ilgiorno.it Continua la polemica su Area B a Milano, la maxi zona off limits alle auto più inquinanti attiva dal 3 ottobre scorso e bersaglio di numerose polemiche: da intere categorie come le forze di polizia fino ad alcuni comuni del Milanese (tra cui Cerro, Rescaldina, Parabiago) schierati contro quello che ritengono un provvedimento iniquo. A contestare l’utilita di Area B sul fronte del traffico sono ora i tassisti. “Se dicessimo che a qualche mese dall’attivazione dell’Area B il traffico è migliorato – commenta Emilio Boccalini, vice presidente di Taxiblu – credo diremmo una grossa bugia e anzi a suo modo è peggiorato in molte zone, come certo non sono migliorati i tempi di percorrenza. Non parlo dei livelli di inquinanti anche perché credo sia presto per valutarne l’impatto e certo non ci compete. Ad oggi però se pensiamo ad Area B parliamo di una misura che al momento sembra solo aver creato più disagio che altro, almeno a tanti cittadini”.
“Tornando alle tempistiche di percorrenza – precisa Boccalini – sono per noi elemento fondamentale perché fanno la differenza su quella che è realmente la percezione della disponibilità di un Taxi in città. Tema sul quale si dibatte molto in questi giorni. È chiaro che a parità di auto pubbliche circolanti il fatto di poter evadere una chiamata o effettuare una corsa in quelli che, ne più e ne meno, dovrebbero essere le tempistiche “ordinarie”, oggi molto peggiorate da una concausa di fattori, spesso legati alla viabilità urbana, fanno la differenza su come il servizio viene effettuato oltre che percepito. Un problema serio che in questi mesi andrà monitorato con attenzione, lavorando sui dati che ci arriveranno e non basandoci come qualcuno vorrebbe su formule empiriche e demagogiche”.