Ci hanno davvero colpito gli avvenimenti dello scorso fine settimana dove, tra la manifestazione Arcobaleno di piazza Scala e il congresso CGIL siamo stati anche testimoni di quanto avvenuto in zona Loreto a seguito della manifestazione indetta alla memoria di tre giovani militanti di sinistra, manifestazione che ha visto vetrine infrante, auto danneggiate e scene di battaglia urbana che nulla hanno avuto a che vedere con quella che si voleva una ricorrenza.
In un clima di crescente stupore ancor più che per l’accoglienza riservata alla Premier Meloni, sarei a soffermarmi sulla carenza mnemonica da parte di quei lavoratori a cui si rivolge il sempre belligerante segretario Landini che nel suo discorso di chiusura ha volutamente omesso di ricordare chi ha governato in Italia negli ultimi tre lustri, al pari della riforma Fornero atta all’innalzamento dell’età pensionabile o del citare le responsabilità in merito al jobs act fino agli emendamenti per togliere i 9 euro dal salario legale del Governo Letta.
Assieme a tutto ciò si sarebbero potute citare anche grandi realtà come la Fiat che, dopo aver ottenuto di tutto, attraverso i suoi eredi levava le tende e ci salutava con la mano…
In ultimo (ma non per questo meno importante) nessun accenno a privatizzazioni e liberalizzazioni a favore di Multinazionali che, senza pagare le tasse nel nostro paese, sono a deregolamentare settori come quello del trasporto pubblico non di linea dove i taxi sono costretti a griglie di orari e regolamenti mentre per altri soggetti vale invece tutto in un Far West mai (chissà perchè) menzionato da nessuno.
Si chiede al Governo di regolamentare le piattaforme che offrono affitti brevi ignorando le piattaforme che fanno ciò che vogliono nel trasporto pubblico: per una parte politica, sempre figli e figliastri.