taxi che è in piena ripresa nella capitale francese con il ritorno dei turisti e la prospettiva dei Giochi olimpici nell’estate del 2024. Il servizio dovrebbe partire in autunno: il cliente che sceglierà l’opzione taxi sulla app di Uber potrà sapere con anticipo il prezzo stimato della corsa che sarà addebitato come da tassametro. Finora Uber, però, ha trovato soltanto qualche centinaio di adepti fra i tassisti parigini che sono ben 18 mila, mentre gli autisti di Uber attivi nell’area parigina sono all’incirca 15 mila.